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27/12/2011 15:19 CEST - L'EMERGENTE

Ulrikke sulle orme di Bjorn Daehlie

TENNIS - La Norvegia è sempre stata un Paese formidabile nello sci, ma mai nel tennis. L'ultimo tennista di livello è stato Christian Ruud, ex n.39 Atp nel '95, vincitore di 12 tornei challenger e un ottavo all'Australian Open. Ora gli scandinavi sognano grazie a Ulrikke Eikeri, 19 anni, entrata tra le top-400. Preferisce la terra rossa. In Italia ha vinto l'Itf di Bagnatica (Bg). "Mi dicono che assomiglio alla Wozniacki". Marco Caldirola

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Nel 1993 ebbe un notevole successo un film, Cool Running, che trattava la storia, vera, del team jamaicano che partecipò alle Olimpiadi invernali del 1988. Indimenticabile quel ritornello “anche la Jamaica la sua squadra di bob avrà” canticchiato dai bizzarri jamaicani. Tra qualche tempo potrebbero fare lo stesso gli appassionati di tennis norvegesi. Già, perchè il bellissimo paese nordico, dove se non sei uno sciatore difficilmente sfondi a livello sportivo, potrebbe finalmente entrare nella mappa del tennis mondiale, almeno in campo femminile, con la classe 1992, Ulrikke Eikeri, che anche grazie ad un'importante seconda parte di 2011 ha chiuso l'annata al proprio best ranking (numero 382 al mondo) ed è pronta ad entrare nel tennis che conta in un 2012 dove, secondo molti, sarà protagonista. Figlia di Theodor Eikeri (che sino ad ora ha diretto in prima persona la crescita di Ulrikke), la tennista di Oslo dopo una brillante carriera Junior, dove raggiunse anche la 16esima posizione mondiale (2009), al secondo torneo Itf (2008) aveva già collezionato una finale (a Gausdal, in Norvegia), un risultato che catturò le attenzioni dei norvegesi, tradizionalmente un popolo che con il tennis non ha mai avuto un grande rapporto, al contrario dei cugini svedesi. Nel 2010 raggiunge le semifinali degli Australian Open Junior, sconfitta al penultimo atto da Camila Silva, di lì a poco si isserà sino alla finale dell'Orange Bowl, sia in singolo che in doppio, l'ultima grande conferma a livello giovanile del talento della ragazzina di Oslo, che qualcuno, complice la vicinanza geografica, ma anche e soprattutto per lo stile di gioco, ha paragonato a Caroline Wozniacki. “In molti mi dicono che assomiglio a lei – disse dopo la finale vinta a Bagnatica, in Italia - ed in tanti sottolineano che dovrei diventare più offensiva. So benissimo che sarebbe utile farlo, in quanto mi accorgo che tutte le giocatrici che sfido continuano ad attaccare, mentre io cerco di rimettere la palla in campo e correre il più possibile. A me viene più naturale giocare così, e fino a quando riuscirò a vincere lo stesso non vedo il motivo di cambiare. Se successivamente mi accorgerò, nei tornei più duri, che ne avrò bisogno, lo farò senza ombra di dubbio”. Sarà un peculiarità delle tenniste nordiche?

BAGNATICA, LA FED CUP E QUEI QUOTISTI DIFFIDENTI...

Ha giocato parecchio dalle nostre parti la Eikeri, che si è fatta conoscere dal pubblico italiano in estate, quando ha dominato l'Itf di Bagnatica lasciando la miseria di diciannove giochi a Ladurnier, Pairone, Simic, Balsamo e Amiraghyan, le avversarie superate in una settimana in cui ha lasciato poco più di qualche briciola per strada. “Non ho mai perso un set, a dimostrazione di come sia riuscita a esprimere il mio miglior tennis. E’ il secondo torneo che vinco in questo mese (trionfò anche a Llawa - ndr), è la terza finale consecutiva (Locri l'altra- ndr). Inutile nascondere che per me è un momento magico...” dichiarò durante la premiazione. La Eikeri non sapeva che quel mese di agosto fu solo una sorta di antipasto, perchè il momento magico prosegui sino alla conclusione dell'anno, anche e soprattutto nella trasferta sudamericana dove spicca la semifinale raggiunta nel 25.000 di Buenos Aires, la ciliegina sulla torta di un'annata che l'ha portata dalla 643esima posizione della classifica mondiale a fine 2010 al 382 con cui chiuderà il 2011. Un +261 che non è sicuramente frutto del caso, una crescita che parte da lontano. Dal 2008 è, infatti, l'anima della squadra di Fed Cup norvegese, un timone che le è stato assegnato già a sedici anni (anche perchè dietro di lei c'è davvero il vuoto, con la Flood che rimane l'unica compagna “accettabile”) e che non ha alcuna intenzione di abbandonare. La crescita della Eikeri, amante della Svezia, dell'Italia e dei suoi... tornei su terra battuta (la sua superficie preferita) non sembra destinata ad interrompersi proprio ora che siamo arrivati al momento dell'ultimo passo. “Sono pronta all'ultimo salto di qualità” ha raccontato la 19enne norvegese, su cui noi siamo pronti a scommettere, meno i bookmakers che non credono nella sua salita verso il tennis che conta. La settimana scorsa abbiamo parlato delle linee che i quotisti hanno offerto per molti dei giocatori e delle giocatrici in ottica fine 2012, quella della Eikeri è la posizione numero 375 della classifica mondiale. Cosa significa? Semplice, secondo gli stessi quotisti Ulrikke varrà alla fine della prossima stagione una classifica intorno al già citato numero 375, migliorando quindi di sole sette posizioni il ranking di fine 2011. Un po' pochino. Per noi, considerando anche il tennis espresso sul finire di quest'anno, vale già una posizione intorno alla 200esima. Vedremo chi avrà ragione... Intanto, lassù al freddo, dove sono nati i vari Kjetil Andre Aamodt, Lasse Kjus, Aksel Lund Svindal, Bjorn Daelhie, o ancora Marit Bjoergen e Bente Skari, tutti protagonisti nel circo bianco dello sci, c'è, adesso, anche Ulrikke Eikeri. E chissà che “anche la Norvegia la sua tennista avrà”...

Marco Caldirola

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