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17/01/2012 17:00 CEST - TENNIS

S. Stosur - 17.01.2012

Italiano - traduzione di Daniele Vallotto

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Domanda: Quali sono i tuoi pensieri, Sam?

Risposta: Beh, ovviamente sono molto delusa. Certamente non è andata come volevo, non solo questo turno ma tutta l'estate. Sì, non ci sono altre parole se non una totale delusione.

D: In quale misura le aspettative costituiscono un ruolo?

R: Non lo so. Sai, forse non c'è niente di più grande delle mie aspettative. Volevo davvero far bene qui e durante tutta l'estate. Ho fatto tutto quello che ho potuto e mi davo una possibilità. Non è successo. Certo, è deludente. Sapevo che tutti si aspettavano molto. È ovviamente molto deludente che non possa avere la possibilità di entrare in campo.

D: Che cosa dici ai tuoi fan quando ti chiedono cosa è successo a Brisbane, Sydney e Melbourne?

R: Beh, non lo so. Voglio dire, è difficile. Non è che non ci abbia provato o cose del genere. Certamente volevo far bene. Sono grata a tutti coloro che mi hanno supportata. Sono sicura che mi supporteranno. Questo è lo sport.

D: Quanto ansiosa eri prima del match? Ti sei svegliata di notte preoccupandoti del match o eri piuttosto tranquilla?

R: No, non passo notti insonni prima di giocare. Ho pensato che avrei fatto quello che potevo per condurre il match e mi sentivo preparata. Mi sono svegliata stamattina e non vedevo l'ora di andare a giocare, ovviamente cercando di migliorare dall'ultima volta che ero scesa in campo. Mi sono riscaldata bene e mi sentivo pronta. Non era certamente un problema.


D: C'è una tendenza seconda la quale le vincitrici di uno Slam soffrono dei “postumi di una sbronza” in quello successivo. Pensi che questo sia stato un fattore per te?
R: Sì, voglio dire, abbiamo visto tutto quello che è successo l'anno scorso e ora sono passata per la stessa esperienza. Non so perché. Una parte può essere rappresentata dalle aspettative maggiori di far bene, una cosa del genere. Almeno per le altre è stato il torneo subito dopo. Io invece ho avuto due settimane dopo gli US Open e poi ho finito bene ai Championships, poi un mese di riposo e poi mi sono allenata per un mese.

D: L'altra sera hanno fatto vedere la tua finale degli US Open in TV. Giocasti incredibilmente bene. Ci ha ricordato quanto bene puoi giocare. Tornando qui, hai tentato con tutta te stessa di far vedere all'Australia quanto bene puoi giocare? Eri una giocatrice diversa oggi.
R: Sì, sicuro, voglio dire, credo che la finale degli US Open, il modo in cui ho giocato eccetera, credo sia stato il culmine di dove posso arrivare. Ora so che è possibile. È stato forse vicino al livello massimo che posso raggiungere. Sai che c'è e che è raggiungibile. Vuoi spingere per arrivarci. Certe volte è irrealistico pensare che giocherai bene ogni volta. Sai che quel livello esiste ma perché non succede ancora ancora e ancora? Non so se tu possa dire che volevo troppo. Ma so che volevo che succedesse. Non credo di non averci provato.

Daniele Vallotto

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