21/01/2012 12:05 CEST - TENNIS

N.Djokovic - 21.01.2012 -

Domanda: Una prestazione spietata. A te come è sembrata?
Risposta: E' andata benissimo. Ovviamente il mio avversario aveva un problema e non riusciva a tenere scambi più lunghi di 2, 3 colpi. Credo che tutti si aspettassero il suo ritiro, invece ha tenuto duro. Gliene dò atto e gli auguro buon compleanno.

D.: Ricordi un altro Slam in cui hai iniziato così bene?
R.: L'obiettivo di qualunque tennista è quello di iniziare bene la stagione. Soprattutto per i top players è importante iniziare bene a Melbourne e raggiungere la fiducia e la forma migliore ad inizio stagione. Quanto a me, gioco sempre bene in Australia, questo è l'unico Slam che ho vinto 2 volte. Come ho già detto, ho saltato la prima settimana della stagione proprio per prepararmi al meglio per Melbourne. Le condizioni sono perfette e si adattano al mio tennis, che si giochi di giorno o in sessione serale. Non vedo l'ora di giocare il prossimo turno.

D.: Credi che questa sia la superficie più adatta al tuo tennis in termini di velocità e rimbalzo della palla?
R.: Probabilmente si.

D.: Qualcuno pensa che i risultati raggiunti lo scorso anno potrebbero pesare sulle tue spalle quest'anno. Tu invece sembri piuttosto rilassato.
R.: Credo mi aiuti rimanere concentrato. Ma non è solo frutto del mio lavoro: la gente che mi circonda, il mio team, mi aiuta a dare il massimo in campo e a rendermi la vita facile fuori. A restare concentrato come è avvenuto negli ultimi 5 anni. Quest'anno non cambia, anche se la mia situazione è diversa rispetto al passato, quando non dovevo difendere ogni singolo punto di ogni singolo match di ogni singolo torneo dei primi sei mesi della stagione. Comunque non intendo sprecare le mie energie pensando al rischio di perdere punti. Penso solo a restare concentrato e a migliorare il mio tennis. Ho solo 24 anni e sto giocando il miglior tennis della mia vita. Devo godermi il momento.

D.: Molte tenniste posano in costume sulla copertina di Sports Illustrated. Credi che gli uomini dovrebbero avere la stessa opportunità?
R.: Ok, starò bene attento a pesare le mie prossime parole (ride). Non so, forse si. Dovremmo avere gli stessi diritti ma non ci penso poi tanto. Credo che le donne siano più attraenti di noi, hanno molto di più da mettere in mostra.

D.: Quindi non rifiuteresti l'offerta di posare per un sevizio fotografico, se fosse di buon gusto.
R.: No, non mi spoglierò per nessuno che non sia la mia fidanzata (ride).

D.: Quando avevi 17 anni giocavi in Italia con Piatti. Sei stato un fan del Milan, adesso hai un manager italiano e vesti Tacchini. C'è una ragione che spieghi tutto ciò? Stai tentando di risollevare l'immagine del tennis italiano, che è disastrosa?
R.: Oh, non essere così duro! (sorride). La ragione è semplice: amo l'Italia e la mentalità degli italiani. Vado sempre d'accordo con la gente italiana. Conosco Eduardo da tanti anni, in passato lavorava per Tacchini. Mi trovo bene in Italia e ci vado spesso. Vi trascorro tanto tempo. Al torneo di Roma, per esempio, ho un numero di fan inferiore soltanto al numero di fan che ho in Serbia. Mi sento sempre il benvenuto in Italia e la gente apprezza ciò che faccio.