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26/01/2012 18:35 CEST - TENNIS

R.Nadal - 26.01.2012 -

Trad. a cura di Francesca Sarzetto

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D: Congratulazioni. Come pensi di essere riuscito a capovolgere il match stasera?
RN: Grazie mille. Lui ha cominciato molto aggressivo, a un livello altissimo all'inizio del match.
Ma si può sempre fare un po' di più. Ma sentivo che quando lui gioca così, è quasi impossibile salire al suo livello. Ma dopo i primi tre giochi ho cominciato ad avere la possibilità di colpire la palla, giocare un po' col mio ritmo, ho cominciato a colpire qualche buon dritto e ho sentito che il gioco girava dalla mia parte.
Prima era un vincente dietro l'altro, quasi impossibile per me, no? Poi ho sentito che il mio livello diventava sempre più vicino al suo. Sono riuscito a brekkare per il 4-2, e nel resto del set poteva succedere qualunque cosa.
Alla fine del primo set il mio livello era quasi pari al suo. Per un po' mi sembrava di dominare, alla fine del primo set. Questo mi ha dato fiducia.
Poi alla fine ho perso il set, ma anche nel primo game del secondo, quando lui ha fatto il break, aveva il vento a favore, e ha giocato un gioco fantastico. Ma in quel momento ero un po' più calmo, perché anche nel primo gioco del secondo set pensavo di avere delle possibilità in risposta. E' stato importantissimo recuperare subito il break.
Ma in generale penso che dopo ho giocato più aggressivo. Finalmente sono riuscito a giocare il mio gioco. Ho avuto modo di muoverlo di più. Aprirmi il campo sul lato del dritto dopo averlo attaccato sul rovescio. Non ho giocato come altre centinaia di volte contro di lui. Non ho giocato tutto il tempo sul suo rovescio come ho fatto un sacco di volte.
Oggi penso di aver giocato in modo più normale, sia sul dritto che sul rovescio. Era esattamente quello che volevo fare prima del match, perché l'ultima volta che ho giocato contro di lui a Londra lui è stato molto aggressivo col rovescio, stando ben dentro al campo. Per me era stato molto difficile trovare spazio per muoverlo.
Anche nella finale del Roland Garros, lo stesso. Era molto aggressivo col rovescio. Ma sulla terra è diverso, hai più tempo.
Ma oggi sono sceso in campo con l'idea di cambiare più spesso direzione dei colpi, e direi che ha funzionato bene. Perché mi sembrava che fosse un po' stanco.

D: Quando sei in un match così, e lui comincia così bene, ti aiuta l'esperienza di averlo battuto tante volte negli Slam? Per te è un'ispirazione anche quando lui gioca bene?
RN: Quello che mi dà più calma è giocare al meglio dei cinque set. All'aperto, non come a Londra dove mi ha dominato. Per me è un po' un vantaggio, perché giocare indoor al meglio dei tre lui è molto aggressivo. Ed è molto difficile recuperare quando lui comincia così
Giocando sui cinque set, all'aperto, hai più tempo di fare qualcosa e trovare soluzioni ai problemi che sta causando.
In generale sono contento di come ho fatto. Penso di aver giocato un buon match con alcuni errori, come sempre. Ma ho cercato di essere aggressivo col dritto, di fare dei vincenti.
A tratti ci sono riuscito. A volte ho sbagliato un po' col rovescio. Ma cercavo di non stare indietro sul rovescio, di stare vicino alla linea di fondo, anticipare la palla.
E' una cosa su cui sto lavorando, che crediamo di dover migliorare, per non perdere campo e stare più avanti. Sta funzionando bene.
Sono molto contento dei miei risultati di queste due settimane. Ho fatto molto meglio di quello che credevo, che speravo tre settimane fa. Sono contentissimo di tutto. E' una vittoria fantastica, giocando contro il migliore di sempre in semifinale, nella Rod Laver Arena.
E' una di quelle vittorie che mi ricorderò per sempre. Un modo fantastico di cominciare la stagione. E lui meritava di essere qui, perché secondo me è stato un po' sfortunato nell'ultimo anno e mezzo in alcuni match. E' stato un po' sfortunato nei quarti di Wimbledon, nella semi dello US Open. Avrebbe avuto più occasioni di vincere slam nell'ultimo anno e mezzo, e ha perso degli incontri che aveva avuto occasione di vincere.
Anche oggi ha avuto le sue occasioni. Il match è stato equilibrato. Tutto può succedere. Stavolta ho vinto io.

D: Ora il punto è se pensi di essere abbastanza aggressivo col dritto e più dentro il campo col rovescio, e restare abbastanza calmo se dovrai giocare di nuovo con Novak per riuscire a batterlo.
RN: Sì, sono contento di come sto giocando. Posso farlo in qualunque momento durante il match, anche se lo faccio a tratti - e a tratti gioco come prima - ma quando riesco a giocare più avanti, più aggressivo, tutto funziona a meraviglia.
Non so se sarà abbastanza contro Novak o Andy. Ma cosa posso dire? Sono molto contento del mio torneo. Farò del mio meglio per giocare una fantastica finale, e spero di avere delle opportunità.
Ma se il mio avversario gioca meglio di me e mi batte, tornerò a casa molto contento del mio torneo. Tornerò sapendo che il modo in cui sto lavorando funziona molto bene, e continuerò così. Forse questo mi darà molti successi nei prossimi mesi.

D: Come va il ginocchio?
RN: Alla grande. Nessun problema.

D: Roger ha detto che ha l'impressione che tu giochi al tuo meglio contro di lui. hai anche tu questa impressione?
RN: A volte. A Londra non ho certo giocato il mio miglior tennis. Gioco al meglio contro di lui quando sono pronto a giocare al meglio. Non succede questo perché ho lui di fronte.
Posso dire solo questo. Di solito quando gioco contro Roger è quando sto giocando il mio miglior tennis, perché arrivo in finale o nelle fasi importanti dei tornei, e sono in fiducia perché ho già vinto diverse partite
E' vero che ho giocato molti ottimi match contro di lui nella mia carriera, è fantastico. Ma anche lui ha giocato partite fantastiche contro di me, nella nostra rivalità.
Mi piace giocare contro di lui. E' sempre qualcosa di speciale, tutti i nostri match sono stati speciali, e soprattutto oggi dopo tante partite, tanti momenti importanti nelle nostre carriere.
I nostri rapporti sono sempre positivi. Per tutto questo i nostri incontri sono speciali, no? Spero che gioceremo ancora insieme presto.
 

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