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05/02/2012 21:40 CEST - Fed Cup 2012

Kvitova qualifica
la Repubblica Ceca

TENNIS - Alla Rep. Ceca è bastato il primo singolare della seconda giornata per chiudere il conto con la Germania. Finisce 4-1. Kvitova ha chiuso la partita (6-7 6-4 6-1). La Russia chiude con la Kuznetsova batte in tre set la Soler Espinosa e porta la sua squadra in semifinale. Belgio- Serbia 2-3, decisivo il doppio. AGF e Stefano Tarantino

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Alla Repubblica Ceca è bastato il primo singolare della seconda giornata per chiudere il conto con la Germania. Tre vittorie su tre incontri, e tre vittorie in rimonta (tre set sopo aver perso il primo).

Alla Porsche Arena di Stoccarda sembra di essere tornati ai tempi d'oro del tennis tedesco: i tempi di Becker e Stich, quando i tornei indoor si giocavano su superfici velocissime e i grandi battitori imperversavano in partite dominate dal servizio.
Anche i giudici di linea oggi ricordano quelli casalinghi delle manifestazioni a squadre ante-era del falco: almeno cinque chiamate corrette tra overrule di Alison Lang (giudice di sedia) e verifiche con l'Hawk-eye, chiamate inizialmente tutte a favore della giocatrice di casa.

Come già ieri, i più rapidi ad entrare in partita sono i sostenitori cechi, pronti ad accogliere la loro beniamina all'ingresso in campo scandendo “Petra Kvitova” sulle note di Go West.

Kvitova def Lisicki 6-7(2), 6-4, 6-1

Primo set
Si comincia con il dominio dei servizi, e sarà così per tutto il match.
A parte il primo turno di Kvitova, che va sotto 15-40 (due profonde risposte di rovescio di Lisicki), subito annullate con tre battute sul meno reattivo dritto di Sabine, chi serve riesce quasi sempre a fare il punto: quando la battuta non è direttamente vincente, il più delle volte è necessario un solo colpo ulteriore per chiudere lo scambio. Gli scambi più lunghi sono anche di buona qualità, ma sono abbastanza rari e non incidono molto sull'economia del match.
Verso la fine del set, il gioco si movimenta quando cominciano ad arrivare le classiche palle corte di Lisicki e qualche discesa a rete di Kvitova.
Nessun altra palla break e nemmeno un game ai vantaggi sino al 6 pari: in 40 minuti esatti di gioco si arriva al tie break.
Qui è Kvitova a disunirsi, con un paio di gratuiti sbagliati sui turni di servizio. Con uno schema palla corta + volèe (sul corpo a corpo successivo) e soprattutto con un coraggioso lungolinea di rovescio, Lisicki si porta prima 5-1, poi 6-2, per poi chiudere 7-2 con una prima potente non controllata da Petra. L'unico punto del tiebreak vinto dalla ceca sul suo servizio è venuto da un ace.
Lisicki primo set 7-6.

Secondo set
Kvitova tiene facilmente il servizio di apertura e poi manca le sue prime palle break della partita (15-40), in particolare la seconda con un rovescio incrociato in avanzamento non difficilissimo da eseguire.
Game dopo game, le giocatrici danno l'impressione di leggere un po' meglio il servizio dell'avversaria, si arriva più spesso a 30 e Kvitova deve salvare una pericolosa palla break sul 3 pari; a sua volta Lisicki gioca una eccezionale volèe bassa e un perfetto lungolinea di dritto per cavarsi brillantemente da un 30 pari sul 3-4. E' il segnale che Kvitova sta cominciando a mettere in campo sempre più risposte.
Ma in sostanza le cose proseguono regolari sino a quando Sabine va a servire sul 4-5 per stare nel set, e cede di schianto: 4 risposte in campo di Kvitova, tre errori gratuiti nel palleggio della tedesca e break a zero.
Kvitova secondo set 6-4.

Terzo set
Kvitova tiene la battuta in apertura, e ormai sembra avere inquadrato il servizio avversario. Si procura due palle break (15-40) annullate da Lisicki (la seconda dopo un duro scambio), poi una terza, ancora annullata con un vincente dalla tedesca (due dritti consecutivi sulla riga di fondo); ormai è evidente che Lisicki sta flirtando con il pericolo e alla quarta occasione cede il servizio: su una seconda palla titubante, Petra si avventa e gioca una risposta devastante che non ammette repliche. Break e 2-0 Kvitova.
Dopo due turni di servizio interlocutori, sul 3-1 si gioca il game più bello del match: Petra serve bene, ma Sabine risponde benissimo, alza il suo livello di gioco e costringe Kvitova a dare il meglio di sé: Lisicki si procura anche una palla break (la quarta di tutto l'incontro), annullata con un servizio centrale che di solito sarebbe un ace, ma Sabine riesce a rispondere anche piuttosto bene: cross potentissimo di dritto di Kvitova e parità.
Il game si allunga ai vantaggi, ma Kvitova chiude i conti dopo una palla corta sbagliata da Sabine (obbligata a cercare il vincente avendo rotto una corda) e con un altro buon servizio.
Lo sforzo mancato per recuperare il break sul 4-1, ha uno strascico nel game successivo, mal giocato da Lisicki, che perde la battuta di nuovo e dà in pratica il via libera alla qualificazione ceca: 6-1 il set finale.

Davvero una partita rara per il tennis femminile, in cui Kvitova non ha mai ceduto la battuta, concedendo 4 palle break totali in tutto il match.
Lisicki oggi ha anche giocato più tranquilla di ieri, ma in diverse occasioni ha mostrato dei limiti tecnici, con qualche fondamentale organizzato in modo un po' estemporaneo, così che a volte è difficile prevedere se saprà giocare un vincente o affossare alla base della rete i suoi colpi.
La differenza alla fine l'ha fatta, banale a dirsi, la capacità di giocare meglio i punti importanti da parte della giocatrice più forte. Quando ce n'è stato bisogno Kvitova ha alzato il livello e ha portato a casa una partita per la prima ora e mezza disputata su pochi punti fondamentali.

A qualificazione già decisa, il quarto singolare si è giocato tra le due prime riserve: Angelique Kerber ha ottenuto l'unico punto tedesco sconfiggendo 6-4, 6-4 Lucie Hradecka.

Il doppio conclusivo è stato vinto dalla coppia ceca Benesova/Zahlavova Strycova contro Goerges/Groenefeld per 6-3, 7-6(3).

Il risultato complessivo, quindi, è Germania - Repubblica Ceca 1 - 4.

AGF

RUSSIA vs SPAGNA 3-1

Suarez Navarro-Petrova 6-0 6-3

La seconda giornata a Mosca inizia con la sorpresa della Petrova che prende il posto della Sharapova, apparentemente non per problemi fisici ma per scelta tecnica.
Se così è stato capitan Tarpischev l'ha fatta grossa.
Se ieri a Biella abbiamo ammirato una pessima Schiavone, oggi all'Olympic Stadium la Petrova è stata capace di fare peggio.
Non sappiamo se perché non pronta a scendere in campo oppure perché avesse preso sotto gamba la partita, sta di fatto che la Suarez Navarro l'ha strapazzata dominando in lungo ed in largo e a dire il vero senza nemmeno strafare più di tanto.
Primo set 6-0 per la spagnola durato 22 minuti, la Petrova realizza un solo vincente (1 ace nel secondo gioco) e la bellezza di 16 gratuiti. Appena la sua avversaria le ribatte un paio di colpi in più (soprattutto sul rovescio) la russa va in confusione e tira lungo o affossa i colpi in rete.
La Navarro da parte sua si limita a stare ben concentrata in campo, il suo bilancio vincenti-gratuiti è appena sufficiente (6-8), ma realizza quasi il triplo dei punti della sua avversaria (25-9).
La Petrova prova a reagire e l'inizio del secondo set sembra confortante, subito break in apertura grazie al primo vincente nello scambio per la russa (ottimo rovescio lungo linea).
Ma purtroppo per lei trattasi di un fuoco di paglia, ricominciano i gratuiti, la Suarez Navarro centra subito il controbreak e poi sale 2-1 in suo favore.
La Petrova nel game seguente tiene per la prima volta nel match la battuta, ma il leit motiv del match non cambia, la sua avversaria prova a ributtare tutto dall'altra parte e la russa prima o poi sbaglia.
Così la spagnola centra un altro break nel sesto gioco e realizza l'allungo decisivo, la Suarez Navarro allunga 5-2 per poi chiudere 6-3.
Vergognosa la prestazione della Petrova che ha commesso la bellezza di 40 gratuiti e ceduto le armi in appena un'ora e tre minuti.
Punteggio quindi sul 2-1 per la Russia,tutto rinviato al match tra Svetlana Kuznetsova e la Soler Espinosa, preferita in questa seconda giornata dal capitano Arantxa Sanchez-Vicario alla Parra Santonja.
 

Kuznetsova- Soler Espinosa 6-2 4-6 6-3

Il secondo singolare della giornata fornisce tutto un altro spettacolo rispetto al primo.
Arantxa Sanchez schiera Silvia Solar Espinosa (nr. 77 wta) al posto della Parra Santonja
, Tarpischev invece conferma la Kuznetsova per cercare di conquistare l'ennesima semifinale nella Fed.
Il primo set è equilibrato sino al 2 pari, poi la Kuznetsova dà un'accelerata delle sue, alternando le solite bordate da fondo campo ad improvvise discese a rete che prendono di sorpresa la sua avversaria.
La Solar Espinosa non gioca male ma sembra inferiore tecnicamente, subisce quattro giochi consecutivi e consegna il primo set alla russa per 6-2 in 40 minuti.
I dati statistici testimoniano che si tratta di un buon match
, 17 vincenti e 13 gratuiti per Svetlana, saldo negativo per la spagnola, 10 vincenti e 16 gratuiti. La differenza la fa anche il servizio, la russa serve con il 79%, la spagnola con il 58%.
Il secondo set inizia sulla falsariga del primo, anzi la Kuznetsova porta a sette i game consecutivi conquistati e sale 3-0.
La spagnola però pian piano sta entrando nel match, ora riesce a reggere con maggiore efficacia gli scambi da fondo e piazza anche qualche vincente in più che non guasta, ma sino al 4-2 per la sua avversaria non riesce a ribaltare la situazione.
Nel settimo gioco però Svetlana si distrae come spesso le capita nell'ultimo periodo, sul 15-30 prova una palla corta a campo aperto che finisce malamente in rete ed offre due fondamentali palle break alla sua avversaria.
La Soler Espinosa non si fa sfuggire l'occasione, terzo gratuito nel game della Kuznetsova e la spagnola torna in partita.
La russa va completamente fuori giri
, quasi che non si aspettasse la reazione dell'avversaria, che nel nono gioco si procura due palle per andare a servire per il set. Svetlana annulla la prima con un nastro fortunoso, ma sulla seconda la spagnola tira un fantastico diritto in avanzamento che lascia sul posto la russa, 5-4 per lei e servizio.
La Solar Espinosa è ormai in trance agonistica, gioco a zero e set a casa con il punteggio di 6-4, si va al terzo, le russe iniziano a tremare.
La Kuznetsova si prende una lunga pausa fisiologica ma al ritorno in campo la musica non cambia, la Solar Espinosa lotta su ogni palla, la russa prova a sfondare ma non sempre trova il campo, il match si fa maledettamente complicato.
Sul 2 pari la Kuznetsova al servizio va sul 15-40, potrebbe essere la svolta della partita, i fantasmi di un doppio decisivo aleggiano sulla testa di Tarpischev, ma Svetlana tira tutto quello che ha dentro, 4 punti consecutivi, urlo liberatorio e servizio tenuto.
Il match gira proprio qui, il treno per la spagnola passa e non torna più.
Nell'ottavo gioco la Solar Espinosa sale 30-15 sul suo servizio sotto 3-4, ma perde i tre punti successivi, l'ultimo dopo uno scambio durissimo concluso dalla spagnola con un gran lungo linea che il “falco” chiamato dalla sua avversaria stabilisce di poco lungo.
La Kuznetsova non trema più, gioco finale a zero, 3-1 Russia, ma che fatica!
Onore alle iberiche ed alla loro capitana Arantxa Sanchez che oggi ha saputo preparare le ragazze in modo quasi perfetto dopo le pessime figure fatte ieri. 

BELGIO vs. SERBIA 2-3

Wickmayer-Krunic 6-1 6-0

Va in onda una massacro già scritto alla Spiroudome Arena di Charleroi nel primo singolare della seconda giornata del match di Fed Cup tra Belgio e Serbia.
Chiamata a sostituire la Jankovic che lamenta un fastidio alla coscia sinistra, la giovane Aleksandra Krunic (19 anni, nr. 198 wta) non riesce a opporre la benché minima resistenza alla più quotata nr. 1 belga Yanina Wickmayer, che in un'ora e quattro minuti si sbarazza dell'avversaria con un secco 6-1 6-0.
Invero il match inizia con i brividi per le padrone di casa, la Krunic approfitta del fatto che l'avversaria sia ancora un po' fredda e piazza subito un break in apertura.
Ma la Wickmayer ha dalla sua l'esperienza ed un maggior tasso tecnico, il tempo di entrare in partita e per la povera serba è notte fonda.
Difatti la belga infila 12 giochi consecutivi e porta il sospirato 2-1 per il Belgio.
Ora in programma il secondo singolare tra la Flipkens e la serba Jovanovski con quest'ultima leggermente favorita, ma la belga è una vecchia volpe della Fed e cercherà di sfruttare il fattore campo.
Ma anche sul 2-2 crediamo che senza la Jankovic le padrone di casa possano avere vita facile in un'eventuale doppio decisivo.

Jovanovski-Flipkens 6-2 6-4

Sarà allora il doppio a decidere l'esito del quarto di finale tra Belgio e Serbia allo Spiroudome di Charleroi.
Bojana Jovanovski ha infatti portato in parità il team serbo sconfiggendo agevolmente in due set Kirsten Flipkens con il punteggio di 6-2 6-4.
La giocatrice serba ha giocato un match praticamente perfetto non lasciando alcuna possibilità alla sua avversaria di entrare in partita, tenendo sempre il pallino dello scambio in mano.
La Jovanovski è partita a spron battuto, dopo una ventina di minuti era già avanti 5-1 sulla Flipkens complice un diritto esplosivo infallibile che lasciava in più occasioni sul posto la sua avversaria.
La serba chiudeva così in 36 minuti il primo parziale sul 6-2 dando speranza ai suoi tifosi (rumorosi come non mai) di poter guadagnare il 2-2 e giocarsi tutto nel doppio decisivo.
Nel secondo set la Flipkens dava fondo a tutte le sue risorse, ma la Jovanovski non arretrava di un centimetro e continuava a giocare ad un ritmo incessante.
Sull'1-1 bravissima la Flipkens ad annullare due palle break sul 15-40, specialmente sulla seconda quando da fuori campo tirava un diritto lungo linea all'incrocio delle righe.
Nessuna altra palla break sino al 4-4, quando la Flipkens sul suo servizio andava complice un doppio fallo sullo 0-40 e concedeva tre palle break che avrebbero mandato la Jovanovski a servire per il match. La belga riusciva ad annullare la prima ma la serba con l'ennesima accelerazione di diritto sfruttava la seconda e saliva 5-4 e servizio.
La Flipkens non ne aveva più e la Jovanovski chiudeva agevolmente 6-2 6-4 in un'ora e 19 minuti per il 2-2 che rimanda come abbiamo detto tutto al doppio decisivo.
Scenderanno probabilmente in campo Wickmayer e Flipkens da una parte e Jovanovski e Krunic dall'altra. 
 

Jovanovski/Krunic-V.Uytvanck/Wickmayer 7-6(2) 4-6 6-1

Ed alla fine sono a sorpresa le serbe che si qualificano per la semifinale di Fed Cup 2012.
Renderanno visita alla Russia, visto che l'ultimo precedente tra le due nazioni si è disputato a Belgrado un paio di anni fa.
Il Belgio per il secondo anno consecutivo è costretto ad alzare bandiera bianca nel doppio decisivo, l'anno scorso era stata la Repubblica Ceca a passare allo Spiroudome di Charleroi.
La Serbia schiera l'unica coppia valida che può mandare in campo, Bojana Jovanovski e Aleksandra Krunic, già protagonista quest'ultima di uno splendido doppio (allora in coppia con la Jankovic) nei play-off dell'anno scorso contro la Slovacchia.
Ann Devries invece manda in campo la Wickmayer in compagnia della giovanissima Van Uytvanck (17 anni), al suo esordio in Fed.
Non ci sono vere doppiste in campo e lo si vede, a buon colpi si alternano errori abbastanza clamorosi di posizione, soprattutto nei pressi della rete.
C'è naturalmente un po' di tensione, soprattutto nelle due meno esperte, Krunic e Van Uytvanck, che però si difendono egregiamente.
Proprio la Krunic propizia il break nel terzo gioco della Serbia, ma poi è lei stessa che nel game seguente cede la battuta e si torna in parità sul 2-2. Seguono un paio di game tranquilli per chi serve, poi ogni turno di servizio diventa combattuto.
Non vi sono palle break sino al 5 pari, poi è la Van Uytvanck che ne offre una (bravissima la Jovanovski che trova un grandissimo passante), ma le belghe mettono a segno tre punti consecutivi e salgono 6-5.
La Krunic tiene senza problemi il turno di servizio successivo e si va al tie break.
Le serbe partono alla grande e scavano un solco che non sarà recuperato andando subito sul 4-0, le belghe infatti non riescono a risalire la china e cedono il tie break 7-2.
Nel secondo parziale la Van Uytvanck sale un po' con il suo gioco, accompagna meglio la Wickmayer che comunque si fa rispettare da fondo campo e le due centrano subito il break andando sul 2-1 e servizio.
Le serbe ottengono subito il controbreak, ma la Jovanovski cede nuovamente il servizio.
Stavolta le padrone di casa non si fanno più rimontare, sprecano due palle per il 5-2 pesante, annullano una palla break pericolosissima nell'ottavo gioco e poi chiudono con qualche patema (da 40-0 a 40-40) nel decimo gioco per il 6-4 finale.
Ti aspetti battaglia all'ultimo respiro nel set finale ed invece le due belghe non hanno più la forza emotiva per combattere.
Le serbe vanno subito sul 3-0 e poi gestiscono con grandissima tranquillità il vantaggio, approfittando della sfiducia che subentra nelle due avversarie.
Finisce 6-1, la Serbia raggiunge una inaspettata semifinale (soprattutto per come si erano messe le cose).

Stefano Tarantino

Seguendo i sorteggi, la Rep. Ceca affronterà proprio la vincente della sfida tra le azzurre e l'Ucraina (in caso di vittoria italiana oggi si giocherebbe in Rep. Ceca la semifinale), mentre la Russia affronterà la vincente di Belgio - Serbia.

AGF

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