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09/02/2012 11:26 CEST - Profili

La vertigine è voglia di volare

TENNIS - Jiry Vesely sembra destinato a diventare una stella mondiale del tennis del futuro. Ha un fisico da cestista (198 cm), una grande passione per New York e i videogames, e i segni del campione. Gli piace giocare sulla terra rossa, adora le competizioni a squadre. E' stato numero 1 ITF e nel 2011, al primo anno da pro ha guadagnato 260 posizioni. Il cielo è il suo limite. Marco Caldirola

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Vuoi per il nome, che ricorda più un cestista dell'est, vuoi anche per l'altezza (198 centimetri!), ma se dovesse presentarsi davanti a voi il personaggio in questione con un “Hi, i'm Jiri Vesely, nice to meet you” vi assicuriamo che la prima cosa a cui pensereste sarebbe “splendido, ho conosciuto un campione di pallacanestro”. Invece no.

Un Vesely che milita nell'Nba, ai Washington Wizards, a dirla tutta esisterebbe anche e di nome fa Jan, ma nulla ha a che vedere con il nostro Jiri, che rappresenta il futuro non solo del tennis ceco, ma secondo molti anche di quello mondiale. Il ritratto, infatti, non è quello di un tennista qualunque, bensì dell'ex numero 1 al mondo Juniores (e vincitore degli Australian Open 2011) e probabilissima futura stella mondiale. Il 2012, se tutto andrà come nelle previsioni (e le prime avvisaglie lasciano ben sperare...) sarà il suo anno: Jiri, che un paio di settimane fa ha toccato il suo best ranking al numero 495, è ovviamente tra i migliori '93 del circuito...


L'ALTEZZA, I VIDEOGAMES, NEW YORK...
Si sa ancora relativamente poco del ragazzino di Pribran, sud di Praga, che da qualche tempo vive a Brzenice. Il 18enne mancino, il cui gioco, bimane, è piuttosto potente, attira la curiosità di molti per via della sua altezza: è una sorta di nuovo John Isner per via di quei 198 centimetri che potrebbero anche aumentare durante il 2012. A gennaio 2011, un anno fa, Vesely dichiarava in un'intervista al sito degli Australian Open di essere alto 194 centimetri, il sito dell'Itf ora ne riporta 198... quindi nel solo ultimo anno solare il ceco ha compiuto un balzo in avanti di 4 centimetri. Proprio come la sua classifica che, se a livello Junior ormai non aveva più alcunché da dire, tra i Pro ha vissuto una crescita di oltre 250 posizioni, crescita che di fatto ha portato Jiri nella cartina del tennis mondiale. Dunque... bimane, fisico da cestista, ma non è finita qui.

Vesely, che ama New York e, come molti ragazzi della sua età, i videogames, è il prototipo del giocatore atipico perchè, in barba alle sue caratteristiche tecniche, ama “giocare sulla terra – confessa il talentino ceco – nel 2010 ho giocato molti dei miei match su quella superficie e li ho vinti quasi tutti”. Le idee chiare intanto non mancano, “non sono però il tipo che si fossilizza su una superficie, nel tennis moderno devi saper giocare sul ghiaccio e sulla sabbia. Posso dirti che mi piacciono molto le competizioni di squadra, quello sì. Il motivo? Sono le partite più importanti e più difficili”. Sarà contento Berdych...

2012 IL SUO ANNO?
Il 3 gennaio 2011 Jiri Vesely veleggiava davanti a tutti nella classifica Juniores e qualche giorno dopo trionfava a Melbourne, cogliendo il suo primo ed unico titolo dello slam a livello giovanile. I segnali erano piuttosto evidenti, tra gli Junior ormai il ceco aveva dato. A 16 anni e mezzo Jiri decide che è tempo di saltare il fosso, ovvero tuffarsi nel mondo dei professionisti. L'attività Junior viene ridotta agli slam (finale agli Open degli Stati Uniti battuto da Golding) e a qualche prestigioso evento come l'Open del Canada (vittoria su Horansky in finale) e la Mayor's Cup di Osaka, dove conquista l'ennesimo successo superando nell'atto conclusivo un altro giovane da tener d'occhio come Pouille.

Il presente di Vesely si chiama Futures, mondo che aveva cominciato ad assaggiare già a marzo del 2009, a poco meno di sedici anni. Sul finire del 2010 aveva già battuto il fratellino di Melzer, Gerald, ed il nostro Luca Vanni, due solidissimi giocatori a livello Itf, segnale che ormai era già pronto per questo livello. Nel 2011 l'attività pro, come detto, aumenta: a febbraio supera Venus in due set, a maggio vince il suo primo torneo Futures, a casa sua, in Repubblica Ceca, battendo tra gli altri anche Jurgen Zopp in semifinale. Proprio la sua terra natia lo battezza ed in un amen gli fa guadagnare quasi duecento posizioni (chiuderà l'anno intorno al 600esimo posto) e finalmente conquista quei punti necessari per evitare le qualificazioni.

Ma il suo anno, a meno di clamorosi colpi di scena, sarà questo, il 2012. Stagione che, tra l'altro, è cominciata come meglio non avrebbe potuto, con la vittoria, la seconda in carriera, nel Futures cinese di Shenzen, dove in finale ha sconfitto un altro giocatore sulla via dell'esplosione come Austin Kraijcek. Quindici giorni fa ha esordito anche nel circuito maggiore, con le qualificazioni agli Australian Open: Jiri è stato sconfitto 61, 75 da Capkovic in quella che potrebbe essere la prima di una lunga serie di partite importanti, quelle che piacciono a lui...

Marco Caldirola

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