Pochi spettatori, tanto Canada: è semifinale di Davis per i biancorossi

Coppa Davis

Pochi spettatori, tanto Canada: è semifinale di Davis per i biancorossi

In un’atmosfera un po’ troppo intima il Canada diventa la prima semifinalista di questa Coppa Davis. Superata l’Australia

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La squadra canadese dopo la conquista della semifinale alle Davis Cup Finals 2019 a Madrid (foto Manuel Queimadelos / Kosmos Tennis)
 

AUSTRALIA – CANADA 1-2 (da Madrid, il nostro inviato)
V. Pospisil (CAN) b. J. Millman (AUS) 7-6 6-4
A. De Minaur (AUS) b. D. Shapovalov (CAN) 3-6 6-3 7-5
V.Pospisil/D.Shapovalov (CAN) b. J.Thompson/J.Peers (AUS) 6-4 6-4

Tribune semivuote per il primo match serale sul centrale Manolo Santana. Il colpo d’occhio non è dei migliori, un’arena da 12.500 spettatori oggi ne accoglieva a malapena 4.000 che forse avrebbero potuto essere dirottati sul campo 2 creando ben altra atmosfera (come suggerito ieri da Murray, in conferenza stampa è meglio un campo più piccolo, ma pieno). I tifosi canadesi tuttavia fanno di tutto per farsi sentire, come abbiamo avuto modo di constatare contro l’Italia, e si dimostrano una delle tifoserie fin qui più calde. Per inciso, abbiamo indagato sul perché ci fossero così tanti supporter canadesi, rispetto al resto delle altre nazioni: abbiamo scoperto parlando con alcuni responsabili della federazione canadese, che la federazione proponeva pacchetti nei quali il viaggio aereo era parzialmente sovvenzionato. Inoltre la delegazione risulta composta da 50 membri, decisamente non pochi. Infine, il lavoro di concerto con l’ambasciata in Spagna ha consentito di raggiungere quanti più canadesi possibili in territorio europeo. Insomma un gioco di squadra che innegabilmente ha pagato.

POSPISIL NON DELUDE – E adesso chi lo ferma più questo Vasek? Sarà dura per Auger-Aliassime riguadagnare il posto da titolare vista la trance agonistica del suo compagno di squadra. Subito una sorpresa per chi si attendeva di vedere giocare Kyrgios. L’estroso Nick è stato stavolta escluso ufficialmente per problemi fisici (in conferenza stampa Hewitt ha confermato che si trattava del riacutizzarsi del problema emerso anche durante la Laver Cup) in favore del più compassato Millman. L’idea del capitano Hewitt sembra essere quella di imbrigliare con un regolarista le soluzioni aggressive di Pospisil, che dopo le vittorie dei giorni scorsi contro l’Italia e gli USA è confermatissimo nel suo ruolo di numero 2.

La partita inizia a strappi con i due giocatori che probabilmente risentono un po’ della tensione. Così se la partenza lanciata è per Millman che vola subito 3-0, la reazione di Pospisil non si fa attendere per l’immediato 3-3. Come prevedibile è Pospisil il più propositivo: il canadese cerca di dettare lo scambio col dritto e scendere a rete appena possibile, con Millman impegnato a lavorare ai fianchi il canadese. Si procede così senza ulteriori palle break fino ad arrivare al tie break. Nel gioco decisivo i primi 8 punti vanno contro il servizio per 6 volte, con entrambi i giocatori che dimostrano chiaramente di sentire la pressione. Ma alla fine a prevalere in un set in cui la differenza è veramente minima è Pospisil (43 punti a 40 per il canadese). Canada 2 si dimostra insomma implacabile, portando a 4/4 il proprio ruolino di marcia nei tiebreak fin qui disputati.

Secondo set che inizia con entrambi i giocatori ben centrati alla battuta e che concedono le briciole in risposta al proprio avversario. Partita che nel secondo set diventa ancora più scarna sotto il punto di vista tattico, con i servizi a farla da padrone. Pospisil da un lato mostra grossi problemi nel leggere il servizio e trovare soluzioni d’incontro soddisfacenti. Millman invece, per la forza bruta e per l’elevato numero di prime in campo, viene semplicemente sfondato dalla forza bruta del canadese. Di conseguenza lo scambio non parte quasi mai. Tutto questo vale fino al decimo gioco, quando finalmente Pospisil con qualche risposta più centrata riesce a far partire lo scambio e senza farsi imbrigliare nella ragnatela proposta dall’australiano, riesce sfoderare una raffica di dritti molto pesanti che lo portano a match point: basta il primo e il punto d’apertura è per il Canada grazie ad una prestazione molto solida dell’originario di Vernon.

DE MINAUR DI SOSTANZA – Il tempo di liberare il campo e i due numeri 1 sono già pronti a scendere in campo. Viste le polemiche dei giorni scorsi sulla programmazione, oggi sembra una giornata tranquilla. Sono le 20:20 a Madrid e già siamo pronti per la seconda partita serale (nota a margine: l’organizzazione per la giornata di domani ha comunicato un anticipo di mezz’ora rispetto alla programmazione prevista originariamente, con inizio dei match alle 10:30 e alle 17:30). Primo incontro fra due dei classe 99 più interessanti del circuito, entrambi già nei top-20 e in rampa di lancio per la consacrazione definitiva. Probabilmente questo sarà il primo capitolo di una sfida destinata a riproporsi spesso nel prossimo decennio.

Primo set che vive delle fiammate di Shapovalov, nel bene e nel male. Il canadese come ancora troppe volte gli capita, spesso esagera nel suo tennis iper aggressivo e a volte finisce lui stesso per finire scottato. Ad ogni buon conto lo spettacolo è godibile con belle soluzioni da ambo le parti. Ad esempio il settimo game è una pioggia highlights: Denis pur andando in difficoltà riesce a salvarsi con una serie di vincenti uno più bello dell’altro. Non che De Minaur stia particolarmente demeritando, è semplicemente il canadese che sta trovando ottime soluzioni. Primo set quindi che giustamente per quanto visto in campo prende la via del Canada, con Shapovalov razionalmente aggressivo, che chiude il parziale con 12 vincenti a 4.

Neanche il tempo di decantare le lodi di Shapo, che nel secondo set va in stallo, con l’australiano lesto ad approfittarne per portarsi in un baleno sul 3-0 e 0-30. Da qui in poi il ragazzo originario di Tel Aviv riaccende i motori e prova a rientrare in partita, ma ormai il danno è fatto e si va quindi al terzo, nel quale continua la routine di servizi tenuti agilmente da entrambi i contendenti fino al quinto gioco, nel quale Shapovalov salva una palla break in bello stile con un vincente di dritto all’incrocio delle righe. Come al solito, niente giocate banali per Shapovalov fedele al suo stile “make it or break it”.

Uno Shapovalov che a differenza del primo set continua ad avere vistosi alti e bassi e non riesce a dare continuità al suo gioco, anche se va detto che quando si trova spalle al muro il canadese non si fa certo prendere dal braccino. In ogni caso dopo aver salvato 4 ulteriori palle break Denis salva la baracca, ma solo temporaneamente, visto che poi con una seconda sciagurata regala il doppio fallo e manda De Minaur a servire per il match, il quale, pur non potendo contare sui picchi di rendimento del canadese, fa valere la sua maggiore solidità e porta a casa il match.

CI PENSA ANCORA VASEK – Continua la settimana della vita di Vasek Pospisil che dopo avere regolato Millman veste nuovamente i panni di superman e da un contributo decisivo nella vittoria del Canada. Si arriva così all’incontro decisivo in un clima da circolo sportivo, una partita per pochi intimi, come se fossero i soci del club. Punto interrogativo sulle condizioni fisiche e mentali dei canadesi, che sono costretti agli straordinari dopo i rispettivi singolari. Soprattutto toccherà vedere se Shapovalov avrà risentito di qualche strascico emotivo. Il nativo di Tel Aviv per lo meno non è completamente arrugginito, dato che quest’anno ha giocato qualche doppio, a volte anche con compagni illustri come Tsitsipas a Roma. Questi timori sembrano fugati dalla partenza lanciata dei canadesi che vanno subito avanti 3-0 nel primo set senza guardarsi indietro e senza concedere il briciolo di un’occasione agli australiani.

Secondo set invece in cui l’Australia rialza la testa e si porta avanti 3-0, ma è solo un fuoco di paglia, in quanto i due canadesi sono bravi a riprendere il controllo delle operazioni e grazie alle bombe al servizio di Shapovalov e alla buona vena di Pospisil il Canada riesce nell’aggancio e nel sorpasso. Così, dopo circa 70 minuti la contesa si chiude a favore dei canadesi che al prossimo turno troveranno la vincente di Russia-Serbia.

DANCEVIC “È stata una settimana dura fino ad ora, so che i ragazzi sono in grado di fare bene. È stato incredibile il modo in cui hanno gestito la situazione, sia fisicamente che emotivamente. Sono orgoglioso di questi ragazzi”.

SHAPOVALOV – “All’inizio del secondo set ho perso un po’ la concentrazione ma credo che anche lui abbia migliorato il suo livello di gioco. Parlando del supporto del pubblico, è incredibile come ci hanno incitato. Ci sono parecchie persone che a casa ci guardano, ma avere tutta questa gente dal vivo per me è importante, mi fanno giocare al meglio. Rispetto alla manifestazione ci sono pro e contro”.

POSPISIL“Dal primo punto del doppio ci abbiamo messo subito la massima intensità. Nel primo doppio con l’Italia ero un po’ arrugginito. Quando ho saputo che non avrei giocato contro Kyrgios ho dovuto adattare ovviamente la mia tattica. Ero confidente delle mie abilità di doppista, ovviamente senza particolare allenamento è difficile, ma in questi giorni ho mi sono allenato e la fiducia è aumentata”.

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