Alla fine di marzo, Matteo Berrettini si era sottoposto a una piccola operazione alla mano destra. Una settimana dopo, comunicava l’intenzione di saltare i tornei di Monte Carlo, Madrid e Roma “seguendo i consigli medici degli esperti e concedendomi quindi il tempo necessario per raggiungere la forma migliore”. Ora, secondo quanto riporta l’Ansa, se la riabilitazione “procede secondo i programmi”, Matteo non sa ancora quando tornerà a competere. Lo ha spiegato il ventiseienne romano durante un evento nella sede della Red Bull a Milano: “Non ho ancora deciso se parteciperò al Roland Garros, al momento è più no che sì, altrimenti passerò direttamente ai tornei sull’erba”.
La motivazione rimane quella che gli ha fatto optare per la pausa almeno fino alla metà di maggio: “Non voglio prendere rischi”. Il rientro potrebbe quindi avvenire in giugno, con l’obiettivo Wimbledon, dove “l’anno scorso ho preso il palo perdendo in finale, la prossima volta spero di segnare”.
Un periodo particolarmente difficile per Berrettini che, dopo la semifinale all’Australian Open, si è ritirato durante il match di esordio ad Acupalco per l’infortunio agli addominali e ha rinunciato a Miami appunto per il problema alla mano. Lo scorso anno, l’azzurro numero 6 del mondo ha raggiunto i quarti a Parigi e dovervi rinunciare gli impedirebbe di difendere i relativi 360 punti che si aggiungerebbero ai 1015 in uscita durante queste settimane. Matteo rimane comunque ottimista: “Ho sempre sentito una spinta più forte dopo una sconfitta, forse per la voglia di rivalsa che diventa uno stimolo. Per questo dopo i tanti infortuni sono sempre tornato più forte di prima”.
C’è stato spazio anche per una battuta sulla notorietà che lo porta anche al centro di supposte cronache rosa: “Non me la sarei mai aspettata, ma fa piacere essere riconosciuto. La notorietà va gestita ma non è mai stata un ingombro”.
