Il venerdì, proverbialmente, è una delle giornate più ghiotte per gli appassionati di tennis, è quella in cui negli Slam si parte con i terzi turni, come si suol dire “si inizia a fare sul serio”. E infatti, il programma del primo venerdì di questo US Open 2022 certamente non lascia a desiderare, specie per noi italiani. Sull’Arthur Ashe, il campo principale, dalle 18 italiane, il primo a scendere in campo sarà Matteo Berrettini, che deve riscattare un opaco secondo turno, contro un redivivo Andy Murray. I due saranno seguiti dall’intrigante derby a stelle e strisce tra Madison Keys e Coco Gauff, in una partita imprevedibile. Il serale, ancora una volta, sarà appannaggio di Serena Williams, in quella che potrebbe (ripetiamolo) essere l’ultima partita della carriera, contro Ajla Tomljanovic. A chiudere questo rispettabile programma dell’Ashe il n.1 al mondo Daniil Medvedev, contro il sorprendente cinese Wu; di tutt’altro canone però i match sul Louis Armstrong.

Prima di tutto, facile prevedere che il tifo a stelle e strisce sarà in buona parte sul secondo campo del complesso per importanza, dato che in quattro match su cinque saranno coinvolti giocatori di casa. Si parte, alle 17 in Italia, con Ons Jabeur, una delle sopravvissute tra le big (tdsn.5), contro Shelby Rogers, che tenta il colpaccio; a seguire l’altro n.5 Casper Ruud contro l’ispirato e funambolico Tommy Paul, che ha tutte le carte in regola per sognare. Alison Riske contro Wang chiuderà la sessione diurna. In serata però è tempo di fuochi artificiali: Bianca Andreescu, campionessa del 2019, opposta alla giocatrice dell’estate, la n.17 del seeding Caroline Garcia. In chiusura il più atteso di tutti, il solito Nick Kyrgios, contro un altro che diverte e si diverte come J.J. Wolf (e che sa ben aizzare il pubblico, chiedere a Tsitsipas). Infine, il primo match sul campo 17, tra Galan Riveros e Davidovich Fokina, darà il nome dell’avversario eventuale di Berrettini agli ottavi.

Qui sotto il programma completo, con l’indicazione degli orari in ora locale di New York (sei ore indietro rispetto all’Italia)