US Open: Berrettini soffre ma supera Grenier in quattro set. Ora sfida di prestigio contro Murray [VIDEO]

Flash

US Open: Berrettini soffre ma supera Grenier in quattro set. Ora sfida di prestigio contro Murray [VIDEO]

Matteo annulla una set point nel tiebreak del quarto e si guadagna il terzo turno. Troverà il britannico, che ha battuto Nava in quattro set

Pubblicato

il

 

[13] M. Berrettini b. [LL] H. Grenier 2-6 6-1 7-6(4) 7-6(7)

Matteo Berrettini soffre, ma alla fine porta a casa una partita insidiosa contro il lucky loser francese Hugo Grenier, numero 119 del mondo. Il lato positivo dell’incontro odierno è che, pur in una giornata non brillantissima, l’azzurro è riuscito a resettare dopo una partenza molto lenta e ad alzare il livello nei momenti importanti, annullando anche un set point nel tiebreak del quarto set. Al terzo turno lo aspetta la suggestiva sfida contro Andy Murray, che dieci anni fa sui campi di Flushing Meadows alzava il suo primo trofeo Slam. Matteo ha vinto due dei tre precedenti, l’ultimo in finale a Stoccarda proprio quest’anno.

IL MATCH – A differenza di quanto successo nella partita di primo turno, l’azzurro non parte del migliore dei modi, anzi. Se contro Jarry non aveva concesso nessuna palla break in tutto il match, qui Grenier ne ottiene due nel terzo game. Il francese pesca un’eccellente risposta di rovescio aggressiva mentre Berrettini è impreciso (e sfortunato) con il dritto in tre occasioni: a freddo arriva quindi il break. Matteo appare piuttosto legato e infatti cerca spesso di sciogliere braccia e spalle tra un punto e l’altro. Non si vedono, però, effetti tanto che sul 4-2 il romano perde nuovamente il servizio facendosi rimontare da 40-0: Grenier fa il suo ma è l’italiano a regalare con, tra i vari errori, un doppio fallo, uno smash a rete e una smorzata mal calibrata. Berrettini avrebbe anche due possibilità per riaprire il set ma spreca con il dritto che sembra proprio non voler funzionare: il francese si aggiudica così il primo set per 6-2.

In apertura di secondo parziale il numero due d’Italia prova a mettersi in partita con un paio di passanti di dritto. Grenier percepisce che è già un momento importante della partita e forse non a caso commette un doppio fallo: è palla break per Matteo che questa volta sale con i tempi giusti sul dritto e lascia fermo l’avversario. Il braccio dell’azzurro è decisamente più sciolto e, anche se il francese gioca bene di rovescio (con un movimento simile a quello di Norrie), si fanno finalmente evidenti le categorie di differenza. Berrettini cresce anche nei colpi a rete e strappa di nuovo il servizio a Grenier ipotecando il secondo set che in effetti si chiude dopo pochi minuti: 6-1 per il numero 14 del mondo che in questo parziale ha perso solo due punti in battuta.

L’avvio di terzo parziale è più combattuto e non basta una magia con un passante di rovescio bloccato nel terzo game per proseguire sulla scia del secondo set. Matteo gestisce con tranquillità i suoi turni di servizio, ma non riesce a incidere più di tanto in risposta con Grenier attento a non regalare nulla. Sul 5-5 si crea una delle poche occasioni di break, ma sul 30-30 l’azzurro non trova il campo con un passante di rovescio non impossibile. L’approdo al tie-break diventa quindi inevitabile e Hugo sbaglia subito con un dritto colpito con i piedi dentro il campo. Matteo amministra il mini-break di vantaggio e sul 5-3 ricama con una stop-volley di rovescio su cui Grenier cerca un tentativo estremo di recupero e nel farlo perde il cappellino: il francese chiede il punto disturbato e quindi la ripetizione, ma il giudice di sedia non gliela concede. Al secondo set point, l’azzurro archivia un set spinoso con la combinazione servizio e dritto.

Nel quarto set si la netta sensazione che Matteo ne abbia di più e possa strappare il servizio all’avversario in qualsiasi momento. L’azzurro arriva sempre almeno a 30 in tutti i turni di risposta, ma in un modo o nell’altro Grenier riesce sempre a uscirne, trovando peraltro anche soluzioni di grande qualità. Il francese prima annulla con una gran prima una palla break nel sesto game, poi altre due nell’ottavo, approfittando di un paio di risposte tremebonde di Berrettini con il rovescio. Sul 5-5, un po’ a sorpresa è Grenier a issarsi a palla break: Berrettini è molto fortunato perché il suo dritto dopo il servizio impatta sul nastro e muore subito dopo la rete, inarrivabile per il francese. L’azzurro salva un’altra palla break con la battuta e riesce a salire sul 6-5.

Grenier si difende bene al servizio e si guadagna il tiebreak. Matteo va avanti di un minibreak, che però restituisce subito. Ne nasce una lotta punto a punto che porta Grenier a set point sul 6-5. Berrettini ricorre alla cara combo servizio e dritto per tirarsi fuori dai guai. Tocca a lui avere match point sul 7-6, senza però riuscire a convertirlo. Ci voglio due magie consecutive, due strepitosi passanti lungolinea di dritto in corsa quasi identici, per chiudere la partita e scacciare via ogni timore.

A. Murray b. E. Nava 5-7 6-3 6-1 6-0 (cronaca a cura di Matteo Beltrami)

Dopo aver perso al secondo turno nelle sue due precedenti campagne Slam di quest’anno, all’Australian Open e Wimbledon, Andy Murray torna al terzo turno a New York per la prima volta dal 2016. Lo fa superando in quattro set un volitivo Emilio Nava, che però a lungo andare non è riuscito a mantenere l’intensità del primo set e nel terzo e quarto set di fatto non ha offerto la benché minima resistenza.

IL MATCH – Murray si procura tre palle break consecutive già nel game d’apertura, ma Nava le annulla tutte salvandosi da una situazione rischiosa. I due giocatori non si risparmiano colpi in queste prime battute di partita, gli scambi sono molto intensi e anche piuttosto lunghi. Murray torna a palla break nel quinto gioco, ma Nava ancora una volta è bravo a spegnere sul nascere le ambizioni britanniche. Tocca poi allo statunitense procurarsi una palla break, la prima, sul 4-3, ma Murray l’annulla con il servizio; la seconda invece è quella decisiva e manda Nava a servire per il primo set dopo 53 minuti di gioco. Murray però non ci sta e approfitta di qualche tentennamento dell’avversario per riaprire il parziale. Quando tutto sembra ormai apparecchiato per il tiebreak, Nava pesca dal cilindro un gran cross di dritto e poi un passante di dritto in recupero ancora più bello, conquistando così il primo set per 7-5 dopo ben un’ora e 23 minuti di gioco.

In avvio di secondo parziale però Nava appare più scarico, mentre Murray, pur senza brillare in quanto a reattività, sembra gestire molto meglio gli scambi, anche quando si prolungano. Lo scozzese manca due palle break nel terzo gioco, ma riesce poi a strappare il servizio all’avversario nel quinto. Nava non riesce a reagire, anzi sembra perdere sempre più lucidità man mano che i game passano. Un secondo break permette a Murray di intascarsi il set per 6-3. Nava sembra aver perso di colpo tutte le energie sia fisiche che mentali. In queste condizioni non è possibile per lui pensare di fare partita pari contro un giocatore come Murray, che ha così tanto più tennis di lui. Lo statunitense infatti resiste solo fino all’1-1 prima di perdere undici game di fila, lasciando così campo libero a Murray.

Ha collaborato Lorenzo Colle

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement