Jannik Sinner è il campione di Wimbledon. Sono passati ormai un paio di giorni, ma sentire queste parole fa ancora venire i brividi. Ci sono volute 138 edizioni dei Championships perché un italiano riuscisse a sollevare la coppa dorata riservata al primo classificato. Il numero uno al mondo ha strappato il quarto Slam in carriera davanti agli occhi del mondo intero, portandosi sulle spalle lo status pesante, ma anche prezioso, di guida dell’intero movimento italiano. In questi anni, più brillante che mai.
“Quando indossa la maglia della Nazionale, si mette subito a disposizione della squadra”, ha affermato Filippo Volandri, capitano della squadra azzurra di Coppa Davis, in un’intervista rilasciata a Massimo Calandri per ‘la Repubblica’. “È uno degli aspetti più belli di Jannik: sempre disponibile a far crescere anche gli altri, e il sistema”. Un sistema, secondo il 43enne livornese, decollato grazie a un risultato specifico. “Credo che la finale di Berrettini nel 2021 a Wimbledon sia stata la svolta per il nostro movimento”.
Quattro anni dopo, sempre sul Centre Court di Wimbledon, il sigillo italiano è stato incastonato per sempre nell’albo d’oro dello Slam più prestigioso. E grazie a una vittoria significativa, arrivata per giunta contro il rivale che aveva sconfitto Jannik nelle ultime cinque occasioni. “Ha giocato una partita strepitosa contro Alcaraz. Soprattutto dal punto di vista mentale”. Per quanto riguarda l’aspetto fisico, invece, qualche dubbio c’era stato durante il torneo, con quella brutta caduta nel match di ottavi contro Grigor Dimitrov. “Il problema al gomito non era una cosa da poco. È stato fatto un lavoro eccezionale, quotidiano. Complimenti allo staff medico della Federazione che ancora una volta si è fatto trovare presente. Lui è sempre molto attento a curare anche il minimo dettaglio, ed è quello che poi fa la differenza. Dopo il delicatissimo match con Dimitrov non ha sbagliato più nulla”.
C’è però chi stava iniziando a puntare il dito contro Jannik, che dopo la bruciante sconfitta in finale al Roland Garros a detta di molti stava iniziando a calare di rendimento in maniera preoccupante. Ma, come accade ormai ogni volta, Sinner ha smentito qualsiasi diceria in quattro e quattr’otto. “Ha giocato la finale del Roland Garros in maniera straordinaria. Dopo la sconfitta con Bublik a Halle c’era già qualcuno pronto a sollevare un caso Sinner. Noi, vedendolo ogni giorno, non abbiamo mai avuto dubbi. In fondo, due anni fa abbiamo vinto una Davis salvando tre match point in semifinale contro un certo Djokovic. E chi c’era dall’altra parte della rete? Lui, il ragazzo straordinario”.