Roland Garros uomini: Nadal sul velluto, avanzano in 3 set anche Djokovic e Murray

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Roland Garros uomini: Nadal sul velluto, avanzano in 3 set anche Djokovic e Murray

Andy Murray liquida in tre rapidi set Nick Kyrgios ed approda agli ottavi. Marin Cilic supera con sorprendente facilità Leonardo Mayer. Djokovic supera l’altro talento australiano Kokkinakis senza concedere nemmeno una palla break. Jack Sock stende Coric e sfiderà Rafael Nadal che ha lasciato le briciole al russo Kuznetsov. Gasquet piega Kevin Anderson in 4 set in 3h35

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[6] R. Nadal b. A. Kuznetsov 6-1 6-3 6-2 (da Parigi, Roberto Dell’Olivo)

Terzo turno agevole per Rafa Nadal che sconfigge il numero 120 del mondo, il russo Andrey Kuznetsov. Poco più di un allenamento per Rafa, troppo leggerino il campione di Wimbledon junior 2009, per la prima volta al terzo turno al Roland Garros.

È il momento più caldo della giornata, ma in campo l’ambiente resta piuttosto freddino. Il Lenglen è pieno, ma regna un silenzio cui non si è proprio abituati. Non c’è partita e non vola nemmeno un “olé”.  Nadal trova pure il tempo di sostituirsi all’arbitro. È Rafa a bloccare il gioco per aver colpito la palla dopo il secondo rimbalzo, senza che l’arbitro abbia dato alcun segno di vita. Ed è sempre Nadal ad imporre un cambio straordinario di palline (tutte troppo consumate?) nel secondo set. Nove palle break per Nadal nel primo set. Il russo non tiene da fondo campo, di diritto non è così male, ma di rovescio proprio non ci siamo. Decisamente meglio giocare sull’erba per il russo che l’anno scorso ha battuto l’unico top ten della sua carriera proprio a Wimbledon: David Ferrer, il meno erbivoro tra tutti gli spagnoli. La partita scivola via veloce fino al 5-1 per Nadal nel secondo set, quando Andrey prova a pungere un po’. Al pubblico non pare vero e Rafa quasi inizia a preoccuparsi. Ma dura poco. Finisce in tre set, in due ore e un minuto di gioco.

Da lunedì inizia il vero torneo di Nadal cui serve un cambio di ritmo per tentare davvero la scalata al suo decimo Roland Garros. Intanto Rafa cerca di eguagliare almeno Djokovic parlando in francese con Santoro a fine match. Ma resiste solo qualche istante, il tempo per farsi comunque apprezzare dal pubblico del Lenglen, che gli regala un convinto “Je t’aime”.

[20]  R. Gasquet b. [15] K. Anderson 4-6 7-6(4) 7-5 6-4 (Diego Serra)

Incontro appassionante sul Philippe Chatrier tra Gasquet e Kevin Anderson, che si erano incontrati sei volte fino ad adesso con quattro vittorie a due per il francese. Vittoria finale per Gasquet in quattro set. Inizia male però per Richard l’incontro, perché prima deve difendere il servizio nel quinto game del primo set da ben sei palle break del sudafricano, e poi perde il servizio nel settimo game. Subito dopo si becca anche un warning per aver scambiato una parola di troppo con Grosjean in tribuna. Set vinto da Anderson per 6 a 4. In questa fase Gasquet troppo statico.  Secondo set che fila liscio fino al decimo game, dove Gasquet fallisce un set point su servizio di Anderson, inevitabile il tiebreak. Quattro servizi persi dal sudafricano e al quarto set point il francese chiude. Ora Gasquet entra dentro il campo e gioca profondo. Terzo set che si decide all’undicesimo game con il break del francese, nel game successivo Gasquet sfrutta il secondo set point e chiude 7 a 5.  Nel quarto e definitivo set, Anderson fatica a tenere il servizio nel primo e terzo game, e lo perde nel quinto game. Ora Gasquet serve bene e nel decimo game prima ribatte una palla break, poi chiude al primo match point. Parigi applaude, ora Djokovic.

[1] N. Djokovic b. [WC] T. Kokkinakis 6-4 6-4 6-4 (da Parigi, Ciro Battifarano)

Dopo la passerella mattutina con i ball boys, Novak Djokovic scende in campo sullo Chatrier per affrontare il giovane australiano Thanasi Kokkinakis. Il serbo entra in campo con le idee ben chiare su come gestire il match odierno, senza disperdere energie: cercare subito il break nei primi giochi del set e concentrarsi sui propri turni di battuta. Il programma di ragionier Djokovic viene rispettato senza alcun imprevisto: un break per set (arrivato sempre nella prima metà del set) e dopo aver realizzato il break nessuna altra occasione di strappare il servizio all’avversario. Sul suo servizio Nole è impeccabile, non concede alcuna palla break.

L’unico scossone questo pomeriggio arriva con la caduta in campo di un coccodrillo sul finire del secondo set (che avete capito??? soltanto un tabellone a bordo campo del noto sponsor francese). Per il resto, il brusio in tribuna stampa è concorde (ad eccezione delle diverse lingue): “ordinaria amministrazione Djokovic“. Pochissimi gli errori del serbo, buona parte in avvio di match con il rovescio non ancora ben settato. Kokkinakis, da buon australiano, mette in mostra un bel servizio che gli consente spesso di impostare gli scambi sul dritto. Agli ottavi per Nole il vincente tra Richard Gasquet e Kevin Anderson, prima del probabile quarto di finale contro Nadal che tutti qui a Parigi attendono più della finale.

[3] A. Murray b. [29] N. Kyrgios 6-4 6-2 6-3 (da Parigi, Antonio Garofalo)

Nick Kyrgios potrà piacere o no, ma è sicuramente un personaggio che fa bene al tennis. Quando c’è lui in campo sugli spalti, siamo essi quelli reali del Centre Court di Wimbledon o quelli nobili del Souzanne Lenglen, si respira un aria frizzante e divertita.
Lo sgargiante teenager che ha già battuto Federer e Nadal è già pronto, ma la solidità che Andy Murray ha trovato anche sul rosso – con quella di oggi siamo a tredici vittorie di fila tra Monaco, Madrid, Roma (prima del ritiro) e Parigi – minaccia seriamente il ruolo di favorito di Djokovic.

Finalmente c’è del bel tennis da ammirare, dopo giorni di pedalatori folli e maratoneti francesi: si vede un po’ di tutto in campo oggi, palle corte, mazzate da fondo, demi-volée e anche un fantastico tweener-lob di Kyrgios che manda in visibilio lo stadio.
Peccato solo che ci sia poca partita. Andy da fondo è una macchina da guerra anche se non è irresistibile al servizio ( servirà solo il 54% di prime). Inoltre l’australiano che ha sicuramente delle accelerazioni impressionanti, su questi campi che ancora conosce poco si vede ritornare indietro la palla sempre una volta di più. Il primo set, dopo break e contro break in apertura, si decide nel fatidico settimo gioco (e nell’ottavo in cui Murray annulla col servizio due palle che riaprirebbero il set). Kyrgios è uno spasso, gioca col pubblico, scherza con i ball-boy e inscena anche un divertentissimo teatrino con il giudice di sedia sul punto che gli costa il break e indirizza il secondo set: la palla di Murray è sulla riga, lui invita ripetutamente l’arbitro   – che non ne ha nessuna voglia -a scendere, e quando questi arriva nei pressi del segno l’australiano lo cancella dicendogli di tornare indietro. Appena l’arbitro gli volta le spalle, gli tira la pallina sulla schiena scatenando l’ilarità generale.

Il pubblico del Lenglen ha sete di tennis (ieri su questo campo sono stati inchiodati 7h e 10 minuti di fila tra Simon-Mahut e Monfils-Cuevas, con tutta la mia solidarietà che me ne sono stato saggiamente alla larga) e accoglie con un boato il break australiano in avvio di terzo set, con Kyrgios che nel frattempo si è fatto fasciare il polso.
È un fuoco di paglia e Murray prosegue spedito la sua corsa chiudendo la partita con un sublime passante in cross di rovescio.

[9] M. Cilic b. [23] L. Mayer 6-3 6-2 6-4 (Michele Gasperini)

Obiettivo ottavi di finale raggiunto in scioltezza per la testa di serie No.9 Marin Cilic, il quale ha avuto la meglio in tre comodi parziali su Leonardo Mayer. Il vincitore dello US Open 2014 si è reso protagonista, sul Campo No.7 del Roland Garros, di un match particolarmente solido da fondo (soprattutto sulla diagonale sinistra, notoriamente la sua preferita) oltreché estremamente efficiente al servizio, procurandosi molti punti veloci e annullando la quasi totalità delle palle break concesse. L’argentino No.23 del seeding, finalista perdente settimana scorsa a Nizza, dopo aver ceduto il primo set non concretizzando numerose chanche di break, si issa sul 2-0 all’inizio del secondo parziale: qui Mayer accusa un incredibile calo di concentrazione, palesando molto nervosismo e commettendo troppi unforced, i quali lo porteranno a perdere 6 giochi consecutivi. Nel terzo l’argentino rimane attaccato strenuamente, grazie soprattutto al proprio servizio, ma finirà per cedere set ed incontro al 10° gioco. Al prossimo turno Cilic affronterà Ferrer.

J. Chardy b. [17] D. Goffin 6-3 6-4 6-2 (Cesare Novazzi)

Il campo numero 1 viene scosso dalle cannonate che escono dal piatto corde di Chardy, tennista di casa numero 45 ATP. Il francese dispone come preferisce della testa di serie numero 17 (e 18 del mondo) David Goffin che non è riuscito ad arginare lo strapotere del suo avversario oggi in versione monstre. Ad onor del vero, Chardy è entrato in campo nervoso ed ha ceduto il servizio al terzo gioco. Si è liberato così dalla tensione ed ha iniziato a martellare con profondità e potenza da ogni parte del campo. Poche variazioni, ma colpi piatti e potenti ai quali Goffin non è mai riuscito a rispondere profondo lasciando sempre al francese il comando dello scambio. Le uniche vere occasioni per il belga del seeding sono arrivate solo nel terzo set, ma Goffin era ormai sfiduciato e così Chardy accede agli ottavi, per la prima volta dal 2008, dove affronterà Andy Murray.

J. Sock b B. Coric 6-2 6-1 6-4 (Michele Gasperini)

Nel terzo match programmato sul Campo No.2, perentorio successo dell’americano numero 37 del mondo Jack Sock, autore di una partita praticamente perfetta, ai danni della giovane stella croata Borna Coric, No.46 del ranking ATP.
Sock ha messo in mostra tutto il suo repertorio, soprattutto nei primi due parziali, sfornando una prestazione non inferiore a quella che nel primo turno gli ha permesso di eliminare Dimitrov: servizio debordante (nonostante una non elevata percentuale di prime palle) e dritto anomalo, soprattutto inside-in, di qualità davvero eccellente. Coric non ha potuto opporsi, nonostante le ottime qualità atletiche e difensive, al bombardamento costante del 23enne nativo di Lincoln, uscendo spesso perdente anche dalla prediletta diagonale sinistra. L’americano, al primo ottavo di finale Slam in carriera, sfiderà Nadal.

Risultati:

[1] N. Djokovic b. [WC] T. Kokkinakis 6-4 6-4 6-4
[20] R. Gasquet vs [15] K. Anderson 4-6 7-6(4) 7-5 6-4
[3] A. Murray b. [29] N. Kyrgios 6-4 6-2 6-3
[6] R. Nadal b. A. Kuznetsov 6-1 6-3 6-2
J. Chardy b. [17] D. Goffin 6-3 6-4 6-2
[7] D. Ferrer vs S. Bolelli 6-3 1-6 5-7 6-0 6-1
J. Sock b. B. Coric 6-2 6-1 6-4
[9] M. Cilic b. [23] L. Mayer 6-3 6-2 6-4

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