Roland Garros uomini: Dimitrov fuori con Sock! Djokovic fatica un set. Nadal ok con Halys

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Roland Garros uomini: Dimitrov fuori con Sock! Djokovic fatica un set. Nadal ok con Halys

Terza giornata di gioco al Roland Garros. Perde malamente Grigor Dimitrov da Jack Sock. Novak Djokovic fatica nel secondo set contro Jarko Nieminen, ma recupera da 1-4 a 7-5 e vince in tre. Nadal ingrana con una vittoria in tre set su Halys e al prossimo turno affronterà per la 14esima volta in carriera Almagro che ha sconfitto in 4 set Dolgopolov. Nessun problema al debutto per David Ferrer, Marin Cilic e RIchard Gasquet. Avanzano Mayer, Janowicz e Kevin Anderson.

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P. Carreno Busta b. V. Estrella Burgos 6-3 6-1 6-0 (Stefano Beata)

L’ultimo incontro disputato sul campo 17, più che un match di tennis, si è rivelato una vera e propria mattanza, con lo spagnolo Pablo Carreno Busta che ha dominato in tre rapidi set il malcapitato (nonché malconcio) dominicano Victor Estrella Burgos (numero 49 ATP). Lo spagnolo, numero 61 delle recenti classifiche iridate, si è imposto con un’eloquente 6-3 6-1 6-0.
La partita in realtà è come se non si fosse mai disputata con il giocatore sudamericano visibilmente menomato negli spostamenti laterali, che non ha potuto opporre nessun genere di resistenza all’esuberante spagnolo apparso, lui si, in eccellente forma fisica.
Il dominicano ha retto fino al 3-3 del primo set, poi, i problemi fisici, lo hanno praticamente costretto ad assistere all’assolo del giovane spagnolo che ha collezionato agevolmente 15 dei restanti 16 giochi. Non mi vorrei dilungare oltre, queste poche righe testimoniano al meglio il valore di questa (non) partita.

J. Sock b. [10] G. Dimitrov 7-6(7) 6-2 6-3  (Raffaello Esposito)

Leggi “Jack Sock, da promessa del college a uomo pronto a diventare campione” di R. Canevazzi

Esordio della testa di serie n°10 Dimitrov contro lo statunitense Jack Sock, che ha vinto poco fa il suo primo titolo sulla terra di Houston ed occupa oggi la trentasettesima posizione ATP. Match insidioso per Grigor che si è imposto nell’unico precedente a Stoccolma 2014. Del resto “Questo è lo Slam, bellezza” direbbe l’immortale Bogey. Si gioca sul campo 1 accanto al Chatrier col bulgaro che serve per primo e salva tre palle break già nel terzo game. Nell’ottavo è Sock a vanificare due occasioni a Dimitrov e così si va al tie-break che lo statunitense si aggiudica con freddezza per nove sette rimontando da tre cinque sotto. Jack tiene dentro il rovescio e colpisce piatto e forte sia col dritto che col servizio non dando tempo e ritmo all’avversario. Dimitrov non ha un gran carattere e lo dimostra in un secondo set da museo degli orrori nel quale cede due volte la battuta per il sei due che porta Sock ad un passo dall’impresa, visto che il suo avversario non ha mai rimontato in carriera da due set sotto. Il numero di errori del bulgaro è indegno del suo livello e la rottura continuata prosegue nel terzo set con Grigor che rifiuta la lotta e cede subito il servizio andando sotto tre zero e poi quattro uno. Sock si limita a non sbagliare, osservando con distacco il rivale che si scava la fossa da solo fino al sei tre finale che lo porta ad un meritatissimo secondo turno contro il vincente diEstrella Burgos – Carreno Busta.

[1] N. Djokovic b. J. Nieminen 6-2 7-5 6-2 (Giovanni Vianello)

Un passaggio a vuoto nel secondo set che rischiava di costargli il parziale, per il resto ingresso nel torneo molto facile per il n.1 al mondo Novak Djokovic contro il finlandese n.86 Jarkko Nieminen. Prima e terza frazione di stampo completamente serbo, con Djokovic che ha breakkato in avvio in entrambi i set ed ha poi gestito in agilità il prosieguo dei parziali, vincendoli entrambi per 6-2. Più complicato il secondo set, in cui Djokovic ha salvato una palla dell’uno a cinque in favore del finlandese e si è poi trovato sotto 30-0 sul 5-3 in favore di Nieminen, col finlandese che serviva per aggiudicarsi la frazione. Nieminen però a questo punto ha subito la pressione psicologica, ed ha concesso due break consecutivi che hanno consentito a Djokovic di vincere il secondo set per 7-5. Djokovic è apparso in controllo per la maggior parte della partita, ma dovrà prestare attenzione a rimanere concentrato per tutto il match nel proseguire del torneo.

[20] R. Gasquet b. G. Gigounon 6-3 6-4 6-0 (Riccardo Urbani)

Debutto confortante per Richard Gasquet, testa di serie numero 20 del torneo di casa, sebbene opposto al carneade belga ventiseienne Germain Gigounon, numero 209 in classifica, proveniente dalle qualificazioni e al suo totale esordio, non solo al Roland Garros, ma in generale in uno slam. Per i primi due set il novellino non se la cava affatto male, riesce a fare partita e strappa anche due volte il servizio al suo celebre rivale, mostrando agli spettatori del Suzanne Lenglen un tennis molto pulito nei gesti, come da tradizione della scuola belga. L’eterno talento incompiuto di Francia però, nei momenti decisivi fa valere il suo peso e chiude entrambe le partite prima che si complichino, con i piedi insolitamente dentro il campo e un buon atteggiamento propositivo. Nel terzo Gigounon molla la presa e diventa tutto più semplice per il transalpino. Ora Gasquet attende qualche prova più impegnativa, con la prospettiva di avere Djokovic in ottavi.

N. Almagro b. A. Dolgopolov 6-3 2-6 6-4 7-6(6) (Carlo Carnevale)

Vittoria di carattere per Nico Almagro, che muove timidi passi verso la risalita nel ranking che attualmente lo vede al numero 154 a causa dell’infortunio al piede sinistro che ne ha forzato lo stop, lui che è stato anche numero 9. Il murciano impiega quattro set per superare l’ostico Dolgopolov, come successe nel loro primo confronto, al Roland Garros 2010 (allora era un terzo turno): non bastano gli improvvisi cambi di ritmo e i tagli dell’ucraino per scalfire la solidità da fondo di Almagro, che nel tiebreak del quarto parziale salva anche un set point grazie ad un’ottima risposta di dritto che finisce nelle stringhe dell’avversario. Dolgopolov troppo spesso sembra giocare quasi a caso, e le sue giocate funamboliche si rivelano utili solo allo spettacolo. Almagro si guadagna dunque un posto sullo Chatrier, nel secondo turno contro Rafael Nadal, con il quale ha un pesante score di 1-12 (l’unico successo giunto a Barcellona lo scorso anno).

[6] R. Nadal b. [WC] Q. Halys  6-3 6-3 6-4 (Tommaso Voto)

Esordio soft per il 9 volte campione  del Roland Garros Nadal (scivolato al n.7 delle classifiche Atp e, che, in caso di eliminazione anticipata, rischia, addirittura, di uscire dai primi 10) che supera in 3 rapidi set la wild card locale Halys ( n. 296 del mondo), all’esordio in una prova dello Slam ed appena alla seconda partita nel circuito maggiore. Per la prima volta dal 2005 lo spagnolo si presenta a Parigi senza un titolo 1000 sulla terra battuta e con tanti dubbi, più nella sua testa, che nel fisico. La partita di oggi non può fare testo, troppo “acerbo” e “leggero” il 18enne  Halys, per poter impensierire il “re della terra”, tuttavia si è intravisto qualche miglioramento nel  gioco dello spagnolo (soprattutto con il dritto lungolinea). Tennisticamente il match ha offerto poco, anche se Halys ha giocato in modo sfrontato e senza timore reverenziale. Il “francesino” ha un buon servizio e un diritto di tutto rispetto, ma certamente deve migliorare complessivamente a rete e con il rovescio. Rafa ha fatto Rafa, pochi errori e gioco imperniato sul dritto, tornato ad essere profondo e consistente. Il campo centrale di Parigi è l’habitat naturale dello spagnolo, dove può trovare fiducia e condizione, in vista dello scontro ai quarti con Djokovic.

[23] L. Mayer b. J. Vesely 3-6 7-6(6) 6-3 5-7 6-2 (Valerio Vignoli)

Passa con molta fatica al secondo turno la testa di serie n.23, l’argentino Leonardo Mayer, superando in quasi quattro ore di tennis piuttosto piacevole il ceco classe 1993 Jiri Vesely, n.41 del ranking ATP, che lo aveva sconfitto nell’unico precedente sulla terra rossa a Casablanca nel 2014. Perso il primo parziale un po’ sonnecchiando, Mayer, reduce dalla finale di Nizza della settimana scorsa, rinviene nel secondo dove ha comunque bisogno di quattro set point (due sul 5-4 e due nel tiebreak) per rimettere in equilibrio il match. Vesely accusa il colpo e il suo livello di gioco, fino a quel momento molto alto, cala nettamente. Ne approfitta il giocatore sudamericano che porta a casa anche il terzo set per 6-3. Il quarto parziale è più equilibrato e sul 6-5 è inaspettatamente il ceco a piazzare la zampata vincente e rimandare la vicenda al quinto. Nel momento decisivo però sale in cattedra Mayer che conquista nettamente il set (6-2) e, di conseguenza, la partita.

[9] M. Cilic b. R. Haase 6-2 6-4 6-2 (Carlo Carnevale)

Senza storia i tre set con cui Marin Cilic supera Robin Haase, nel remake del primo turno del Roland Garros 2008 che terminò con lo stesso esito: il croato per il momento tiene lontani i fantasmi di una stagione disastrosa, ben lontana dai livelli che lo hanno portato al trionfo agli US Open dello scorso anno, complice anche l’eccessiva pressione. Quattordici aces e una risposta di dritto in forma smagliante sono le chiavi per un successo netto, su un Haase mai incisivo se non con qualche estemporanea soluzione in accelerazione. Cilic esulta con un sommesso pugnetto, prima di stringere la mano a Carlos Bernandes, tenuto a debita distanza dall’incontro di Nadal: al prossimo turno per l’allievo di Ivanisevic ci sarà uno tra Duckworth e Arnaboldi, gladiatore azzurro delle qualificazioni.

[7] D. Ferrer b. L. Lacko 6-1 6-3 6-1 (Riccardo Urbani)

David Ferrer, testa di serie numero 7 del torneo, festeggia la trecentesima vittoria in carriera su campi rossi, secondo solo a Nadal fra i giocatori in attività, con un esordio parigino sul velluto, opposto a Lukas Lacko, numero 94 delle classifiche e sempre sconfitto nei precedenti. Lo slovacco dimostra fin da subito di non avere armi da opporre e, costretto a giocare sopra ritmo, affonda sotto i colpi spagnoli perdendo malamente la prima frazione. Nel secondo set però riduce i gratuiti e riesce a fare partita fino al 3-3: qui Ferrer si inventa un passante in cross giocato quattro metri fuori dal campo con cui strappa il servizio al povero Lukas. Lo slovacco conquista solo un altro game e si consegna al monologo spagnolo. Quel che rimane è qualche bel numero di David, a ribadire che non si tratta solo di un onesto pedalatore. E 32 vincenti sono lì a dimostrarlo. Dal lato slovacco, 43 errori non forzati in poco più di un’ora di gioco sono una sentenza.

(in aggiornamento)

Risultati:

[6] R. Nadal b. [WC] Q. Halys 6-3 6-3 6-4
[1] N. Djokovic b. J. Nieminen 6-2 7-5 6-2
[7] D. Ferrer b. L. Lacko 6-1 6-3 6-1
[20] R. Gasquet b. [Q] G. Gigounon 6-3 6-4 6-0
J. Chardy b. [Q] M. Berrer 4-6 6-3 6-4 6-4
J. Sock b. [10] G. Dimitrov 7-6(7) 6-2 6-3
[9] M. Cilic b. R. Haase 6-2 6-4 6-2
[16] J. Isner b. A. Seppi 7-5 6-2 6-3
J. Sousa b. V. Pospisil  6-3 7-6(5) 6-1
[15] K. Anderson b. T. Smyczek 6-4 6-4 6-2
[Q] A. Arnaboldi b. J. Duckworth 4-6 6(5)-7(7) 7(7)-6(4) 7(7)-6(2)
P. Carreno Busta b. V. Estrella Burgos 6-3 6-1 6-0
[23] L. Mayer b. J. Vesely 3-6 7-6(6) 6-3 5-7 6-2
P. Lorenzi vs G. Muller 6-4 6-4 6-7 6-7 sospesa
J. Janowicz b. [WC] M. Hamou 6-7(4) 6-3 6-4 6-4
N. Almagro b. A. Dolgopolov 6-3 2-6 6-4 7-6(6)
C. Berlocq b. [Q] I. Marchenko 4-6 3-6 6-3 7-5 6-2
D. Gimeno-Traver b. J. Souza 7-6(5) 6-4 6-4
Y.-H. Lu b. B. Kavcic 6-7(4) 6-1 6-1 7-5

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