Cosa aspettarci dal Day7: Fognini, fu vera gloria? Countdown Serena, mancano quattro partite

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Cosa aspettarci dal Day7: Fognini, fu vera gloria? Countdown Serena, mancano quattro partite

Settima giornata a Flushing Meadows, la prima delle due dedicate agli ottavi di finale. Due italiani in campo, Fabio Fognini e Roberta Vinci, entrambi sull’Armstrong. Sull’Ashe apriranno il programma i match del defending champion Marin Cilic e della due volte campionessa Venus Williams, che lascerà poi la scena a Serena Williams e Novak Djokovic

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SETTIMA GIORNATA

Uomini

Quattro i match oggi in programma che garantiranno altrettanti posti per i quarti di finale. Partiamo da Novak Djokovic, il no. 1 al mondo scenderà in campo sull’Arthur Ashe contro Bautista Agut, che ha approfittato delle noie muscolari di David Goffin, costretto al ritiro quando era in vantaggio due set a uno. Sarà sollevato il serbo, che a Cincinnati ha sofferto e non poco il folletto belga, riprendendo per i capelli una partita che sembrava ormai compromessa, con Goffin sopra di due break nel set decisivo. I precedenti con Bautista-Agut, entrambi giocati a Dubai, vedono Djokovic condurre due a zero, con lo spagnolo per due volte incapace di trascinare Novak al terzo.

Sempre sull’Ashe aprirà le danze l’incontro tra il defending champion Marin Cilic e Jeremy Chardy. Il francese, rinvigorito dalla semifinale di Montreal, ha estromesso dal torneo la testa di serie no. 7 David Ferrer, al rientro dopo la lunga sosta forzata che lo ha costretto a rinunciare ai Championships e ai due Master 1000 in Nord-America. Gli head to head riportano una situazione di sostanziale parità (1-1), ma i due nel circuito professionistico non si sono mai affrontati sul duro. Gli unici precedenti su questa superficie sono a livello juniores, tra i quali un quarto di finale agli Us Open del 2005, vinto dal transalpino che in quell’occasione si spinse sino alla finale, poi persa contro l’americano Ryan Sweeting

A 48 ore dall’impresa che lo ha visto trionfare su Rafael Nadal al termine di una rimonta superlativa, Fabio Fognini troverà ancora una volta un mancino spagnolo al di là della rete. Feliciano Lopez ha infatti eliminato un acciaccato Milos Raonic, afflitto dai soliti problemi alla schiena che lo tormentano da inizio stagione. Circostanza singolare l’assenza di precedenti tra due giocatori che sono nel circuito professionistico ormai da tempo immemore. Spulciando tra le statistiche del nostro portacolori, Fabio conduce 53-40 nei match in cui ha affrontato un mancino, 7-2 nella stagione in corso (l’ultima sconfitta con Nadal ad Amburgo). Dal canto suo il castigliano, reduce da una magra stagione sull’erba, ha ritrovato la forma migliore sul duro, esprimendo l’abituale gioco verticale e trovando un successo di prestigio in Ohio, anch’egli ai danni del malcapitato Rafael Nadal

Infine il derby transalpino, con un Benoit Paire sugli scudi che proverà ad estromettere la terza testa di serie sul suo cammino. Dopo aver eliminato al primo turno il finalista della scorsa edizione Kei Nishikori e aver sbarrato la strada a Tommy Robredo, il tennista di Avignone dovrà vedersela col connazionale Jo Wilfried Tsonga, che non ha ancora ceduto il servizio nella rassegna newyorkese. I precedenti pendono dalla parte del parigino, con un doppio due a zero, a Marsiglia nel 2011 e nel Master di Shangai l’anno successivo.

 

Donne

Protagonista della domenica sarà ovviamente Serena Williams, che giocherà sull’Ashe il secondo derby yankee dopo la sofferta vittoria con Bethanie Mattek-Sands. Questa volta toccherà a Madison Keys provare a guadagnare le copertine di mezzo mondo interrompendo la corsa al Grande Slam che sta appassionando l’America tennistica e non solo. L’unico, ma significativo precedente risale alla semifinale dell’ultima edizione degli Australian Open, col successo di Serena Williams per 7-6 6-2. Nell’angolo di Madison Keys siederà Lindsey Davenport, coach della giovane tennista dell’Illinois, che proprio a Flushing Meadows sorprese Serena nel 2000 prima di arrendersi in finale con la maggiore delle sorelle Williams

Potrebbe essere proprio Venus la prossima rivale di Serena, ma dovrà prima avere la meglio su Annet Kontaveit, una delle due qualificate in grado di raggiungere gli ottavi di finale con Johanna Konta. In cinque erano riuscite nell’impresa di spingersi così avanti arrivando dal tabellone delle qualificazioni prima di questa edizione e solo ad una di loro, l’americana Barbara Gerken nel 1981, fu in grado di fare meglio approdando ai quarti di finale. Nessun precedente tra le due

Non finisce qui nemmeno la giornata (si spera di gloria) degli azzurri. Nell’ultimo match in programma sull’Armostrong dovrebbe scendere in campo la nostra Roberta Vinci contro una rediviva Genie Bouchard. Il condizionale però è d’obbligo, a causa della botta alla testa rimediata dalla canadese ai margini della vittoria contro Dominika Cibulkova. Uno scivolone all’interno della locker room che ha impedito alla Bouchard di scendere iei in campo in entrambe le prove del doppio alle quali avrebbe dovuto prender parte. La scelta degli organizzatori di inserire sull’Armstrong due match di doppio e far slittare così di qualche ora l’incontro potrebbe non essere casuale

Last but not least il match tra Ekaterina Makarova e Kristina Mladenovic. Entrambe non hanno ancora perso un set qui a New York e nei due precedenti a comandare è la russa, lo scorso anno semifinalista, che per due volte ha superato la francese al terzo set (l’ultimo incontro a Roma nel 2015)

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