I maestri di Londra: Stan Wawrinka
I maestri di Londra: Rafael Nadal
I maestri di Londra: Kei Nishikori
I maestri di Londra: David Ferrer
I maestri di Londra: Tomas Berdych

Quella tra Roger Federer e le ATP World  Tour Finals è decisamente una bella storia d’amore. Il fuoriclasse di Basilea non solo è diventato Maestro dei maestri per ben 6 volte (2003-2004, 2006-2007, 2010-2011) ma farà parte dei magnifici 8 di fine anno per la 14a stagione consecutiva superando il record di André Agassi. Una bella smentita per coloro che cominciarono a decretarne la fine nel 2013, l’annata più mediocre della carriera da quando è… Roger Federer.

Il 2013 è, in effetti, stagione decisamente opaca, in cui si aggiudica un solo titolo (Halle) e, per la prima volta dopo 10 anni, non arriva in finale in nessun torneo dello slam, terminando l’anno al di fuori dei top 3 (n. 6). Nonostante ciò, non fallisce l’appuntamento con il Masters, sebbene qualificatosi all’ultimo momento dopo la finale a Basilea e aver superato il 2° turno a Parigi-Bercy. A Londra, nel primo turno di girone, inciampa su Novak Djokovic, diventato ormai sempre più RoboNole e n. 1 del mondo per il secondo anno. Si qualifica tuttavia per le semifinali dove si inchina a Rafael Nadal, unica sconfitta di Federer contro il maiorchino in autunno.

Nel 2014 Roger torna ad essere Federer. Anche se non ci sono major in bacheca, lo svizzero trionfa in 5 tornei (Dubai, Halle, Cincinnati, Shanghai e Basilea), issandosi comunque in finale a Brisbane, Indian Wells, Montecarlo, Wimbledon e Toronto. E al Masters di Londra. Sì, il feeling con le Finals continua e per lui c’è la 9a finale (raggiungendo Ivan Lendl nel numero di finali disputate), dopo un match maratona contro l’amico e connazionale Stan Wawrinka. E poi l’apoteosi della stagione. L’unico trionfo – insieme all’oro olimpico – che ancora manca all’impressionante palmares di Federer, arriva in quel di Lille. Roger, Stan & Co. diventano finalmente campioni di Coppa Davis e alzano al cielo la bella insalatiera d’argento. A farne le spese è la Francia di Arnaud Clément.

Con la qualificazione al Masters 2015, come detto, Roger Federer supera André Agassi con 14 partecipazioni, per giunta consecutive. È, inoltre, il tennista ad aver vinto il maggior numero di partite alla Finals, 48, seguito da Ivan Lendl, vittorioso in 39 match. Insieme a Ivan Lendl detiene inoltre il record di 12 semifinali disputate.

Tra i 33 e i 34 anni di età, l’elvetico ritrova un livello e una qualità di gioco degni dei suoi anni d’oro. Non solo. La sua sete di vittoria non si spegne e sembra proprio che la sua voglia di tennis aumenti sempre più e, se fino a poco tempo fa il suo obbiettivo era almeno arrivare a Rio 2016, a Bercy annuncia di aver già progammato la stagione 2017. Federer realizza un’annata dai risultati impressionanti, nonostante non sia riuscito neanche quest’anno a ripetere un successo slam. Si issa tuttavia in finale a Wimbledon e, dopo sei anni, allo US Open. Raggiunge anche la finale a Indian Wells e a Roma. Conquista ben 6 titoli (Brisbane, Dubai, Istanbul, Halle, Cincinnati e Basilea) e, dopo essere stato per tutto l’anno secondo in classifica, si presenta a Londra da n. 3 del mondo.

Il finale di stagione infatti è scandito da alti e bassi. Prima del 7° trionfo in carriera a Basilea, Roger deve fronteggiare la débacle a Shanghai, perdendo a sorpresa con il qualificato e n. 70 del mondo Albert Ramos-Viñolas. La delusione cinese viene compensata, come detto, dal 7° successo nel suo giardino a Basilea ma, subito dopo, cade nuovamente a Parigi-Bercy, questa volta agli ottavi di finale per mano di John Isner. Insomma, negli ultimi due mesi, il campionissimo rossocrociato sembra non possedere appieno lo smalto che lo ha fatto brillare in tutto il 2015.

Brillare, certo, tranne che con Novak Djokovic. E, anche se Roger è uno dei 4 tennisti ad essere riusciti a sconfiggere il serbo quest’anno (gli altri sono Ivo Karlovic, Stan Wawrinka ed Andy Murray), il bilancio dei loro sei incontri nel 2015 vede Nole in vantaggio per 4-2, tra cui le due finali slam. Lo svizzero, sebbene abbia le armi per mettere in difficoltà il n. 1 del mondo, ha dimostrato, soprattutto nei grandi appuntamenti di Church Road e New York, di non riuscire a stargli dietro alla distanza, cedendo fisicamente – e forse anche un po’ mentalmente – al tennis rullo compressore di Novak. Se con Murray, l’ultimo Nadal, Ferrer, Berdych e Nishikori parte favorito sulla carta, Roger potrebbe rischiare grosso anche con Wawrinka; non dimentichiamo che Stan gli ha impartito una lezione severissima al Roland Garros e, l’anno scorso alle Finals Roger ha raggiunto la finale sul filo di lana. Tuttavia, tenendo conto dei loro precedenti, Roger parte favorito anche con Stan.

Il grande ostacolo, la grande incertezza, resta con Djokovic. Si ha la netta sensazione che, oggi, neanche il miglior Roger Federer possa fermare la corsa del Novak Djokovic formato 2015. Nello stesso tempo, a parte forse Stan Wawrinka, Federer rimane l’unico in grado di rubargli la scena. Ma ci vorrebbe la giornata di un Federer extralusso e un Djokovic un po’ meno RoboNole.

Titoli vinti nel 2015: 6

Titoli vinti in carriera: 88

Titoli Slam: 17

Titoli nei Masters 1000: 24

Titoli Atp Tour Finals: 6

Finali Atp Tour Finals: 9

Partecipazione alle Atp Tour Finals: 14

Le 6 vittorie al Masters di Roger Federer:

2003 (Houston) R. Federer b. A. Agassi 6-3 6-0 6-4

2004 (Houston) R. Federer b. L. Hewitt 6-3 6-2

2006 (Shanghai) R. Federer. b. J. Blake 6-0 6-3 6-4

2007 (Shanghai) R. Federer b. D. Ferrer 6-2 6-3 6-2

2010 (Londra) b. R. Federer b. Rafael Nadal 6-3 3-6 6-1

2011 (Londra) R. Federer b. J.-W. Tsonga 6-3 6-7 6-3

Head to Head:

Federer vs Djokovic 21-21

Federer vs Murray 14-11

Federer vs Wawrinka 17-3

Federer vs Nadal 11-23

Federer vs Berdych 14-6

Federer vs Ferrer 16-0

Federer vs Nishikori 3-2