Verso la finale di Federation Cup: Repubblica Ceca

Fed Cup

Verso la finale di Federation Cup: Repubblica Ceca

Il circuito femminile chiude la stagione come da tradizione con l’epilogo della competizione a squadre. A Praga va in scena un interessante R.Ceca-Russia, nazioni che insieme all’Italia hanno dominato la competizione nell’ultimo decennio. Vediamo come ci arrivano le padrone di casa

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Dopo il Masters di Singapore ed il WTA Champions Elite Trophy di Zhuhai, il circuito femminile vedrà nel prossimo week-end l’ultimo atto della sua stagione, che come da tradizione sarà la finale di Federation Cup, la storica competizione riservata alle squadre nazionali, giunta alla sua 52° edizione. L’epilogo della manifestazione si terrà a Praga, dove si affronteranno nella splendida cornice della O2 Arena le padrone di casa della Repubblica Ceca e la Russia. Queste due nazioni insieme all’Italia si sono divise le vittorie nella manifestazione dal 2004 in poi (4 vittorie per la Russia che però non vince dal 2008, 4 per l’Italia e 3 per la R.Ceca) ed anche quest’anno la tradizione sarà rispettata, a conferma che questi 3 paesi a livello femminile hanno probabilmente sviluppato i movimenti migliori (forse fanno eccezione solo gli USA, che però ad onor del vero dietro le sorelle Williams che puntualmente la manifestazione la disertano non hanno ancora trovato delle valide alternative).

Vediamo allora come le due finaliste si presentano all’appuntamento e come le due nazionali sono arrivate all’atto conclusivo della manifestazione. Partiamo dalla Repubblica Ceca padrona di casa.

REPUBBLICA CECA

Petr Pala, capitano non giocatore dal 2008 della squadra ceca, ha convocato per l’occasione le due pedine oramai fondamentali, Petra Kvitova e Lucie Safarova, alle quali ha affiancato la stella emergente Karolina Pliskova e la veterana Barbora Strycova, quest’ultima probabilmente da schierare in un eventuale doppio. Nella sostanza Pala ha confermato il quartetto presente in occasione della semifinale poi vinta con la Francia, rinunciando ancora una volta a Hradecka e Hlavackova, doppio storico delle padrone di casa. Proprio in occasione della semifinale con la Francia Pala schierò (anche se a punteggio acquisito) nel doppio Safarova e Strycova e a meno di clamorose sorprese siamo convinti che probabilmente sarebbe questa la coppia che vederemo in campo se si arrivasse sul 2-2.

Petra Kvitova ha vissuto una stagione dal rendimento poco brillante e poco continuo, ma nonostante tutto la bi-campionessa di Wilmbledon ha chiuso la stagione alla posizione nr.6 nel ranking, arrivando in finale al Masters di Singapore. Due i momenti topici della stagione per lei, la lunga pausa dalle competizioni tra febbraio ed aprile, dovuta ad una sorta di disintossicazione dal mondo del tennis che a suo dire non le dava più stimoli, e poi la mononucleosi che l’ha colpita nella parte finale dell’anno e che ne ha minato l’integrità fisica negli ultimi tornei. Anche se, a dire il vero, a Singapore la Kvitova è apparsa in buona forma e crediamo che in questi ultimi giorni abbia rifinito a dovere la preparazione in vista della finale, visto soprattutto che la tennista ceca ha dimostrato più volte di tenere tantissimo alla manifestazione ed a giocare nelle condizioni migliori per la sua nazione.

Al suo fianco Lucie Safarova, da un po’ di tempo a questa parte non più semplice appendice della sua connazionale, ma vero e proprio perno fondamentale del team ceco. La Safarova ha sicuramente giocato nel circuito la migliore annata della sua carriera, coronata dal best ranking raggiunto a settembre (nr.5, l’anno invece è stato chiuso al nr.9) ed impreziosita dalla vittoria di Doha e soprattutto dalla storica finale del Roland Garros, dove ha ceduto solo in 3 set a Serena Williams. Ma la Safarova è una giocatrice talmente completa che non si è fatta mancare le soddisfazioni anche in doppio, dove in coppia con l’americana Mattek-Sands ha vinto addirittura due prove dello Slam, in Australia e proprio al Roland Garros, dove sempre a settembre ha raggiunto il suo best ranking (nr.4) e partecipato anche al Masters di fine anno. Insomma, manca la conquista della Fed per rendere questa stagione indimenticabile.

Karolina Pliskova è invece l’astro nascente del tennis ceco, la valida alternativa alle due prime donne, il futuro su cui la Repubblica Ceca potrà lavorare, quello che manca al tennis femminile italiano dietro le nostre eroine. Il 2015 è stato per la Pliskova l’anno della sua consacrazione. Ben 5 le finali giocate, con la vittoria di Praga su tutte, il best ranking ad agosto (nr.7) e soprattutto la finale al WTA Champions Elite di Zhuhai persa con Venus Williams dopo una durissima lotta. Ben 52 le vittorie raccolte nel circuito quest’anno che la pongono in questa speciale classifica ai primi posti. Non crediamo verrà impiegata da Pala se Safarova e Kvitova saranno in piena forma, ma lei sa che il futuro è tutto suo.

Barbora Strycova ha ritrovato la convocazione in nazionale quest’anno per l’esclusione come detto in precedenza della coppia Hradecka/Hlavachkova, facendo valere le sue doti da doppista. Vicina ai 30 anni, è la veterana del gruppo avendo giocato per la prima volta nella manifestazione nel 2002 ed ipotizziamo che possa formare insieme alla Safarova la coppia che scenderà in campo su un ipotetico 2-2. In singolare quest’anno ha raggiunto come miglior risultato 2 volte la semifinale, ai tornei di Auckland e di Anversa.

IL CAMMINO VERSO LA FINALE

7-8 febbraio 2015, Quebec City, hard indoor, Quarti di finale
Canada-R.Ceca 0-4

Pliskova-Abanda 6-2 6-4
Smitkova-Dabrowski 6-1 6-2
Pliskova-Dabrowski 6-4 6-2
Allertova/Hradecka-Abanda/Dabrowski 6-1 7-6(2)

18-19 aprile 2015, Ostrava, hard, indoor, semifinale

R.Ceca-Francia 3-1

Safarova-Cornet 4-6 7-6(1) 6-1
Kvitova-Mladenovic 6-3 6-4
Kvitova-Garcia 6-4 6-4
Mladenovic/Parmentier-Safarova/Strycova 0-6 6-3 10-8

La R.Ceca ha avuto pochi problemi nella conquista della sua decima finale di Fed Cup (7 quelle come Cecoslovacchia). Nei quarti di finale il team ceco si è trovato di fronte in trasferta un Canada orfano di Eugenie Bouchard al quale non ha lasciato il minimo scampo, travolgendolo 4-0 anche senza Kvitova e Safarova (sostituite nell’occasione nei singolari da Karolina Pliskova e Tereza Smitkova).

Leggermente più impegnativa invece la semifinale casalinga contro la Francia di aprile, nella quale il là alla vittoria finale lo diede Lucie Safarova (nell’occasione richiamata in Fed) che dopo 3 set durissimi riuscì a rimontare la temibile Caroline Garcia. A quel punto chiuse i conti la Kvitova con la doppia vittoria contro la Mladenovic nella stessa giornata e contro la Garcia che nella seconda giornata sostituì la Cornet.

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