WTA Miami: soffre ma passa Roberta Vinci, virtuale n. 8. Errani travolta da Osaka

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WTA Miami: soffre ma passa Roberta Vinci, virtuale n. 8. Errani travolta da Osaka

Solita sofferta vittoria di Roberta Vinci, che si sveglia dopo un set e vince al fotofinish nel terzo. La tarantina al suo best ranking a meno che Elena Svitolina non vinca il torneo, cosa decisamente improbabile. Prestazione davvero opaca per l’azzurra Sara Errani, che contro la giovane giapponese Naomi Osaka ottiene soltanto quattro game. Continua il periodo altalenante della romagnola, che dopo il trionfo di Dubai non è ancora riuscita a vincere due partite consecutive

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[9] R. Vinci b. L. Hradecka 1-6 6-4 7-6(5) (Lorenzo Dicandia)

Roberta Vinci fa il suo esordio nel torneo di Miami contro una giocatrice che le evoca diverse memorie piacevoli. Contro Lucie Hradecka infatti, Vinci ha conquistato tutte e quattro le partite disputate, compresa la finale dell’International di Barcellona del 2011. Roberta, a quanto pare, non poteva chiedere avversaria migliore per adattarsi al cemento della Florida. Eppure Lucie Hradecka è una giocatrice che le armi le ha. Ha un gran servizio e colpi da fondo penetranti, colpiti entrambi con impugnatura bimane e supportati da un fisico possente. Un gioco, insomma, che ha probabilmente raccolto meno di quanto avrebbe potuto. Hradecka infatti, ora al numero 85 e con un best ranking da 41 raggiunto poco dopo quella finale di Barcellona, ha perso tutte e sette le finali giocate nel circuito maggiore, ed è riuscita a superare il secondo turno di uno Slam solo in una occasione. Maggiori fortune le ha raggiunte in doppio, in compagnia della connazionale Andrea Hlavackova, con la quale ha vinto due finali Slam e perse altre 3, oltre ad aver conquistato l’argento olimpico a Londra. A frenarla in singolo è stato probabilmente proprio quel fisico possente che le ha regalato la potenza nel servizio e nei fondamentali in rimbalzo. Un fisico che le rende difficoltosi gli spostamenti laterali e che mal si sposa con il gioco creativo di Roberta, che la costringe ora ad abbassarsi per raccogliere un back, ora a rincorse frenetiche per tentare di agguantare un dritto arrotato.

La partita si gioca nella desolante solitudine del campo numero 9, forse immeritato per l’esordio di una top ten che tanto ha impressionato ad inizio anno. Roberta inizia al servizio e va subito in difficoltà, andando prima sotto 0-30 e poi cedendo il gioco alla prima occasione. Hradecka conferma immediatamente il break colpendo costantemente dentro il campo ed anticipando le traiettorie di Vinci appena ne ha l’occasione. Roberta è costretta ad inseguire da destra a manca traiettorie velocissime, senza avere la possibilità di trasformare le sue difese in attacchi né tantomeno di poter esprimere appieno quella magnifica varietà che ha sempre costretto la ceca alla resa. Vinci cede il secondo break con un doppio fallo, dopo aver condotto 40-0 nel game ed aver sbagliato uno smash sotto rete. L’intervento di Cinà è immediato, ma quest’oggi sembra sortire pochi benefici. La ceca continua infatti a prodursi in vincenti su vincenti, ora di dritto ora di rovescio, persino in recupero in corsa. Roberta concede un altro turno di servizio e va sotto 5-0, sempre più nervosa e sempre più impotente sui colpi finora perfetti di Hradecka. Il break arrivato nel sesto game è illusorio, ma permette perlomeno a Vinci di evitarsi una sgradita e sorprendente ciambella. Il set però finisce come è iniziato: Roberta al servizio non è incisiva e Hradecka ne approfitta per colpire vincenti sulle righe in risposta che lasciano a bocca aperta quella trentina di spettatori che il campo 9 riesce ad ospitare. Il set vola via dunque in meno di mezz’ora, 6 giochi ad 1 per la ceca che sembra in totale dominio della partita.

Nel primo gioco del secondo set Hradecka sbaglia finalmente qualcosa in più, meno del precedente era davvero difficile. I colpi di Roberta si fanno più profondi e gli scambi più lunghi. Non sembra esserci ancora un cambio di rotta, ma almeno c’è partita. Vinci riesce a conquistare il break alla sesta possibilità, e la vittoria di un gioco così lottato e così importante per restare attaccata alle speranze di rimonta le dà la forza di osare di più anche al servizio. Si vedono quindi le consuete discese a rete di Roberta, chiuse ora da solide volée vincenti. Ora sì che l’inerzia è cambiata: Hradecka commette diversi errori in fase di costruzione dello scambio, e perde il servizio per la terza volta consecutiva, questa volta a zero: 3-0 per Roberta. Nel sesto gioco Vinci perde uno dei due break di vantaggio, ma il set è oramai in dirittura d’arrivo. La numero 9 al mondo chiude l’ultimo gioco in battuta a zero: 6 giochi a 4.

Vinci continua il trend positivo portandosi avanti di un break anche in avvio di terzo set. Nel secondo gioco Roberta deve annullare due palle break, e lo fa splendidamente. Sulla seconda, a seguito di una battaglia di back, si presenta a rete e chiude con un complicatissimo smash colpito indietreggiando. Il break è confermato e Roberta si è tranquillizzata. Nel quarto gioco Vinci resiste con tutte le sue forze agli attacchi a tutto braccio, liberi dalla pressione del vantaggio, di Hradecka ed allunga sul 3-1. La ceca continua a colpire forte, fortissimo, da e in ogni angolo, ma Roberta riesce a reggere al servizio, almeno fino all’ottavo gioco, quando tre vincenti straordinariamente violenti della ceca la portano alla palla break. Ne deve avere un’altra prima di recuperare il servizio, ma riesce nell’impresa: 4-4 e partita ancora in discussione. Roberta ha poi l’occasione di servire per chiudere la partita sul 5-4, ma Hradecka non molla, si aggrappa con le ultime forze in corpo alla potenza dei suoi colpi piatti ed arriva anche a due punti dal match sul 6-5 0-30 servizio Vinci. La partita, tuttavia, è destinata ad un giusto tiebreak decisivo, che segue da vicino l’andamento del terzo set: Roberta scappa, va sul 5-3 ma Hradecka lotta su ogni palla e torna pari. Il primo match point è per Roberta sul 6-5 servizio Hradecka, che decide di finire indecorosamente con un doppio fallo una partita giocata a ritmi altissimi.

Per Roberta è la terza vittoria dell’anno nel tiebreak del terzo set. Affronterà ora la statunitense Madison Keys, numero 24 al mondo e recentemente passata sotto la guida di Mats Wilander. Roberta ha vinto entrambi i precedenti con un periodico 6-3.

[WC] N. Osaka b. [14] S. Errani 6-1 6-3 (Chiara Gheza)

Sara Errani fa il suo ingresso sul campo numero 8 dell’Open di Miami e va ad affrontare per la prima volta in carriera la giapponese Naomi Osaka che, con i suoi 19 anni non ancora compiuti, è entrata nel tabellone del torneo americano grazie a una Wild Card.

La giocatrice italiana ha voglia di riscattare la pessima prestazione di Indian Wells caratterizzata dalla sconfitta shock all’esordio contro Lesia  Tsurenko, ma anche sotto il sole della Florida l’inizio per Sara non è dei migliori in quanto, dopo aver tenuto agevolmente la battuta in apertura, cede subito il servizio all’avversaria in una terzo game da dimenticare. La giovane promessa nipponica dal canto suo non si preoccupa delle numerose prime di servizio sbagliate e fa suo senza problemi il quarto game con seconde precise e coraggiose. La Errani non riesce a prendere in mano le redini del gioco. La sua battuta non impensierisce minimamente Naomi che nel quinto game rimonta l’italiana da 30 a 0 e ai vantaggi piazza il secondo break consecutivo ai danni dell’azzurra per poi volare sul 5 a 1, lasciando un’attonita Sara a 0 nel corso di un sesto game costellato da ben due ace della Osaka. La Errani, in grande difficoltà, lotta sul suo servizio, annulla due set point a Naomi, ma al terzo tentativo la nipponica non sbaglia e conquista il primo parziale con il punteggio di 6 a 1 in 25 minuti di gioco. Nel corso dell’intero set l’azzurra non è mai arrivata a giocare una palla break in suo favore.

La musica non cambia in apertura di secondo parziale, Sara non riesce ad essere incisiva in risposta mentre la sua battuta flebile è un invito a nozze per la potenza della Osaka. La giapponese vola sul  4-1. Sara trova comunque la forza di mantenersi lucida e con pazienza tiene il servizio nel sesto game. Finalmente a Naomi tremano i polsi e per la prima volta nel corso dell’intero incontro la Errani strappa il servizio alla giapponese riportando in parità il conto dei break nel parziale. Ma si tratta solamente di un’illusione per l’atleta azzurra. Nell’ottavo game infatti Naomi piazza un contro break che spegne sul nascere la rimonta di Sara Errani. La Osaka va a servire per il match e si porta in un baleno sul 40-0 giocando con la lucidità di una veterana. Sara prova a reagire ma è troppo tardi. Naomi chiude l’incontro.

La Osaka continua la sua corsa nel torneo di Miami e nel prossimo turno incontrerà Timea Babos. Per Sara  invece una sconfitta dolorosa che reca con sé dubbi e fantasmi che l’azzurra dovrà affrontare per riuscire a ritrovare il suo gioco nel proseguimento della stagione.

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