Umago, l'esibizione che non ti aspetti: Agassi c'è, ma contro Ivanisevic gioca Ferrero

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Umago, l’esibizione che non ti aspetti: Agassi c’è, ma contro Ivanisevic gioca Ferrero

Il mal di schiena costringe Agassi a rinunciare alla tanto attesa esibizione contro Goran Ivanisevic. Lo ha sostituito un altro ex n. 1 del mondo, Juan Carlos Ferrero, ma non è stata la stessa cosa per i tanti spettatori venuti appositamente a Umago per vedere il Kid di Las Vegas

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Che tutto non stesse andando secondo i piani lo si era iniziato a percepire già da qualche giorno, dato che Juan Carlos Ferrero, inizialmente invitato come semplice ospite, veniva annunciato come co-protagonista dell’esibizione che originariamente doveva vedere come grandi (e unici) protagonisti Goran Ivanisevic e Andre Agassi.

È indubbio che proprio la presenza del “Kid” fosse stato il fattore principale che aveva attratto ieri sera ad Umago ben 3.500 spettatori, riempiendo il Campo Centrale – che proprio poco prima dell’esibizione era stato intitolato a Goran Ivanisevic, a 15 anni dalla sua vittoria a Wimbledon – per assistere a quella che era stata presentata come la rivincita della storica finale dei Championship del 1992, vinta dallo statunitense al quinto set contro il tennista croato. Non che ce ne fosse bisogno, ma l’ulteriore prova che molti fossero lì soprattutto per il 46enne statunitense, vincitore di 8 tornei del Grande Slam, si era avuta poche ore prima, vedendo quante persone tra quelle in fila per l’autografo dei tre campioni avevano in mano la sua autobiografia “Open”.

Sicuramente nessuno degli appassionati che avevano acquistato il biglietto si illudeva di assistere ad una vera e propria sfida. Ad Umago le esibizioni sono di casa da diversi anni e quindi il pubblico sa cosa attendersi: qualche bel colpo, qualche numero da virtuoso della racchetta e delle gag simpatiche.
Ma erano attratti da un’altra cosa: dalla possibilità di vedere dal vivo uno dei più grandi fuoriclasse della storia del tennis mondiale. Vedere Agassi con i propri occhi almeno una volta – anche se chiaramente non più con la velocità di braccio e di piedi di quanto sfidava il suo acerrimo rivale Pete Sampras – che risponde di dritto con il suo favoloso timing al servizio di Ivanisevic e che si muove per il campo con i suoi caratteristici passettini.

Purtroppo però i cronici problemi alla schiena dell’ex numero 1 del mondo (“A causa delle condizioni del mio fisico non ho più molto da dare al tennis” aveva detto in mattinata in conferenza stampa) non l’hanno permesso.
Si scoprirà poi – lo dirà Ivanisevic al termine dell’esibizione, per chiarire l’accaduto – che Agassi sapeva già che difficilmente sarebbe sceso in campo, ma è voluto venire lo stesso ad Umago da Las Vegas per mantenere gli impegni presi.

Così, dopo aver fatto qualche minuto di riscaldamento con l’ex tennista spalatino, ha comunicato al pubblico di dover cedere il testimone a Juan Carlos Ferrero, che è entrato in campo al posto suo per affrontare l’attuale coach di Marin Cilic.

Agassi durante l'esibizione tra Ferrero e Ivanisevic

Agassi  seduto a bordo campo durante l’esibizione tra Ferrero e Ivanisevic

Pur essendo il 36enne spagnolo un ex numero 1 del mondo e vincitore del Roland Garros, come detto le aspettative erano altre, erano su un livello diverso: in molti sulle tribune erano lì non per vedere un’esibizione, ma per vedere un giocatore che aveva fatto la storia di questo sport. Erano lì per Andre Agassi.
Parlando con diversi spettatori italiani durante e dopo l’esibizione, la delusione era ovviamente palpabile, anche perché in molti per assistere al match inizialmente previsto da programma avevano affrontato in giornata (Umago dista una trentina di km dall’Italia) delle file chilometriche al confine tra Slovenia e Croazia, dato che – ironia della sorte –  il traffico vacanziero verso le mete turistiche croate fino al tardo pomeriggio di sabato era stato particolarmente elevato.

Al termine del set tra Ivanisevic e Ferrero, per la cronaca vinto 6-4 da “Mosquito”, Agassi è sceso nuovamente in campo per qualche minuto, stavolta al fianco di Ivanisevic. Lui e “Mr. Ace” hanno hanno affrontato in un long tie-break due giovanissime promesse croate under 12, Dino Prizmic e Marc Majdandzic. È stato un momento divertente, anche perché i due ragazzini (veramente bravi) non avevano alcun timor reverenziale e hanno addirittura mostrato più volte il pugnetto quando sono riusciti a portare a casa il punto contro i due titolati avversari.
Il pubblico ha applaudito e ha sorriso, schierandosi apertamente dalla parte dei due piccolo tennisti e poi ha nuovamente applaudito tutti i protagonisti durante la premiazione conclusiva.
Ma la delusione per molti spettatori – alcuni dei quali indossavano persino le magliette “punk-rock” che utilizzava l’Agassi ventenne  – rimaneva.
Loro volevano vedere giocare il Kid.

 

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