Quale Nadal affronterà oggi Delbonis e se... Seppi? Il clou è Djokovic-del Potro. Curiosità dai nostri inviati a Rio... - Pagina 2 di 2

Olimpiadi

Quale Nadal affronterà oggi Delbonis e se… Seppi? Il clou è Djokovic-del Potro. Curiosità dai nostri inviati a Rio…

RIO DE JANEIRO – Il vento fa ritardare di un’ora e mezzo inizio gare (tranne “centrale” con Brown-Bellucci appena terminato per ritiro di Brown). I match del giorno con Serena Williams, Andy Murray, Muguruza e Novak

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…Marchenko è molto più temibile di dritto, colpo con il quale spesso accelera, che con il rovescio giocato quasi sempre in diagonale e in contenimento. Con esso tutt’al più cambia ritmo, alzando ogni tanto palle sulle quali un Seppi più centrato dovrebbe andare a nozze. Ma oggi Andreas sbagliava dritti di una facilità impressionante, anche da tre quarti campo.

I campi sono lentissimi. Si spiega così anche la sconfitta della Radwanska con Saisai Zheng, 22 anni e quarti di finale al Roland Garros: la polacca, incontrista nata e più a suo agio su superfici più veloci nelle quali sfrutta la forza dei colpi delle avversarie, non riesce a spingere di suo la palla. Per questo sulla terra rossa vince abbastanza poco in rapporto alla sua classifica. Non riusciva a spingere Seppi, figurarsi lei. La Errani che trova la Strycova dopo aver battuto in bella rimonta un tipo tosto come la Bertens, ha detto la stessa cosa. Però a lei campi così non dispiacciono. Si vince sul fisico, soprattutto quando fa caldo. “Il problema semmai è che anche la Strycova ama questo tipo di campi…” ha detto Sara che ha ben superato lo choc di non aver ricevuto le valigie altro che ieri sera. “Dovevamo lavarsi gonne e magliette avendo solo due cambi… Meno male avevamo le scarpe!”.

Torno a Seppi, sostenuto a gran voce da due appassionati italiani, manager di cabina dell’Alitalia, presenti per un solo giorno (e dopo aver lavorato tutta la notte sull’aereo arrivato al mattino dall’Italia) a Rio: nel secondo set Andreas perde la battuta nel quarto gioco, va sotto 4-1, non riesce a recuperare il break che si chiude con l’identico punteggio del primo, ma rovesciato. Il secondo set è durato due minuti meno del primo, 35 invece di 37. Ma è il terzo, con un match poco interessante per via dei troppi errori gratuiti dell’uno e dell’altro (non vi fidate assolutamente delle statistiche ufficiali riguardo ad errori forzati e gratuiti; non so chi li tenga, ma sono ridicoli), che ha un andamento assurdo. Non so se la classifica dei due, 74 Seppi e 64 Marchenko, voglia segnalarci qualcosa.

Seppi conquista il break del 2-0 dopo un game di 10 punti: era stato avanti 15-40, l’ucraino ha la palla dell’1 a 1 ma se la mangia, Seppi va avanti 4-0 (dopo un game interminabile di 16 punti, nonostante lo 0-40 d’abbrivio e solo la sesta pallabreak è quella buona) e 30-0. Il match sembra finito. Ma non lo è perché Andreas fa un sacco di regali, soprattutto di dritto che non riesce a spingere. “Campo lento e palle anche pesanti, non mi prendevano lift…” – dirà poi.

Beh incitato a gran voce da Bubka senior e junior, “Davai, Davai”, e un tifoso ucraino scorretto (caccia un urlo mentre Seppi stava per chiudere un punto sulla rete, solo per disturbarlo: l’arbitro Pascal Maria si gira ma non ha visto chi sia il tifoso, io – seduto dietro – glielo segnalo e lui lo richiama: “You with the blue cap, stop it, be fair ok?”, quel tizio non capirà mai come abbia fatto Pascal a individuarlo e si zittisce… Tutto fa!). Marchenko si riprende aiutato generosamente sul 4-2 da Seppi che riesce a perdere un game incredibile da 40-0. Ci fosse stato qui Massimo Sartori, sarebbe stato più attento. Mi permetto io di gridargli: “Più aggressivo Andreas” perché lui cade nel solito errore di sempre. Se non è in difficoltà non spinge. Sapete quando lo farà? Sul 5-4 per Marchenko che serve per il match! Seppi gli strappa la battuta a zero, e a zero tiene il suo servizio.

C’è il tiebreak al terzo set, ma non tutti lo sanno. Il minibreak che pare decidere il set arriva sul sesto punto; Marchenko sbaglia un rovescio gratuito. 4-2 Andreas, poi 5-3 e 6-3. Tre matchpoint. Due se li mangia con due dritti disastrosi, soprattutto sul primo matchpoint. Il secondo MP Marchenko lo ha annullato con un ace. Per fortuna Andreas non si innervosisce troppo. Serve bene e altro matchpoint: 7-6. Marchenko stavolta viene a rete e sbaglia una volée elementare con Seppi che guarda al cielo come per dire: “Solo così potevo vincere”.

Marchenko mi dirà poi di avere avuto i crampi. Alla mano destra. Dopo di che, distrutto, si è buttato lungo disteso sul cemento del campo n.9, rimanendoci a lungo. Ho scattato diverse foto di quel momento, tocca fare un po’ di tutto! Non c’era nemmeno un altro giornalista italiano, tranne Vanni Gibertini di Ubitennis. Seppi ha cavallerescamente saltato la rete ed è andato ad aiutare Marchenko, disperato la sua parte per la grande occasione perduta, a rialzarsi.

Andreas che avrebbe potuto vincere in un’ora e mezzo ha impiegato 2 e 25 minuti per portare a casa la più sofferta delle vittorie. Ma è stato anche fortunato. Sul 5-4 per Marchenko che serviva non ci avrei scommesso un reais (la moneta brasiliana). Ci vuole anche fortuna e alla fin fine Andreas l’ha avuta. Ora avrà Rafa Nadal, se lo spagnolo a digiuno di match, e incerto fino all’ultimo se scendere in campo, sconfiggerà oggi l’argentino Delbonis, l’avversario di Fognini a Wimbledon e a Pesaro (l’esito è stato diverso, come sapete). E Delbonis, mancino come Nadal, è un bel test su questo campo. Anche Rafa potrebbe patire la difficoltà a liftare il suo dritto super-arrotato. Il Seppi di oggi non vincerebbe di sicuro. Ma se Nadal fosse stanco per un’eventuale maratona di primo turno, beh… non si sa mai.

Seppi ha ricordato nell’audio registrato con il sottoscritto i suoi precedenti con Rafa, compresa la vittoria di Rotterdam ma anche la batosta subita nell’ultimo duello.

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