Rio 2016, donne: grandi sorprese, out Venus Williams, Radwanska e Bacsinszky!

Olimpiadi

Rio 2016, donne: grandi sorprese, out Venus Williams, Radwanska e Bacsinszky!

Olimpiadi Rio de Janeiro – Le cinesi Zheng e Zhang fanno fuori Agnieszka Radwanska e Timea Bacsinskzy. Venus Williams si arrende a Flipkens al tie break del terzo set. Doppio 6-3 per Keys e Bouchard contro Kovinic e Stephens. Suarez Navarro rimonta Ivanovic

Pubblicato

il

 

K. Flipkens b. [5] V. Williams 4-6 6-3 7-6(5) (Bruno Apicella)

Venus Williams ha lottato sul campo per tre ore e diciannove minuti prima di cedere solo al tie break del terzo set al tennis aggressivo della tennista belga Kirsten Flipkens. Un match entusiasmante, indeciso fino all’ultimo punto e che ha visto la numero 62 del mondo battere la maggiore delle sorelle Williams rimontando un set di svantaggio. Il primo parziale è stato vinto proprio da Venus (risalita alla posizione numero 6 del ranking WTA) che con il rovescio lungolinea è riuscita a fare la differenza e a conquistare molti punti. Dopo un break iniziale in favore di Venus è stata Kirsten a riaprire il set recuperando lo svantaggio e dando vita a game molto lottati nel corso dei quali le due tenniste hanno messo in mostra il loro repertorio: Venus accelerando tutti i colpi e riuscendo a trovare accelerazioni devastanti sia con il rovescio che con il dritto, mentre Kristen ha variato il gioco, facendo muovere l’avversaria e cercando speso la rete. Il primo set è stato chiuso per 6 a 4 ma nel secondo è stata la belga ad alzare il livello del suo tennis e a deliziare il pubblico con volée e palle corte che allo stesso tempo hanno messo in difficoltà Venus. Quando la belga ha servito per chiudere il secondo set ha dovuto prima annullare tre palle break consecutive conquistate dalla statunitense, per poi chiudere sul 6 a 3.

Il match è stato deciso dal terzo set e proprio la maggiore delle sorelle Williams si è portata avanti nel parziale ritrovando la potenza dei colpi e quelle accelerazioni che erano state fondamentali nel primo set. Venus ha servito per il match ma Flipkens è rimasta attaccata al punteggio e alla terza occasione ha strappato il break decisivo. L’incontro è stato così deciso dal tie break e a fare la differenza sono stati gli errori commessi proprio da Venus che in ogni caso è riuscita a risalire nel punteggio partendo da un 5 a 2 di svantaggio e arrivando alla parità. Il tie break è stato chiuso per 7 punti a 5. Per la belga, ora, la sfida con la ceca Lucie Safarova.

S. Zheng b. [4] A. Radwanska 6-4 7-5 (Paolo Di Lorito)

Stat Radwanska Zheng

Sul campo numero 1, dove si affrontano per la prima volta Agnieszka Radwanska e Saisai Zheng, avviene probabilmente la più grande sorpresa di giornata per quanto riguarda il tennis femminile: la polacca, proprio come era avvenuto quattro anni fa a Londra, esce al primo turno.

Il match si rivela estremamente divertente e anche se inizialmente le due giocatrici in battuta non hanno troppe difficoltà nel tenere il servizio, gli scambi sono piacevoli e assistiamo ad una grande varietà di colpi con numerose discese a rete. Zheng decide di cambiare marcia nel settimo game dove, con due risposte vincenti e sfruttando un gratuito dell’avversaria, si porta avanti meritatamente nel punteggio. La ventiduenne cinese al momento di servire per il set non trema, anzi piazza persino un ace e con un passante vincente e un back sulla riga inizialmente chiamato out, chiude 6-4. Nel secondo parziale è ancora il rovescio di Zheng a mettere in difficoltà Radwanska la quale, dopo un altro break subito, reagisce rompendo una racchetta e subito viene pizzicata dai fischi proveniente dagli spalti neanche troppo gremiti. La testa di serie numero 4 non riesce ad imporre il suo gioco e anche se alla fine il suo numero di gratuiti sarà inferiore rispetto a Zheng, riuscirà a fare solo 21 vincenti a fronte dei 37 della cinese la quale ha giocato in maniera impeccabile, almeno fino al momento di servire per il match: sul 5-4 manca assolutamente di aggressività ed inizia a alzare pallonetti nel bel mezzo degli scambi e inevitabilmente si fa raggiungere nel punteggio. La polacca però quest’oggi dal punto di vista mentale sembra assente e complice anche un doppio fallo, vanifica gli sforzi del game precedente. La numero 64 del ranking, alla seconda opportunità per chiudere l’incontro, mostra tutto il suo repertorio e con uno smash, due rovesci vincenti e una volée di dritto raggiunge il secondo turno del torneo olimpico, e guardando avanti nel tabellone, si prospetta un interessante terzo turno contro Sara Errani.

S. Zhang b. [12] T. Bacsinszky 6-7(4) 6-5 7-6(7) (erresse)

Stat Zhang Bacsinszky

Cade subito la testa di serie numero 12, Timea Bacsinszky, dopo un durissimo match contro Shuai Zhang, numero 51 della classifica WTA. Match contrassegnato da un rendimento davvero deficitario dei servizi delle due ragazze, con la parziale eccezione del secondo set, paradossalmente l’unico che non si è concluso al tiebreak. La Zhang è sempre partita abbastanza forte nei set, riuscendo sempre a strappare il servizio d’apertura a Timea, consentendo però sempre all’avversaria di recuperare. Anche quando è andata a servire per il primo set, sul 5 a 3, la cinese, che aveva appena brekkato a zero, ha immediatamente restituito il favore. La conclusione al tiebreak non era certamente scontata, ma le due riuscivano a migliorare il rendimento alla battuta, ed era la svizzera ad approfittare di un momento di confusione della cinese per portarsi sul 5 a 1 e resistere al parziale ritorno dell’avversaria.

Il secondo set si apriva con la cinese che volava sul 3 a 0 “pesante”, restituiva uno dei due break ma chiudeva al decimo game e al secondo set point. Sembrava che la partita si fosse normalizzata ma il terzo set cominciava come il secondo, con la Zhang avanti di due break e col recupero di uno dei due da parte di Timea nel quarto game. Stavolta però era l’epilogo a cambiare, perché nel decimo game stavolta la cinese non riusciva a chiudere il match e cedeva ancora la battuta. Al tiebreak ci si arrivata dopo un’altra coppia di break e sembrava si potesse ripetere l’andamento del primo set. Timea andava sotto 0-1 ma recuperava subito e poi i punti seguivano l’andamento del servizio fino al 3 pari. Al cambio di campo la Zhang cedeva il servizio e la svizzera ne approfittava per volare 6-3. I tre match point di fila non erano sufficienti, anzi Timea cedeva 4 punti di fila e la cinese poteva servire il suo primo match point col servizio. Quasi inutile dire che non bastava, ma il punto successivo Shuai “teneva” la battuta ed era Timea a cedere al sedicesimo punto.

[9] C. Suarez Navarro b. A. Ivanovic 2-6 6-1 6-2 (Ruggero Canevazzi)

Secondo incontro sul Centrale nella prima giornata dedicata al tennis alle Olimpiadi di Rio 2016, con la sfida tra la n.9 del seeding Carla Suarez Navarro e la n.26 del mondo Ana Ivanovic. Maglietta rossa griffata Lotto per l’iberica, completo bianco griffato Adidas ma con in più i cinque cerchi olimpici sopra uno scudetto che richiama la nazione serba per la bella tennista di Belgrado, davanti a un pubblico ancora molto sparuto.

La Ivanovic sembra tornata quella che vinse il Roland Garros nel lontano 2008: sorretta da potenza, velocità di palla e grande efficacia in risposta porta a casa il primo parziale per 6-2 dopo poco più di 30 minuti. Basta però un’altra mezz’ora alla Suarez Navarro per vincere il secondo set. In realtà Ana è una gioia per gli occhi, non solo esteticamente ma anche per il gioco tutto attacco e colpi al limite: certe risposte di dritto lungo linea, certe accelerazioni improvvise e incontenibili e anche un drop-shot di dritto al bacio rendono il match sempre eccitante, ma dal secondo set in avanti altrettanti, anzi di più, sono gli errori non forzati, i rovesci in rete, i colpi fuori misura che ne hanno provocato l’uscita al primo turno di Wimbledon contro la n.223 Ekaterina Alexandrova. Dall’altra parte della rete, invece, la vincitrice di Doha sbaglia più nulla. Una gran mobilità accompagna splendidamente un tennis perfetto: solito rovescio a una mano bellissimo e letale, dritto dannatamente concreto e soprattutto la capacità di giocare ogni colpo con un equilibrio perfetto. L’ex n.1 del mondo per fare il punto può fare solo vincenti, altrimenti o finisce per sbagliare o viene sovrastata dal modo con cui la n.12 WTA si apre il campo. La Suarez-Navarro sale così inesorabilmente 4-0 e poi chiude 6-2 alla terza palla match. Affronterà al secondo turno la promettente croata Ana Konjuh.

E. Bouchard b. S. Stephens 6-3 6-3 (Emmanuel Marian)

Con enorme fatica, sudore e risultati altalenanti, Eugenie Bouchard sta provando a uscire dal tunnel in cui sperduta si muove da ormai due anni. Già a Montreal, nel torneo di casa, Genie aveva mostrato incoraggianti segnali di ripresa; piccoli squarci d’ottimismo latenti da qualche tempo tornati a illuminare la graziosa canadese in concomitanza con il ritorno all’ovile di Nick Saviano. Accogliendo con gioia la buona novella, non possiamo non iniziare a preoccuparci per Sloane Stephens, la quale, dopo un incoraggiante inizio d’anno, pare lei pure in procinto di entrare nel suddetto tunnel. Il match di oggi, che poteva ritenersi uno dei più interessanti dell’odierna programmazione olimpica, si è risolto in un monologo della finalista di Wimbledon 2014, mentre Stephens, contrariata, è affondata in un mare di errori e strategie suicide.

Incapace di contrastare le bastonate da fondo campo di Bouchard a causa della scarsa attitudine al contenimento, Sloane ha cocciutamente tentato di divincolarsene rispondendo con lo stesso linguaggio: i risultati sono stati desolanti. La canadese è stata implacabile al servizio e, garantita dai dividendi costantemente raccolti con la prima in campo, ha giocato i turni di risposta con una leggerezza d’animo che ricordava i tempi belli. Stephens, incline all’errore sistematico dopo il quarto colpo e a corto di prime, è invece parsa smarrita e in cerca di una  soluzione inesistente. Perso il servizio nel secondo gioco del primo set, la tennista statunitense non ha mai dato l’impressione di poter in qualche modo rientrare, e la stessa esiziale dinamica l’ha condannata nella seconda frazione una volta borseggiata della battuta nel terzo game. Genie, che ha chiuso il match con il break del definitivo 6-3, non avrebbe osato sperare in un esordio migliore. Al secondo turno, probabilmente, se la vedrà con Angelique Kerber.

[7] M. Keys b. D. Kovinic 6-3 6-3 (Matteo Parini)

Il primo incontro di giornata sul Campo 1 vede opporsi la statunitense e testa di serie n.7 del seeding Madison Meys e la montenegrina Danka Kovinic. Si tratta di un match inedito. Ventuno anni ciascuna, per entrambe, questa di Rio, è la prima partecipazione alle Olimpiadi. Si gioca per un posto nei sedicesimi della parte bassa del tabellone contro Kristina Mladenovic.

La partita segue senza troppi sussulti l’ordine dei servizi fino a quando nel fatidico settimo gioco è la statunitense a operare lo strappo decisivo. Aggressiva in risposta e brava nel far valere la maggior precisione dei suoi colpi di rimbalzo, Keys conquista quindi il primo break di giornata, subito confermato per il conseguente 5-3. Kovinic all’improvviso sembra aver smarrito ogni certezza e nonostante due quindici di vantaggio nel gioco successivo, complice anche qualche scelta tattica non proprio azzeccata, cede per la seconda volta consecutiva la battuta che manda in archivio il primo parziale a favore dell’attuale numero nove del mondo. Cinque game interlocutori, e per la verità piuttosto bruttini, fanno da preludio alla svolta del secondo parziale. Kovinic, che già nel turno precedente si era ritrovata a dover fronteggiare un paio di pericolosissime palle break, palesa in più di una circostanza qualche limite nell’esecuzione dei colpi (una banale stop-volley affossata in rete e un diritto spedito per le lunghe gridano davvero vendetta) lasciando scappare nel punteggio un’avversaria a cui è sufficiente rimettere sempre una palla in più per passare prontamente all’incasso. Il set adesso segue l’ordine dei servizi con Keys che, avanti cinque a tre si appresta a servire per l’incontro. L’ultimo turno di battuta è per la nativa di Rock Island poco più di una formalità ed in un amen è ancora 6-3 e partita in ghiaccio. Troppo superiore questa Keys – anche in una versione di sé non del tutto entusiasmante – per lasciarsi impensierire da una giocatrice promettente ma oltremodo fallosa e che dimostra di meritare le quasi cinquanta posizioni che oggi la separano nel ranking mondiale.

Risultati:

[9] C. Suarez Navarro b. A. Ivanovic 2-6 6-1 6-2
K. Flipkens b. [5] V. Williams 4-6 6-3 7-6(5)
[7] M. Keys b. D. Kovinic 6-3 6-3
S. Zheng b. [4] A. Radwanska 6-4 7-5
[16] B. Strycova b. Y. Wickmayer 7-6(6) 6-1
[15] E. Svitolina b. A. Petkovic 2-6 6-1 6-3
S. Errani b. K. Bertens 4-6 6-4 6-3
H. Watson b. S. Peng 6-4 6-7(5) 6-3
E. Bouchard b. S. Stephens 6-3 6-3
[6] R. Vinci vs A.K. Schmiedlova
S. Zhang b. [12] T. Bacsinszky 6-7(4) 6-4 7-6(7)
L. Safarova b. K. Knapp 4-6 6-1 6-1
A. Konjuh b. A. Beck 7-6(5) 6-1
[14] A. Pavlyuchenkova b. M. Linette 6-0 6-3
D. Kasatkina b. O. Jabeur 3-6 7-6(4) 6-1
K. Mladenovic b. A. Krunic 6-1 6-4
M. Niculescu b. V. Cepede Royg 6-2 6-3

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement