WTA Brisbane: Pliskova è già in forma Slam, Cornet va KO

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WTA Brisbane: Pliskova è già in forma Slam, Cornet va KO

Secondo titolo in settimana per la Repubblica Ceca, settimo in carriera per Pliskova. Impotente Alizè Cornet, che raccoglie solo tre giochi. Karolina, la più in forma delle top 10 WTA, lunedì sarà n.5

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[3] Ka. Pliskova b. A. Cornet 6-0 6-3

C’è poco da scherzare con questa Karolina Pliskova. La finalista degli ultimi US Open conquista il WTA Premier di Brisbane dopo aver faticato soltanto contro la nostra Roberta Vinci nel corso della settimana. La finale non si è discostata molto da questo canovaccio: nel primo set il dominio è stato assoluto, il secondo parziale ha regalato qualche sussulto in più ma la supremazia della tennista ceca non è mai apparsa in discussione. Grazie a questo successo Karolina guadagna una posizione in classifica e sale alla numero 5.

Dopo la finale di Fed Cup di Novembre, per assegnare il primo titolo WTA del 2017 in quel di Brisbane, si riparte ancora da Repubblica Ceca contro Francia: Karolina Pliskova affronta per la seconda volta in carriera Alizé Cornet, vincintrice dell’unico precedente, nel 2013 a Guangzhou. La ceca, numero 3 del seeding, è la “sopravvissuta” della settimana, unica Top Ten ancora in gioco dopo le eliminazioni delle restanti 8. La Cornet, numero 41 a inizio torneo, avendone eliminate addirittura 3 nel suo percorso, si presenta da outsider: dopo Victoria Azarenka lo scorso anno, la finale di Brisbane ci presenta ancora nel suo atto finale una giocatrice non testa di serie. La ceca ha dominato la sua semifinale e la transalpina ha approfittato del ritiro della Muguruza dopo 5 giochi.

 

La partenza della Pliskova sorprende Alizé: il solito gioco verticale e straripante della ceca, che solo Roberta Vinci – per un set – è riuscita ad arginare nell’intero torneo, caratterizza anche il primo set della finale. In un amen siamo già sul 3 a 0, con la francese che appare soffocata dai vincenti della sua avversaria. Il dominio continua: c’è un terzo break che porta la Pliskova sul 5-0 (20 punti vinti e appena 3 persi). La Cornet chiama il coach che le consiglia di “sfruttare le occasioni che ha per spingere”. In men che non si dica il set è già chiuso per 6-0 in 18 minuti. Il bombardamento ha tregua a inizio secondo parziale. La 26enne di Nizza riesce a “sfruttare le occasioni” per entrare dentro il campo di cui parlava il suo coach e vince il primo gioco del match, appoggiata dal pubblico australiano, che vuole ci sia più partita. Ma, dopo aver salvato il suo turno di battuta da 0-30, Karolina riprende in mano il match a suon di winners e piazza il break a 0 nel terzo gioco. I successivi 4 giochi seguono i turni di servizio: prima entrambe tengono la battuta ai vantaggi e poi entrambe chiudono il gioco a 15. Ma la francese in questo set è molto più presente, nonostante faccia sempre fatica a contenere il gioco della Pliskova. Dopo aver sprecato un championship point, la ceca chiude con uno smash a rete e vince il Brisbane International: 6-0 6-3 in 1 ora e 5 minuti. È il settimo titolo in carriera per la finalista degli US Open 2016, che eguaglia ora il suo best ranking di numero 5 al mondo. In questo stato di forma e col nuovo coach David Kotyza, sarà da tenere d’occhio a Melbourne. Nulla da fare per la Cornet, che ha solo abbozzato una reazione dopo il dominio del primo set. Sale comunque al numero 31 in classifica (tds all’Australian Open) e ora sfiderà la gemella di Karolina, Kristyna a Hobart, dove difende il titolo.

Antonio Ortu

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WTA Guadalajara: festa Sakkari! Interrotto il digiuno della tennista greca

Dopo quattro anni e mezzo conquista nuovamente un titolo la tennista greca, il più importante della sua carriera. La sorpresa Dolehide si arrende in due set

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Maria Sakkari - WTA 1000 Guadalajara (via Twitter @WTAGuadalajara)

[2] M. Sakkari b. C. Dolehide 7-5 6-3

Al termine di una settimana nella quale ha lasciato le briciole alle sue avversarie, non concedendo nessun set nella strada verso il successo, Sakkari conquista il titolo del Guadalajara Open AKRON. Il successo nel torneo WTA 1000 messicano arriva sconfiggendo per 7-5 6-3 la sorpresa del torneo, la statunitense Caroline Dolehide, numero 111 del ranking WTA.

Dopo quasi quattro anni e mezzo finisce il digiuno di Maria Sakkari. A Guadalajara è, infatti, giunto il momento giusto per festeggiare per la tennista greca. Sakkari ha dovuto attendere quasi un lustro per tornare a sollevare un titolo dopo il WTA International (ora WTA 250) conquistato a Rabat nel maggio 2019, unico alloro a livello WTA presente prima della trasferta messicana nel suo palmares. Sono poi arrivate sei sconfitte consecutive in finale, una delle quali proprio a Guadalajara nel 2022.

 

IL MATCH

La sfida comincia subito a favore della greca, brava ad identificare il rovescio della statunitense come il punto debole della numero 111 al mondo. Dolehide si salva ai vantaggi nel primo game., Deve però cedere il servizio nel terzo gioco, con Sakkari che piega il rovescio della statunitense al termine di una battaglia sulla diagonale. La greca non sfrutta il vantaggio, giocando un terribile ottavo gioco nel quale restituisce il favore alla sua avversaria riportando il set in equilibrio. Sul 5-5 Dolehide è ancora in difficoltà. Si trova a fronteggiare palla break e lo fa nel peggiore dei modi, commettendo un doppio fallo sanguinosissimo che concede il break che si rivelerà decisivo alla sua avversaria. Sakkari, infatti, punta ancora sul rovescio di Dolehide e un altro errore della statunitense le vale il primo set.

Sakkari continua la sua pressione anche ad inizio secondo set, conquistandosi subito un’occasione per il break in apertura. Sventato il pericolo, Dolehide avrebbe l’occasione per alimentare le sue speranze di titolo, ma la greca annulla la palla break a sfavore. Nel gioco successivo, attaccando ancora Dolehide sulla parte del rovescio, conquista il vantaggio che mai più cederà. La statunitense chiamata a servire per rimanere nel match va ancora sotto pressione e con un serve & volley mal eseguito regala a Sakkari il punto che dà il via alla festa per la greca.

Per Sakkari sono stati 19 i vincenti a fine match contro gli otto della statunitense. La greca ha convertito 4 delle undici palle break per portarsi a casa il titolo.

È incredibile, sono senza parole“. Le parole rilasciate a caldo da Sakkari, dopo la partita. “Sono passati quattro anni e mezzo da quando ho vinto il mio primo titolo e finalmente sono riuscita a conquistare il secondo. Tutti i pensieri che mi sono passati per la mente in tutto questo tempo sono stati molto difficili da superare. Sono molto orgogliosa di me stessa per averlo fatto questa settimana.”

Sento di non aver ancora realizzato davvero quello che ho fatto questa settimana” ha aggiunto la tennista greca.  “Ci vorrà un po’ di tempo. Ma allo stesso tempo, voglio solo godermi davvero il momento oggi e domani, e continuare a lavorare sodo, perché sono sicura che arriveranno altri titoli in futuro.”

Sakkari è la prima tennista a conquistare un WTA1000 in stagione senza cedere un set e la prima a farlo in un “1000” sul duro da marzo 2022, quando Swiatek fece percorso netto a Miami.

Per la greca arriva anche un salto in classifica dalla posizione 9 salirà sino al numero 6. Passo in avanti anche nella race verso Cancun. Sakkari si attesta ora alla posizione numero 9 a poco più di 300 punti di distanza dalla tunisina Jabeur, ottava in classifica.

Per Sakkari il tempo di festeggiare è breve, dato che l’attende un viaggio attorno al mondo direzione Tokyo, per il WTA500 giapponese. Torneo nel quale esordirà al secondo turno grazie ad un performance bye.

Dolehide dal canto suo avrà comunque qualcosa per cui festeggiare. La settimana da sogno in Messico le permette una scalata nel ranking WTA che le permette di entrare per la prima volta in carriera in top 50. La venticinquenne statunitense, infatti, sinora vantava come best ranking la posizione 99.

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WTA Ningbo, il tabellone: guidano Jabeur e Kvitova, Bronzetti ottava testa di serie

Al via una top 10 e la n.14 al mondo. Lucia unica italiana presente

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Bronzetti US Open 2023

Se il top del movimento tennistico si sposta verso il Giappone, comunque neanche la Cina sta a guardare. Dopo il torneo di Guangzhou, ecco infatti subito un altro evento in quel di Ningbo, il Ningbo Open, un torneo di categoria WTA250. E, nonostante ciò, può comunque contare su un tabellone niente male. La prima favorita, che ha bisogno di un filotto di vittorie per ritrovare il suo meglio, è Ons Jabeur. La tunisina, dopo la delusione a Guadalajara, aprirà la sua campagna cinese contro Parry, con lo sguardo verso un quarto tutt’altro che impossibile contro la settima testa di serie Katie Boulter. Oppure, e lì la situazione potrebbe farsi certo più intrigante, con la giovane russa Elina Avanesyan, che cerca continuità di rendimento dopo l’exploit al Roland Garros. L’eventuale semifinale, per Jabeur, sarebbe contro la rinata Sorana Cirstea, terza forza del seeding, il cui quarto sarebbe con la tds n.5 Varvara Gracheva, russa naturalizzata francese. Quest’ultima potrebbe però doversela vedere, non certo in una passeggiata, con Xiyu Wang, forse la vera mina vagante del torneo dopo quanto mostrato a Guangzhou.

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Scorrendo verso il basso, sale l’interesse, dato che nel terzo quarto è presente la nostra Lucia Bronzetti, ottava testa di serie. La riminese esordirà contro una qualificata, per poi trovare una tra Yuan e Baindl. Tabellone accessibile almeno fino ai quarti, presidiati dalla tds n.4 Anna Blinkova, che dovrà però tenere d’occhio Linda Fruhvirtova, sua probabile avversaria di secondo turno. Un sorteggio in ogni caso fattibile per Lucia, se troverà fiducia e costanza nel suo tennis.

 

A chiudere la parte bassa c’è poi la seconda testa di serie, la giocatrice più temibile in tabellone, se in giornata, e cioè Petra Kvitova. La ceca, dopo un ottimo inizio di 2023, sta vivendo un periodo non proprio brillante, e la scelta di venire a Ningbo è probabilmente proprio per riaccendere una certa fiamma. Dopo l’esordio con una qualificata, avrà un secondo turno non proprio agevole contro Saville o Putintseva, per arrivare ai quarti dove dovrebbe attenderla Arantxa Rus, tds n.6. Ma, in argomento di mine vaganti, nello spicchio c’è un’altra giovane russa, un diavoletto da fondo, Diana Shnaider, che potrebbe arrivare a contendere a Petra la semifinale. Bronzetti, fatto il suo compito, starà di certo alla finestra, in qualità di unica azzurra in tabellone.

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WTA Tokyo, il tabellone: si rivede Swiatek, prima favorita. Presenti Pegula, Rybakina e Samsonova. Non ci sono italiane

Presenti la n.4 e la n.5 del mondo, oltre alla polacca, che guida le prime tre teste di serie, e alla campionessa uscente. Neanche un’azzurra

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Iga Swiatek – US Open 2023 (foto: Pete Staples/USTA)

Il Toray Pan Pacific Open è uno degli eventi di punta dell’autunno tennistico, con la città di Tokyo pronta ad ospitare, a partire da lunedì, il celebre WTA500, a cui più tardi farà seguito la stessa categoria di torneo, ma nel circuito ATP. Una competizione ricca di spettacolo e sempre garante di partecipazioni importanti, come dimostra la presenza di ben cinque top 10 ai nastri di partenza, tra cui Iga Swiatek, per la prima volta in campo dopo lo US Open. E non è andata neanche così bene alla polacca, dal punto di vista del sorteggio: la tds n.1 ha infatti lo spicchio di tabellone che va ad incrociarsi con quello presidiato da Elena Rybakina, giocatrice che lei soffre non poco, in cui è presente anche la campionessa uscente Liudmila Samsonova, forte della settima testa di serie. Iga però, dopo un esordio contro una qualificata o la padrona di casa Hibino, dovrà prima avere ragione di Veronika Kudermetova presumibilmente. La russa, ottava forza del tabellone, raggiunse la semifinale qui lo scorso anno e, nonostante una stagione molto difficile, può essere un’avversaria insidiosa su questi campi.

Non che la parte bassa del tabellone possa definirsi una passeggiata. La seconda favorita è Jessica Pegula, giocatrice che raramente esce di scena prima del venerdì ai tornei. Esordirà contro la spagnola Bucsa o una qualificata, in attesa di un quarto che, rispettando le attese, dovrebbe vederla opposta alla tds n.6 Daria Kasatkina, che anche quando non vive grandi periodi può essere insidiosa. La semifinale dovrebbe invece vedere come avversaria una tra le tds n.4 e n.5, Maria Sakkari e Caroline Garcia, affrontatesi in semifinale a Guadalajara con la vittoria della greca.

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Proprio in virtù del loro arrivo così in fondo al torneo messicano potranno entrambe usufruire di un bye al primo turno. La francese potrebbe poi esordire contro una giocatrice in ottima forma come Krueger, opposta a Kalinina, mentre la n.6 al mondo dovrebbe vedersela con la mai doma Petra Martic. Da segnalare, infine, l’assenza della finalista uscente Qinwen Zheng, oltre che dei colori azzurri: nessuna italiana infatti, neanche tentando le qualificazioni, sarà presente in Giappone.

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