AO: Istomin menomato, ai quarti ci va Dimitrov. Sfiderà David Goffin

Australian Open

AO: Istomin menomato, ai quarti ci va Dimitrov. Sfiderà David Goffin

L’uzbeko domina il primo set, poi i problemi fisici sul finire del secondo. Dimitrov ne approfitta e chiude in 4. Primi quarti a Melbourne per Goffin che supera Thiem

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[15] G. Dimitrov b. [WC] D. Istomin 2-6 7-6(2) 6-2 6-1 (Andrea Lavagnini)

La testa di serie numero 15, Grigor Dimitrov, pone fine al sogno di Denis Istomin, autentica sorpresa del torneo. Il bulgaro ha dovuto faticare molto per riuscire a far girare l’incontro dalla sua parte visto che la wild card uzbeca sembrava non aver ancora finito le scorte della pozione magica che gli ha permesso di arrivare fino agli ottavi, battendo anche Djokovic al secondo turno. Peccato per l’infortunio che lo ha condizionato nel terzo e quarto set.

L’incontro si apre con uno scambio incredibile vinto da Istomin che mette subito in chiaro che anche oggi si fa sul serio. Dimitrov forse non si aspettava che il suo avversario avrebbe mantenuto ancora così alto il livello e dopo due ottimi game al servizio, nel terzo va sotto 0-40 in un amen: l’errore di diritto a campo aperto con cui regala il break, dà il via a un black-out che lo accompagna fino alla fine del set. Istomin chiude 6-2. Lo stato confusionale del bulgaro si protrae anche nei primi giochi del secondo in cui è costretto subito a salvare due palle break. Con due “come on” prova a scuotersi e piano piano ritrova un po’ di sicurezza: meno errori col diritto, più efficacia col servizio e tante variazioni con il rovescio, che limitano le botte in lungolinea di Istomin. L’inerzia della partita cambia sul 5-5: l’uzbeco non ha ancora concesso niente al servizio, ma per la prima volta offre due palle break, annullate entrambe con un ace. L’epilogo al tie-break è quello più giusto in questo set dominato dai servizi: il numero 117 del mondo ha perso un po’ di brillantezza, mentre Dimitrov può finalmente esprimere il suo gioco, ritrovato negli ultimi mesi del 2016 e così vince in scioltezza il tie-break per 7-2.

Istomin chiede l’intervento del fisioterapista per un problema forse al nervo sciatico (si fa massaggiare appena sopra e sotto la natica sinistra) che inizialmente pare serio. Nei primi giochi quasi non si muove e il numero 15 del mondo scappa velocemente sul 3-0. L’uzbeco sembra sul punto del ritiro, ma con un sussulto di orgoglio riesce a rimanere in partita e nel quinto gioco ha una palla break, annullata però da un ace del bulgaro che raddoppia il vantaggio fino al 6-2. Nel quarto non c’è storia: Istomin praticamente non gioca, ma non vuole ritirarsi e dopo 2h e 25’ Dimitrov può accedere ai quarti di finale per la seconda volta in carriera, dove affronterà David Goffin.

[11] D. Goffin b. [8] D. Thiem 5-7 7-6(4) 6-2 6-2 (Gabriele Ferrara)

Il cielo coperto di Melbourne accoglie l’ingresso in campo di Dominic Thiem e David Goffin, entrambi alla caccia del primo quarto di finale in uno Slam sul cemento. Il primo vuole confermare il proprio status di top player anche sui campi rapidi, mentre il secondo è intenzionato a entrare tra i top ten per la prima volta in carriera, con l’undicesima poltrona del ranking mondiale che gli impedisce di entrare dall’élite del tennis nonostante i grandi risultati degi ultimi 12 mesi. Gli head to head vedevano Goffin avanti 5-3; l’austriaco si è aggiudicato l’ultimo scontro disputatosi nei quarti del Roland Garros, mentre qualche mese prima il belga si era imposto proprio sul Plexicushion di Melbourne.

Fin dall’inizio della sfida Thiem cerca di sfondare l’avversario con i suoi colpi potenti ma poco angolati, esaltando così le doti di anticipo dell’avversario, che centra subito il break con un passante di rovescio stretto e un vincente in lungolinea con il medesimo fondamentale. Il numero 8 del mondo reagisce prontamente, mette i piedi dentro il campo e preme il piede sull’acceleratore con i suoi colpi penetranti per tornare subito in scia. In questo inizio di match il servizio sembra contare poco: entrambi i contendenti rispondono estremamente bene e cercano di rubare preziosi centimetri di campo per comandare il gioco. Dopo un altro scambio di break, i turni di battuta iniziano a scorrere con maggiore rapidità: Thiem prende più rischi, ma commette anche più errori, mentre il giocatore nato a Rocourt riesce ad appoggiarsi molto bene ai colpi del rivale dalla parte sinistra, faticando di più su quella destra. specialmente quando l’austriaco gli propone palle più complesse e con meno peso. Sul 5 pari sono proprio due errori su palla bassa commessi con questo fondamentale dal centro-sinistra a regalare due palle break al ragazzo di Vienna, il quale va a segno con la risposta di dritto per centrare il terzo break della sua partita. Nel game successivo “Dominator” tiene agevolmente il servizio, chiudendo un parziale di 12 punti a 1 e, soprattutto, archiviando il primo set con il punteggio di 7-5.

Nella seconda frazione di gioco i servizi la fanno da padrone fino al decimo gioco: entrambi infatti con questo colpo mantengono percentuali sopra il 65%, e non concedono quasi nulla a chi è in risposta. Ciò nonostante, la qualità del gioco rimane ottima. Thiem accelera a proprio piacimento generando una potenza spaventosa, mentre Goffin cerca di appoggiarsi ai colpi del rivale, che talvolta riesce a mandarlo in difficoltà con dei back senza peso su cui David spesso commette un errore nel tentativo di giocare di dritto dal lato sinistro. Sul 5-4 Goffin, tuttavia, la testa di serie numero 8 commette quattro errori di dritto che consegnano altrettanti set point – di cui tre consecutivi – al belga, che però non può fare nulla, perché l’avversario piazza cinque prime vincenti e un gran dritto inside-in. Si arriva al tiebreak, dove David scappa sul 4-1 dopo due gratuiti da fondocampo dell’avversario e un vincente splendido col rovescio in diagonale dopo uno scambio prolungato. Dominic torna in parità grazie alla battuta e a un sanguinoso dropshot messo in rete da Goffin. Ciò nonostante, il viennese commette altri due gratuiti che pongono fine al jeu decisif: 7-4 per il belga. Nel terzo parziale Thiem inizia a giocare troppo di fretta e ad avere meno sicurezza: Goffin ne approfitta e sul 2 pari si procura tre break point, ma non riesce a sfruttare l’occasione (grave l’errore con la risposta di rovescio sulla seconda chance), Un doppio fallo regala una quarta occasione al giocatore nato a Rocourt, il quale stavolta incide col dritto: 3-2 e break in suo favore. “La potenza è nulla senza il controllo” diceva un vecchio spot pubblicitario della Pirelli e, ancora prima, il Maestro Miyagi di Karate Kid, ma Thiem sembra non aver ancora imparato questa lezione e così inizia a tirare ancora più forte, senza però trovare angoli e commettendo una valanga di errori. Il 6-2 che manda il belga avanti due set a uno è la naturale conseguenza di tutto ciò.

All’inizio del quarto il nastro bacia una risposta di dritto di Goffin e gli regala una palla break nel terzo game; David sfrutta l’opportunità inducendo il rivale all’errore con il dritto: 2-1. Goffin continua a servire alla grande, mantenendo buone percentuali e variando la direzione della battuta, peraltro trovando anche molti rovesci di pregevole fattura. Il belga, da grande professore di tennis, capisce il momento che sta passando Thiem e gioca diverse palle con poco angolo, su cui Dominic si scaglia senza mai avere fortuna. Il rovescio di Goffin è una gioia per gli occhi, quello del numero 8 ATP – perlomeno in questa fase dell’incontro – un disastro. Goffin al servizio oggi è impeccabile (15 aces per lui) e non ha dunque problemi nel chiudere la sfida dopo 2 ore e 44 minuti di gioco e accede così ai quarti di finale di uno Slam per la seconda volta in carriera. Dall’altra parte della rete troverà Grigor Dimitrov.

Risultati:

[11] D. Goffin b. [8] D. Thiem 5-7 7-6(4) 6-2 6-2
[15] G. Dimitrov b. [WC] D. Istomin 2-6 7-6(2) 6-2 6-1

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