Federer-Nadal: la rivincita del tifoso ultras di Roger - Pagina 2 di 6

Rubriche

Federer-Nadal: la rivincita del tifoso ultras di Roger

La finale dell’Australian Open attesa e poi vissuta da un pasionario dello svizzero, rassegnato all’ennesima mazzata. Cosa ha provato dopo la vittoria? Viaggio nella mente tormentata di chi lotta contro l’odio per il nemico di sempre

Pubblicato

il

 

Vuoi vedere che finisce con qui due là anche stavolta?”
“Guarda
, se la finale sarà davvero quella, te lo dico subito, io non accendo neanche la tv!”. Eh, gli sembrava matto duro il povero Luca, ma come dargli torto? Contro quel maledetto maiorchino andava sempre a finire così, perché soffrire per l’ennesima volta? Anzi, proprio perché sarebbe stato il 15° Slam di Rafa, col Roland Garros a tiro per andare a -1… poi lì è un attimo, con Djokovic un giorno dal santone e l’altro dallo psichiatra, con Murray che contro il vero Rafa, inutile girarci attorno, perde. Lo fa soffrire fino allo spasimo ma alla fine vince lui, il cagnaccio di Manacor. A quel punto, con l’aggancio nel numero di Major come la mettiamo? Il timore di essere raggiunti nel numero di Slam, lo spettro più agghiacciante, la paura inaffrontabile che sembrava scongiurata, e ora, inesorabile, riaffiorava e gli faceva tremare le gambe. Ecco emergere l’odio cieco. Si era visto in futuro a sudare sette camicie nel sottolineare ai detrattori le infinite rinascite del Re, ma quando gli avrebbero ricordato le sfide contro la furia di Manacor, eccolo chinare il capo e chiudersi in se stesso, rimuginando all’infinito su quel maledetto spagnolo che non passava giorno a elogiare il suo svizzero preferito e poi lo massacrava ad ogni sfida. Roger è il più grande della storia, è sempre un onore anche solo giocare contro di lui“, amava ripetere l’arrotino. E chi gli credeva? Tutta fuffa, anzi tutta tattica per il ragionamento seguente, che viene naturale: ‘Se lui è il più grande della storia, io che l’ho quasi sempre battuto chi sono?’. Dio, che rabbia. Il pasdaran federiano aveva sempre detestato i falsi umili.

A quel punto eccolo tentare la redenzione, quasi per non morire con quest’odio nel cuore. Alla fine Rafa lo detestava, però l’aveva sempre ammirato. Pur pregando per una sua sconfitta ogni volta che lo guardava. Eppure, anche senza esserne di certo felice (è sempre stato convinto di non farsi bello come i tifosi di Rafa – ‘Federer è tornato, un bene per il tennis’ – tutte falsità, lo odiano e basta!), il suo orgoglio nel continuare a combattere, pur collezionando legnate a profusione da quelli che fino a tre anni fa scendevano in campo già battuti, pur venendo bloccato dall’ennesimo infortunio nel Roland Garros che avrebbe dovuto segnarne la riscossa, ora veniva premiato. Gli costava tanto – davvero tanto – ammetterlo, ma se in fondo Nadal se lo era meritato. La sua perseveranza andava riconosciuta. Il fenomeno, quello che dal recupero impossibile tirava fuori un vincente, non c’è più, ora c’è un giocatore umano. E un umano che riesce ad avere la sua rivincita lo ammirava anche lui. Altrimenti sapeva di dare ragione a quello che lo definiva la falange Scientology del tennis. Che canaglia! Aveva pure molte ragioni, ma c’era bisogno di attaccare così solo loro? No, pensava, i nadaliani allora?

Eccoli i nemici che si possono sconfiggere: i tifosi della parte avversa, loro non sono il Diavolo, sono umani, fallaci, attaccabili, anzi impresentabili. Lui estremista di Roger, loro sodali acritici di Rafa, inutile negarlo, ma perché lui doveva essere peggio? Anzi, per Roger questo e altro, se ami il tennis e non fai l’estremista per il Tennis in persona, per che cosa ti devi infervorare? Per chi lo distrugge con la corsa e un gioco monocorde? Già, il Tennis. Capace di tutto, di rendere facile l’impossibile, di realizzare l’impensabile. Come dimenticare quel punto contro Roddick di anni e anni fa?

Pagine: 1 2 3 4 5 6

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement