WTA Madrid: dolore Kerber, passa Bouchard. Halep e CoCo guerriere

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WTA Madrid: dolore Kerber, passa Bouchard. Halep e CoCo guerriere

Kerber si ritira ad un game dalla sconfitta: passa Genie. Grandi battaglie: CoCo rimonta la padrona di casa, Halep [AUDIO] resiste a Stosur. Mladenovic [AUDIO] travolge Dodin

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E. Bouchard b. [1] A. Kerber 6-3 5-0 rit. (da Madrid, il nostro inviato Paolo Di Lorito)

Il primo match della sessione serale ha messo di fronte la testa di serie numero 1 Kerber e Bouchard, e c’era vivo interesse nel vedere come la canadese si sarebbe comportata dopo la convincente vittoria con Maria Sharapova. Dei cinque precedenti tre erano stati vinti da Bouchard (inclusi gli unici due sulla terra) e oggi è arrivato il quarto successo. Nel primo set c’è stato un continuo ribaltamento di fronte, con entrambe le tenniste che non riuscivano a trovare il giusto ritmo al servizio, e dopo 6 break su 7 game, Eugenie passa avanti in maniera definitiva. Sul 4-3 Kerber commette tre errori da fondo concedendo l’ennesima palla break a Bouchard, che la sfrutta giocando con aggressività e chiudendo con uno schiaffo al volo di dritto. Servendo per il set la numero 60 del mondo deve ancora fare i conti con l’incostanza della tedesca che oggi toglie e dà con il suo dritto. Bouchard però è solida con il rovescio e infilando un paio di rapidi punti chiude il parziale in 36 minuti.

Il secondo set la tedesca lo inaugura con un doppio fallo ed Eugenie, volendo mostrare di meritarsi il vantaggio continua a giocare in maniera aggressiva e sfrutta al massimo il momento di sbandamento dell’avversaria. Non solo Angelique non riesce ad imbastire una tattica efficace per attaccare, ma neanche in fase difensiva, una sua prerogativa, è in grado di contenere Eugenie. In pochi minuti quest’ultima, giocando a pieni ritmi, va sopra 5-0 ma alla fine non avrà neanche bisogno del game finale. Kerber, dopo aver effettuato il movimento del servizio, accusa un dolore muscolare alla coscia sinistra, e in via precauzionale, decide di ritirarsi. L’espressione di dolore è visibile sul suo volto, sia quando si trova in campo che in conferenza stampa, dove ci informa che “ho sentito il dolore durante lo scambio e poi quando ho servito mi sono reso conto che non potevo più giocare. Spero non sia troppo serio, ora dovrò vedermi con i dottori per capire se si tratta di uno stiramento o solo di un indurimento.” Ovviamente sale la preoccupazione anche per i prossimi eventi. “Non so ancora se ritirarmi da Roma o dagli altri tornei. La terra non è la mia superficie migliore e non mi aspetto tanto da questi altri eventi.” Per la tedesca è il sesto ritiro in carriera (ben 5 sono arrivati sulla terra, e questo è già il secondo qui a Madrid), mentre Bouchard dovrà ora sfidare Kuznetsova nei quarti di finale, con la quale ha perso due volte negli unici faccia a faccia.

C. Vandeweghe b. C. Suarez Navarro 5-7 6-4 7-5 (da Madrid, il nostro inviato Remo Borgatti)

Nonostante il tifo indiavolato dello Stadium 3, Carla Suarez Navarro ha dovuto arrendersi alla strapotenza della statunitense Coco Vandeweghe dopo due ore e mezza di tennis vario e brillante, in cui vincenti ed errori si sono equilibrati ma i secondi hanno spesso avuto una logica nella ricerca del punto. Da un lato il peso messo sui colpi da Coco, dall’altro il sapiente lavoro sulla palla di Carlita, maestra delle rotazioni e particolarmente efficace a mandare fuori giri le sue avversarie. La canaria paga però un gap nel servizio che, quando è costretta a tirare la seconda, si allarga a dismisura. Nasce così il break immediato in avvio di match, che la newyorchese tiene fino all’ottavo gioco. Qui Carlita accenna una timida protesta al coaching che le viene chiamato da un Kader Nouni in gran spolvero e si porta a casa il contro-break (4-4), subito confermato nel gioco successivo. Mentre la spagnola è marcata a vista dal giudice di sedia, Coco Vandeweghe fatica a tenere a distanza il ball-boy che, con zelo eccessivo, le porge il telo alla fine di ogni scambio. L’americana pareggia (5-5) ma nel rush finale perde la misura del servizio e il suo sesto turno di battuta si chiude con un doppio fallo: 7-5 Suarez Navarro e Stadium 3 in visibilio.

Chi l’ha seguita in questi giorni sa che Coco è fatta così: alterna momenti irresistibili ad altri di totale rilassamento. Nel terzo gioco della seconda frazione la statunitense mette fuori un dritto a campo aperto (1-2) ma quello in corsa che le regala il break (3-2) viene accolto dalla Vandeweghe con il dito alzato all’indirizzo del coach come per dire: “Non è mica finita qui…”. Infatti, due giochi più tardi Coco si prende un altro break e a poco vale il recupero parziale della Suarez perché nel decimo game Vandeweghe tira fuori l’artiglieria pesante e l’ace conclusivo la manda al terzo (6-4). Pur avendola incontrata solo tre volte in precedenza, Carlita conosce bene l’avversaria e l’aspetta sulla riva del fiume. L’inizio del terzo set è ossigeno puro per il popolo dello Stadium 3 che, quando Coco lancia la racchetta dopo aver perso l’ultimo punto del terzo gioco (3-0 Carla), scatena l’inferno. Il vento alle spalle dell’iberica porta anche qualche goccia di pioggia ma, come dirà lei stessa in conferenza stampa: “La partita è stata molto equilibrata e il 3-0 suonava un po’ falso”. Con seconde troppo timide, aggredite da Coco, Carlita si è consegnata al contro-break nel quinto gioco (2-3) ma un passante di rara qualità l’ha riportata avanti di un break nel sesto.

Impermeabile all’atmosfera circostante, Coco ha ritrovato precisione nel settimo gioco e da quel momento non si è più distratta. La spagnola ha annullato due palle-break e pareggiato a quota 5 ma nell’undicesimo gioco due dritti devastanti hanno spianato la strada all’americana che ha incamerato gli ultimi undici punti e zittito lo Stadium 3, dando prova di grande carattere.

[3] S. Halep b. [16] S. Stosur 6-4 4-6 6-4 (Michele Trabace)

Scendono in campo per gli ottavi di finale del Mutua Madrid Open Simona Halep, numero del 3 seeding, contro l’australiana Samantha Stosur, testa di serie numero 16. Questo match è la riedizione della semifinale andata in scena un anno fa, dove si impose Halep nettamente in due set. L’ultimo incrocio è di qualche settimana fa a Miami con la romena vincente al terzo set e quel successo l’ha portata in vantaggio 5-4 negli scontri diretti tra le due. Nel primo set gioca bene l’attuale numero 8 WTA, la quale strappa la battuta in avvio alla Stosur e perde solo 4 punti nei primi 4 turni al servizio. Al momento di chiudere il parziale nel decimo game, si procura un primo set point, ma poi concede la prima palla break: dapprima la annulla brillantemente, poi un servizio vincente e un ace fanno il resto. Primo set Halep 6-4. La seconda partita vede la nativa di Brisbane partire subito all’attacco, riesce a portarsi sul 2-0 ma perde subito il vantaggio facendosi agganciare sul 2-2; le due tenniste mantengono il proprio turno di servizio fino al decimo game. Stosur, in vantaggio 5-4, si procura tre palle break (le prime due sul 15-40) che equivalgono a due set point, Halep se la cava annullando le prime due possibilità ma alla terza non può nulla. Secondo set Stosur 6-4 e tutto rimandato al terzo. I primi giochi del parziale decisivo vedono un sostanziale equilibrio fino al 2 pari, fino a quando la campionessa uscente riesce ad allungare strappando il servizio a zero alla sua avversaria grazie a un bel passante di rovescio. Halep mantiene in maniera convincente il servizio fino al decimo game, quando al primo match point chiude con il punteggio di 6-4 in un’ora e cinquantadue minuti. Dopo la vittoria sofferta di ieri con Roberta Vinci, arriva un’altra vittoria molto combattuta per Halep, la quale però può proseguire nella difesa del titolo. Ad attenderla nel prossimo turno ci sarà Vandeweghe.

[14] K. Mladenovic b. [Q] O. Dodin 6-2 6-1 (Diego Serra)

Vince Kristina Mladenovic in due set contro Oceane Dodin, numero 63 della WTA: un solo precedente tra le due giocatrici a Limoges sul cemento nel 2014, con la vittoria in tre set di Mladenovic. Mladenovic gioca meglio e mette subito in difficoltà l’avversaria. Inizia subito male il primo set per Dodin, che giocando molto corto favorisce sempre l’allungo della Mladenovic, e si fa già breakkare nel secondo game. Recuperare poi oggi con il servizio particolarmente efficace della numero 14 della WTA risulta praticamente impossibile. Dodin prova a mettere in difficoltà la più quotata avversaria ma raramente riesce a tenerne il ritmo, nell’ottavo game, al primo set point, Mladenovic chiude senza sprecare troppe energie. Nel secondo set il copione è praticamente lo stesso, Dodin insegue già dal secondo game dove subisce un altro break. Anche qui si gioca troppo poco nei turni di servizio di Kristina che non concede mai un’occasione alla francese. Un altro break nel quarto game chiude di fatto il match. Ora nei quarti Mladenovic aspetta Cirstea.

[WC] S. Cirstea b. M. Doi 7-5 3-6 6-1 (Nicola Atzori)

Nel 2016 gli organizzatori del Mutua Madrid Open le diedero una wild card e lei ringraziò giocando un grande torneo, raggiungendo i quarti di finale. Quest’anno, sempre grazie ad una wild card, Sorana Cirstea, numero 83 del ranking, affronta al terzo turno la giapponese Misaki Doi, numero 53. Due soli i precedenti, entrambi a favore della rumena, ma l’ultimo risalente al 2013. Davanti a pochissimi spettatori, inizia bene la giapponese che si porta subito avanti 3-0 approfittando dei numerosi errori gratuiti della Cirstea che spinge al limite ogni palla. Questa tattica di gioco, inizia tuttavia a raccogliere i propri frutti e la potenza della rumena pian piano sovrasta la regolarità dei colpi della Doi che viene recuperata nel punteggio. La svolta del set avviene sul 5-5, game nel quale Cirstea, strappa il servizio all’avversaria e subito dopo mantiene agevolmente il proprio turno di battuta incamerando così il primo set con il punteggio di 7-5. Nel secondo set, dopo un’iniziale equilibrio, Doi sfrutta un leggero calo di concentrazione della rumena e nell’ottavo gioco ottiene il break portandosi in vantaggio 5-3. Il secondo set finisce con il punteggio di 6-3 a favore della giapponese che riporta il match in perfetta parità. Nella partita decisiva Sorana Cirstea ritrova i colpi che hanno caratterizzato il primo parziale e grazie a diversi vincenti di dritto, vince i primi 5 game, portandosi subito sul 5-0 e mettendo un netto sigillo sul risultato finale. Il set finisce 6-1 in soli 25 minuti di gioco e ora la tennista rumena aspetterà ai quarti la vincente del derby francese Dodin-Mladenovic.

Risultati:

A. Sevastova b. [WC] L. Arruabarrena 7-5 6-2
[8] S. Kuznetsova b. [Q] Q. Wang 6-4 7-5
C. Vandeweghe b. C. Suarez Navarro 5-7 6-4 7-5
[3] S. Halep b. [16] S. Stosur 6-4 4-6 6-4
[14] K. Mladenovic b. [Q] O. Dodin 6-2 6-1
K. Bertens b. I.C. Begu 6-1 7-5
[WC] S. Cirstea b. M. Doi 7-5 3-6 6-1
[1] A. Kerber b. E. Bouchard 6-3 5-0 rit.

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