4. Karolina Pliskova
(Ostapenko d. Pliskova 6-3, 6-1 WTA Finals Singapore, RR)
Tra quelli che ho visto, il miglior passante di dritto della stagione; sempre che si possa azzardare una affermazione del genere. Di sicuro questo colpo di Pliskova rimane di qualità altissima. Ostapenko è ormai convinta di avere chiuso lo scambio, dopo avere obbligato l’avversaria a un tergicristallo destra-sinistra. L’ultimo dritto incrociato di Jelena sembra quello definitivo e invece Karolina estrae dal cilindro questa magia.
È difficilissimo riuscire a gestire contemporaneamente lo slancio della corsa con la sensibilità necessaria per inventare un cross così stretto. Perché, lo ricordo, trovare un angolo del genere da tre metri dietro la linea di fondo è geometricamente al limite del possibile. Eppure si dice sempre che Pliskova è troppo alta per colpire bene in corsa…

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3. Agnieszka Radwanska
(Radwanska d. Bacsinszky 3-6, 6-4, 6-1 Wimbledon, R32)
Radwanska ci offre un doppio colpo alla posizione numero 3. Wimbledon Centre Court; si fronteggiano due giocatrici che non ricorrono alla potenza per avere la meglio sull’avversaria. Aga prende la rete ed esegue due volèe meravigliose: prima una difficilissima volèe bassa di dritto, poi una alta di rovescio, mezza dorsale, che grazie alla perfetta inclinazione del piatto corde della racchetta produce una parabola al di fuori della portata di Timea. Il tutto dando ormai le spalle alla rete.
Il pubblico di Wimbledon in questa occasione è sicuramente troppo timido negli applausi, ma in parte c’è da capirlo: Aga esegue la combinazione con una tale naturalezza da farla quasi sembrare semplice.

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2. Carla Suarez Navarro
(Suarez Navarro d. Wozniacki 6-4, 2-6, 6-2 Madrid, R32)
Il miglior passante di rovescio di questa stagione? Tra quelli che ho potuto vedere, scelgo questo fantastico colpo di Suarez Navarro. Wozniacki prende la rete con un rovescio lungolinea profondissimo, che in più rimbalza proprio sulla riga (si sente perfettamente il “ciack” della palla che cade sul nastro plastificato), e obbliga l’avversaria a un lob difensivo. Mentre Caroline carica il suo schiaffo al volo incrociato, Carla inverte la direzione per coprire la parte di campo sguarnita. Arriva a intercettare la palla tre-quattro metri fuori campo: è ampiamente oltre il limite del corridoio, eppure con il suo rovescio a una mano si coordina e in corsa esegue una parabola imprendibile per Wozniacki. Vedere (e rivedere) per credere.

1. Darya Kasatkina
(Kasatkina d. Vinci 7-6, 7-6 Toronto, R32)
Va bene, immagino le critiche: fra tante esecuzioni difficilissime, possibile che si debba premiare proprio un tweener, che è un colpo perfino abusato in queste selezioni? Ormai si ha quasi l’impressione che i giocatori aspettino l’occasione per sfoderarlo, sapendo che significa trovare sicuro spazio in questo tipo di antologie.
Ma non vorrei fare lo snob a tutti i costi. Alla fine devo riconoscere che il colpo non è facile da eseguire e poi qui a Kasatkina riesce perfettamente: si trasforma in un passante lungolinea del tutto imprendibile, che applaude perfino la sportiva Roberta Vinci. Dunque per quest’anno, sarò banale, ma mi sento di premiare Darya, una giocatrice che pur essendo un tipo tosto e molto razionale nelle scelte tattiche ha fra i tratti del suo carattere anche il piacere per le soluzioni spettacolari: come il rovescio in salto e, appunto, il tweener.

a pagina 4: SECONDA PARTE – Gli scambi dal numero 12 al numero 9

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