Nick Kyrgios: da ragazzaccio a benefattore

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Nick Kyrgios: da ragazzaccio a benefattore

L’australiano giocherà un’esibizione contro Juan Martin del Potro e donerà 100.000 $ in beneficenza

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Dopo oltre due mesi lontano dai campi da gioco a causa dell’anca dolorante, Nick Kyrgios tornerà sul rettangolo da tennis per un’esibizione. L’evento assume connotati particolari non solo per il luogo in cui si svolgerà o per l’avversario che incontrerà, ma anche per le motivazioni che hanno spinto il giovane aussie a disputare questo match così speciale. Kyrgios parteciperà all’esibizione in Argentina contro Juan Martin del Potro venerdì e devolverà una parte del guadagno alla sua fondazione, nata quest’anno per aiutare i giovani australiani meno fortunati. In virtù di questo, una settimana fa Nick aveva richiesto un pagamento per l’esibizione pari a 100.000$. Non deve stupire un atteggiamento simile da parte di quello che viene considerato il “bad boy” australiano. Egli, infatti, aveva già espresso in una lettera le sue priorità e i suoi valori.

“Ho sempre avuto la motivazione di aiutare gli altri”, ha dichiarato il giovane benefattore, aggiungendo inoltre: “Lo userò come motore per la mia carriera, penso che mi darà più motivazione che giocare solo per Nick Kyrgios”. Il 22enne di Canberra ha voluto sottolineare la genuinità delle sue azioni dicendo: “Mi è sempre piaciuto aiutare e non mi aspetto una pacca sulla spalla per quello. Lo faccio perché lo voglio e perché sono nella posizione di farlo, ma mai per un riconoscimento pubblico“. Di fronte a queste parole non si può fare a meno di apprezzare la maturità di Nick, non sempre mostrata in campo. “La gente dimentica che non sono cresciuto in una tipica famiglia di tennis, dove mamma guida una Range Rover e papà ha una Bentley. I miei genitori lavoravano sodo e hanno combattuto per aiutarmi ad arrivare dove sono. Ho dato tutto a questo sport, tutta la mia vita, e penso che la ricompensa sia stata generosa“, così Kyrgios ricorda al pubblico le sue origini e conclude dicendo: “Voglio che i ragazzi desiderosi di praticare uno sport, con difficoltà economiche, abbiano un posto dove possono essere felici, accuditi e soddisfatti”.

L’australiano farà un bel regalo di Natale ai connazionali più svantaggiati, ma soprattutto con questo gesto farà un dono a se stesso, a conclusione di un’annata piuttosto soddisfacente: 31 vittorie e 16 sconfitte, finali al Masters 1000 di Cincinnati (persa contro Dimitrov) e all’ATP 500 di Pechino (persa contro Nadal) e due splendidi match con Roger Federer (in semifinale a Miami e nell’incontro decisivo della prima edizione della Laver Cup a Praga).

 

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