Coppa Davis: De Bakker e Norrie, eroi inaspettati. USA 2-0

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Coppa Davis: De Bakker e Norrie, eroi inaspettati. USA 2-0

Cameron Norrie, 114 Atp, regala l’insperato 1-1 alla Gran Bretagna contro la Spagna. Ad Albertville l’olandese schianta Mannarino schierato al posto di Pouille, rimedia poi Gasquet. Querrey supera Djere, Isner la spunta al quinto su Lajovic, Serbia quasi fuori

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COPPA DAVIS, Ottavi di finale 

FRANCIA-OLANDA 1-1 (Raffaello Esposito)

T. de Bakker b. A. Mannarino 7-6(4) 6-4 6-3

Yannick Noah non è un mago ma cerca sempre il modo di sorprendere. Stavolta ha atteso l’ultimo istante per preferire Adrian Mannarino (25 ATP, al suo primo match in Davis) a Lucas Pouille nel primo singolare della sfida. E mal gliene incolse. Il tulipano ventinovenne Thiemo de Bakker (369 ATP), sprofondato in classifica causa infortuni a dispetto di un talento che gli avrebbe potuto consentire una miglior carriera, gioca un match da urlo. Spara di dritto, tiene dentro il rovescio, attacca a rete e soprattutto si aggrappa al servizio come un koala a un ramo di eucalipto.

Nel primo set perde la battuta, la recupera, lotta sempre e arriva al tie break, che Mannarino gli regala gentilmente. Sul 4-2 in suo favore il francese manca prima una volée a campo aperto che pure un bambino avrebbe chiuso e subito dopo un passante da metà campo per un ulteriore vantaggio. Non vince più un punto.
Reazione nulla nel secondo set, Adrian perde subito il servizio ai vantaggi e l’altro lo seppellisce sotto una montagna di prime palle fino al 5-3 servizio Francia. Qui Mannarino certifica il suo stato confusionale commettendo l’ennesimo doppio fallo (…e non è Sampras) sul 30-40, conquistato da de Bakker con un clamoroso passante lungolinea in spaccata. Il francese è un fantasma, alza sempre gli occhi al cielo in cerca di un’ispirazione che non gli viene dal suo capitano. Purtroppo per Noah il furore agonistico non si può insegnare. Dall’altro lato quel volpone di Haaruis – ricordate il suo match contro Connors? – trova le parole giuste per tenere Thiemo in carreggiata. De Bakker brekka ancora in apertura con due cannonate e conserva con merito il vantaggio fino al 6-3 che cli consegna una delle vittorie più importanti – e meritate – della carriera. E ora tocca a Gasquet.

R. Gasquet b. R. Haase 6-4 7-6(3) 3-6 7-5

L’ultimo precedente (6-1 per il francese il totale) giocato pochi mesi fa a Shanghai fu una battaglia ma oggi Richard Gasquet (33 ATP) non ha concesso tregua al suo avversario, quel Robin Haase (42 ) capace di uno dei colpi più incredibili visti negli ultimi anni sui campi. Richard sperava certo di giocare in un clima più rilassato ma la sconfitta inopinata di Mannarino non gli ha concesso questo lusso. E lui è stato bravo, concentrato e cattivo nel non concedere spiragli a un avversario pericoloso, soprattutto sullo 0-1. Primo set teso, nessuno dei due possiede il colpo che uccide per dominare il gioco e allora tutto si risolve in lunghi palleggi da fondocampo in attesa di errori o aperture. Il francese attende sornione il momento buono e assesta il colpo quando fa più male. Va a palla break nel nono gioco con un rovescio dei suoi, incassa il vantaggio grazie a una steccata avversaria e chiude i conti tenendo a zero la battuta. Chirurgico.

Gasquet è un umorale, e se le cose marciano prende sicurezza. Così accade nel secondo parziale, Richard insegue nel punteggio ma comincia a ottenere di più dalla prima palla e appare maggiormente padrone dello scambio. Manca un ghiotto 30-40 nel terzo gioco, o meglio, glielo annulla Haase con un gran dritto, però lui controlla bene la situazione e giunti al tie-break sale in cattedra col suo colpo migliore per il 7-3. Nel suo momento migliore il francese paga un netto calo fisico, forse dovuto ad un problema al piede che si fa medicare a set terminato. Haase continua a crederci e sfrutta il momento come meglio non si potrebbe. Martella col servizio e si prende due volte quello avversario chiudendo il parziale con un chiaro 6-3 che allunga la sfida al quarto. Nel game finale attimi di apprensione per una raccattapalle che inciampa malamente, si fa male al ginocchio e deve uscire dal campo trasportata a braccia.

Qualcosa è cambiato nell’inerzia del gioco. Gasquet sembra arrivare peggio sulla palla mentre Robin mantiene alto il ritmo e sorvola i propri turni senza soffrire. Il punteggio rimane in equilibrio sino al 5 pari, poi nella volata finale viene fuori la grande levatura tecnica del francese, che con un paio di colpi nei piedi dell’avversario proteso a rete strappa il servizio e va a servire per il match. Le emozioni del quarto set si concentrano nella coda, Gasquet si distrae e con tre gratuiti concede due palle break ad Haase sul 15-40. Il francese rimedia con due ottime prime, un’accelerazione di diritto lo porta a match point ed infine un ace centrale confermato da hawk-eye fa sorridere finalmente un preoccupato Noah. La prima giornata si chiude 1-1 ma occhio al doppio, i francesi partono favoriti ma la coppia olandese renderà loro la vita difficile


SERBIA-USA 0-2 (Michele Blasina)

S. Querrey b. L.Djere 6-7(7) 6-2 7-5 6-4

Sono gli Stati Uniti i vincitori del primo punto di questi ottavi di finale di Coppa Davis, giocati contro la Serbia sulla terra rossa indoor dello Sportski centar Cair di Nis. Gli USA si aggiudicano il primo dei due punti contro una Serbia menomata in partenza dalla mancanza dell’ uomo-Davis Novak Djokovic, ancora convalescente e in aria di intervento chirurgico al gomito, per non parlare di Troicki e Tipsarevic. Le due squadre, capitanate da Nenad Zjimonic e Jim Courier hanno due precedenti tra di loro, vinti entrambi dalla Serbia.

L’arena di Niš non è nemmeno piena a metà ma la tifoseria serba si fa sentire, le immagini tv mostrano addirittura più di una batteria montata sugli spalti, manco fossimo in una partita di calcio. Il primo incontro vede protagonisti Laslo Djere, 88 ATP, e Sam Querrey, n. 12. Il primo set arriva in maniera equilibrata fino al tie break; Djere si porta rapidamente sul 3 a 0, giocando splendidamente contro un Querrey falloso; il nativo di Senta comanda intelligentemente lo scambio insistendo sul rovescio, colpo debole dell’americano…rovescio che Djere gioca invece incredibilmente bene, spazzolando le righe a più riprese e chiudendo il tie break 7-4. Dal secondo parziale in poi parla la classifica ATP perché il numero dodici al mondo fa uscire tutta la sua esperienza e grinta, sfruttando il calo fisiologico del suo opponente e chiudendo 6-2. Nei successivi due parziali basteranno due break a Querrey per aggiudicarsi meritatamente il primo punto della giornata.

J. Isner b. D. Lajovic 6-4 6-7(7) 6-3 3-6 7-6(4)

E’ un match ad alta temperatura quello tra Long John Isner e Dusan Lajovic, alfiere serbo dal rovescio a una mano. L’arena, ormai scaldata dal singolare tra Querrey e Djere, scatena tutta la potenza del suo tifo a supporto del giocatore superstite, che deve opporsi alle bordate servizio-dritto del numero 18 ATP.

Dopo un primo set vinto 6-4 dall’americano, si assiste nel secondo set a una risalita da parte di Lajovic che sfruttando le rotazioni del suo rovescio e la continuità del servizio, mette in difficoltà il gigante americano, costringendolo a un sanguinoso tie-break; Isner annulla un set point sul 6-5 con un coraggiosissimo inside out da cineteca e un lungolinea di chiusura. Non basta questo a fermare il momento d’oro del serbo che chiude il tie break 9 a 7. Il terzo set ad alta tensione vede i due giocatori scambiare selvaggiamente da fondo campo e da questi primi game lottati Isner si aggiudica il break del 3 a 1 recuperando una smorzata di Lajovic e spedendogliela lungolinea, provocando una reazione d’ira nel serbo che addirittura si colpisce per sbaglio con la propria racchetta. Si arriva al 5 a 3, non senza assistere a bellissime fiammate col rovescio a una mano del serbo, che si carica a più riprese; ma è Isner a chiudere il set con il suo fedele servizio dagli effetti destruenti, che zittisce l’arena e porta il match al quarto e forse ultimo parziale. Il numero 84 serbo adesso si trova davanti la possibilità di allungare le speranze della Serbia, portando il match al quinto. Anche se il servizio di John Isner è puntuale e implacabile quanto la bolletta della luce e breakkare il gigante sembra un’impresa, Lajovic tra uno splendido passante di rovescio e qualche errore di misura dalla parte opposta, si porta sul 6 a 3. È infine Isner a uscire vincitore dal tie break del quinto set, sigillando i primi due punti preziosi di questi ottavi di finale di Coppa Davis per gli Stati Uniti


SPAGNA-GRAN BRETAGNA 1-1 (Michele Trabace)

A. Ramos Vinolas b. L. Broady 6-3 6-4 7-6(6)

Ramos non sbaglia- Sulla terra rossa di Marbella arriva il primo punto dalla nuova Spagna targata Bruguera nella sfida contro la Gran Bretagna e ad ottenerlo è Albert Ramos-Vinolas, numero 21 del mondo, che sconfigge in tre set Liam Broady, numero 165 ATP e sostituto dell’acciaccato Kyle Edmund. Non era sulla carta un impegno particolarmente ostico per l’iberico poiché la superficie lo facilitava di parecchio nel suo compito, eppure il nativo di Stockport, assente sui campi di terra battuta da quasi due anni, è stato in grado di vendere cara la pelle, ma si sa in Davis niente è scontato.

Nel primo set non c’è storia, Ramos è di un’altra categoria e si aggiudica facilmente la partita per 6-3 con un doppio break. Maggiore equilibrio nel secondo parziale con il trentenne di Barcellona che si fa recuperare un break, riuscendo prima ad annullare due velenose palle break nell’ottavo game e poi a trovare il guizzo vincente nel decimo gioco al sesto set point, fissando dunque il punteggio sul 6-4. Pensiero comune è che il britannico ora possa cedere di schianto, invece no, rimane ancorato al match e addirittura si procura la possibilità di servire per il set nel dodicesimo gioco, ma viene vanificata dal recupero di Ramos che ristabilisce la parità. L’epilogo di questa frazione è affidato al tie-break: Broady si procura un set point, ma è magistrale Ramos con un grande passante di rovescio ad annullarlo e poi alla prima palla match è ancor più bravo a trovare una risposta che sancisce la fine delle ostilità dopo due ore e trentaquattro minuti.

C. Norrie b. R. Bautista Agut 4-6 3-6 6-3 6-2 6-2

Norrie eroico– Alzi la mano chi dopo i primi due parziali avrebbe mai pensato ad un simile ribaltone. Cameron Norrie, anni 22 e all’esordio assoluto in Coppa Davis, realizza un capolavoro andando a vincere un match straordinario al quinto set contro un avversario di grande caratura quale Roberto Bautista Agut. Dopo una giornata di gare al Club de Tenis Puente Romano di Marbella siamo a sorpresa 1 a 1 tra Spagna e Gran Bretagna. Questi sono gli incontri che spesso la Coppa Davis ci ha abituato per anni, dandoci delle emozioni uniche.

Inizio in salita per il numero 23 mondiale che va subito sotto di un break, ma dal 2 a 4 infila quattro game consecutivi, aggiudicandosi il primo set 6-4. La striscia positiva prosegue anche nei primi tre giochi della seconda frazione, il britannico ha un sussulto e riesce ad accorciare, ma l’iberico riprende in mano le operazioni e chiude per 6-3. La disputa tra i due giocatori è ancora lontana dall’essere conclusa: il recente vincitore del suo settimo titolo a Auckland, pur avendo in due occasioni un break di vantaggio, perde per 3 volte il servizio con Norrie che ne approfitta per strappare 6-3 il terzo parziale, dando speranza al suo capitano Leon Smith e ai suoi connazionali qui presenti. La battaglia ora si fa serrata, gli scambi sono lunghi, i giochi diventano estenuanti (6 su 8 finiscono ai vantaggi) e quasi sempre è Norrie a prevalere, con un Bautista che sembra sempre più affaticato e non al meglio fisicamente, come testimonia anche il medical time out per farsi curare la coscia sinistra; dal 2 pari Norrie diventa inarrestabile e incredibilmente si prende anche il quarto set per 6-2, rimandando ogni verdetto al quinto e decisivo parziale con un clima sempre più bollente sugli spalti, soprattutto dei britannici. Il nativo di Johannesburg è sempre più “on fire”, si porta avanti 3 a 1 e Bautista soffre terribilmente (si fa nuovamente massaggiare la coscia sinistra durante un cambio campo); Norrie vede da vicino il traguardo poiché ottiene un ulteriore break che lo manda a servire per il match nell’ottavo game: il numero 114 ATP da fondo a tutto quello che ha, la palla dello spagnolo si stampa sul nastro e al primo match point si realizza una rimonta pazzesca dopo più di 4 ore di intenso gioco. La Gran Bretagna pareggia i conti e domani il doppio sarà ancora più importante.

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