Angelo Binaghi, presidente della FIT, è intervenuto ai microfoni di Supertennis per commentare il momento di gloria di Marco Cecchinato. “È stata una giornata straordinaria per tutto lo sport italiano – le parole del numero uno federale – hanno aperto col tennis anche i telegiornali delle emittenti generaliste, siamo saliti alla ribalta anche della vita non sportiva del nostro Paese. Onestamente parliamo di un fulmine a ciel sereno, era molto difficile aspettarsi qualcosa del genere, ho assistito alla seconda parte del suo match d’esordio contro Copil e onestamente il crollo fisico del rumeno ha influito sul risultato. Poi, da lì, un crescendo incredibile”.

NON SOLO CECK –  L’auspicio di Binaghi è che le conseguenze positive dell’exploit di Cecchinato possano essere amplificate. “Da due o tre anni diciamo che il movimento maschile avrebbe dato grandi risultati – la sua analisi -, adesso celebriamo la festa di Marco, che però si inserisce in una fase di ottime prestazioni di Fognini, Berrettini, Sonego e di tutti gli altri ragazzi che stanno facendo bene nel circuito maggiore come nei Challenger. La mia speranza è che si crei un circolo virtuoso come è accaduto qualche anno fa per le ragazze, con i successi Schiavone, Pennetta, Vinci ed Errani”.

Marco Cecchinato – Roland Garros 2018 (foto via Twitter, @rolandgarros)

GESTIONE DEL SUCCESSO – “Il punto di riferimento da tener presente è quanto accaduto a Francesca Schiavone, trionfatrice al Roland Garros nel 2010. Nel breve, il problema è arrivare all’incontro con Thiem nel miglior modo possibile, isolando Marco dalla valanga di reazioni che arriva dall’Italia. Poi ci sarà da gestire il medio termine: Francesca dopo aver vinto a Parigi perse al primo turno a Wimbledon per una sbornia di popolarità, non riuscimmo ad aiutarla a gestire il tutto. Cecchinato è arrivato al momento più importante della sua carriera con un’esperienza ad alti livelli inferiore rispetto a quella che aveva Schiavone, andrà supportato in tal senso”.