Klepac, la slovena che batte le Williams: “Serena serviva molto piano”

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Klepac, la slovena che batte le Williams: “Serena serviva molto piano”

PARIGI – Alla doppista slovena, ultima ad affrontare Serena Williams prima del forfait, abbiamo chiesto se in campo si fosse accorta dei problemi fisici della statunitense

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Andreja Klepac è una tennista slovena. Grande promessa da junior (vicecampionessa europea under 14, fu battuta in finale dalla coetanea Barbora Strycova, attuale n. 26 WTA) ed entrata in top 100 a soli 22 anni, la 32enne di Capodistria ha dovuto rinunciare ad carriera di singolarista di livello a causa dei tanti infortuni (“Dopo la terza operazione al polso mi sono rassegnata e mi sono dedicata al doppio”). È riuscita comunque a ritagliarsi un’ottima carriera da doppista, dato che attualmente è al 13esimo posto del ranking di specialità. E soprattutto insieme alla spagnola Maria Josè Martinez Sanchez, campionessa a sorpresa nel 2010 degli Internazionali d’Italia, con cui gioca stabilmente dall’inizio del 2017, si trovano in terza posizione della Race e puntano alle WTA Finals di fine anno a Singapore: “Ci siamo qualificate lo scorso anno, l’obiettivo è ripeterci”.

A parte il fatto curioso che è concittadina di chi scrive questo articolo, abbiamo intervistato Andreja perché insieme alla spagnola sono state le ultime ad affrontare Serena Williams qui a Parigi, sconfiggendo lei e la sorella Venus in tre set il giorno precedente il ritiro della campionessa statunitense poco prima di scendere in campo contro Maria Sharapova. Per capire se in campo si fossero accorte dei problemi fisici di Serena. “Nel terzo set Serena è scesa molto con il servizio. Dopo aver perso il secondo set, abbiamo cercato soprattutto di concentrarci sul nostro gioco, quindi negli altri colpi non ho notato differenze, ma nel servizio sì”.

C’è infine un ultimo dato da segnalare. Andreja è una delle non moltissime tenniste che può dire di essere in vantaggio negli scontri diretti contro le sorelle Williams. Le aveva infatti già battute nel 2016 a Roma, insieme alla connazionale Katarina Srebotnik. E sempre con Srebotnik aveva perso un paio di mesi dopo al primo turno di Wimbledon, l’ultimo torneo dello Slam giocato assieme dalle statunitensi prima di questa edizione del Roland Garros. “Sì, non siamo in tante ad aver battuto le sorelle Williams ed io ci sono riuscita due volte. Giocare contro di loro è sempre particolare, perché attirano molta attenzione. Giocano benissimo anche in doppio, sono veramente difficili da battere. Quando le affronti devi sempre giocare al massimo, non puoi permetterti di abbassare il livello”.

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