Lorenzi al palo sull'erba 'B' di Antalya. Ceck pronto per Eastbourne

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Lorenzi al palo sull’erba ‘B’ di Antalya. Ceck pronto per Eastbourne

Dura sconfitta incassata dal senese nell’esordio stagionale su erba. Il tabellone del giovane torneo turco però è davvero misero, fatta eccezione per un paio di ex grandi (che non se la passano troppo bene). Mercoledì l’esordio di Cecchinato in Gran Bretagna

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ANTALYA

Tra l’opportunità di starsene a Eastbourne, a qualche chilometro da Londra e con le stesse condizioni di gioco dei suoi Championships, e quella di ignorare l’erba e continuare a ramazzare su terra battuta, lì c’è Antalya. Il porto mediterraneo della Turchia ha generato lo scorso anno una nuova tappa per il circuito ATP, esordendo con tutti gli asterischi del caso. Nel caldo torrido emerse Yuichi Sugita, al primo e finora anche unico titolo in carriera, ma ci si aspettava che il torneo sarebbe riuscito a salire di livello già dalla edizione successiva. I soldi di Turkish Airlines però non sono riusciti ad accendere la passione per il tennis nei turchi, né quella per la Turchia nei tennisti. Il risultato è che lo stadio bianco è meno che semivuoto, come lo scorso anno, e il campo dei partecipanti non è troppo al di sopra di quello di un Challenger di medio livello.

PAOLINO NON VA – Peccato non sia stato il genere di Challenger che esalta Paolo Lorenzi, finalista sulla terra battuta de L’Aquila appena due giorni prima di una netta sconfitta all’esordio su erba. Che la superficie verde non sia la preferita del trentacinquenne senese non è una scoperta di oggi, però il doppio sei-tre buscato da Mirza Basic non mette comunque di ottimo umore in vista dell’unico appuntamento green al quale non si può mancare. A Wimbledon 2017 Lorenzi ottenne addirittura l’ultima delle teste di serie – fattore che lo aiutò a completare così il “Career Micro Slam” di almeno una vittoria in ogni major. Quest’anno, se vorrà riguadagnarsi i 45 punti che aprono una seconda metà di stagione nella quale difende oltre due terzi del suo ranking, oltre che un sorteggio favorevole servirà più di quanto visto oggi: il cambio di superficie così repentino ha evidenziato una grande fatica del numero cinque azzurro con il servizio, aggravata ulteriormente da una scarsa ricerca della palla e a attacchi sporadici e poco incisivi. Tutta roba che a Church Road non viene perdonata mai.

PER IL RESTO, POCA ROBA – Con due leader del seeding come Mannarino e Dzumhur – non esattamente tennisti che sbancano il botteghino – gli unici nomi significativi nel tabellone sono quelli di Gael Monfils, Marcos Baghdatis, Fernando Verdasco e Mikhail Youzhny, tutti in grado raggiungere la top 10 mostrando ottimo tennis ma ormai un po’ troppi anni fa. A dimostrazione di quest’ultimo appunto, tre di loro hanno già salutato al primo incontro nel main draw (Monfils deve ancora scendere in campo). Poca fortuna per il “sergente” Youzhny, che all’Open turco era riuscito a ripetere il passaggio delle qualificazioni già riuscito a Stoccarda e a Halle ma non è riuscito nuovamente a spingersi oltre. la sospensione sul set pari di lunedì sera gli è valsa un giorno in più di permanenza – chissà quanto desiderato – ma alla ripresa Robin Haase ha dominato il parziale decisivo, cedendo appena tre punti al servizio.

Raoul Ruberti

Risultati:

[5] R. Haase b. [Q] M. Youzhny 7-6(4) 6-7(5) 6-4
M. Basic b. P. Lorenzi 6-3 6-3
M. Copil b. [WC] C. Ilkel 6-4 7-6(5)
N. Basilashvili b. [8] D. Lajovic 6-4 2-6 7-5
J. Vesely b. [3/WC] F. Verdasco 6-3 7-5

Il tabellone completo


EASTBOURNE

Giornata dedicata alle partite che completano il primo turno all’ATP 250 di Eastbourne, ridente cittadina inglese che si affaccia sulla Manica e che da due anni ospita questa competizione utilizzata da molti giocatori per perfezionare il gioco sui prati prima di Wimbledon. Nessun italiano in campo, l’unico superstite della nostra truppa è Marco Cecchinato che scenderà in campo mercoledì contro Denis Istomincercando di vendicare Andreas Seppi. Segnaliamo la vittoria secca del kazako Kukushkin (90 ATP) con il qualificato australiano De Minaur (77 ATP) – poco più di un’ora di partita e tre soli giochi lasciati allo spaesato avversario – e il successo un po’ meno perentorio della tds n° 5 Leo Mayer (36 ATP) che in due set combattuti estromette dal torneo l’esperto Gilles Simon (55 ATP) proveniente da una buona stagione su terra, culminata con la finale persa contro Thiem a Lione, ma non altrettanto performante su questa superficie. Lo slovacco Lacko (94 ATP) avanza a spese dell’ecuadoriano Quiroz (244 ATP), proveniente dalle qualificazioni, vincendo in due set equilibrati (il secondo deciso solo al tie break), mentre lo statunitense Steve Johnson (42 ATP), n° 7 del seeding, vince il suo primo incontro stagionale sull’erba battendo in due set con punteggio abbastanza netto il russo Daniil Medvedev (59 ATP). Il cileno Jarry (66 ATP) sorprende nel primo set il più vecchio degli Zverev, Misha (67 ATP), che poi si riprende nella seconda frazione, lasciando solo un gioco all’avversario, e fatica nella terza partita, caratterizzata da una serie di break e controbreak e terminata con il punteggio di 6-4. Nell’ultimo match della giornata l’ultima wild card del torneo, il britannico Cameron Norrie (79 ATP) ha ragione del qualificato tedesco Brando (che ha eliminato il nostro Matteo Viola) dopo tre set combattuti, i primi due equamente ripartiti tra i contendenti, il terzo decisamente a vantaggio di Norrie.

Risultati:

M. Kukushkin b. [Q] A. De Minaur 6-1 6-2
[5] L. Mayer b. G. Simon 6-4 7-6(4)
L. Lacko b. [Q] R. Quiroz 6-4 7-6(2)
[7] S. Johnson b. D. Medvedev 6-2 6-4
M. Zverev b. N. Jarry 3-6 6-1 6-4
[WC] C. Norrie b. [Q] D. Brands 7-5 6-7(4) 6-2

Andrea Franchino 

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