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Al femminile

La straordinaria Mihaela Buzarnescu

Nuova Top 20 WTA, la vincitrice del torneo di San Josè ha vissuto una carriera che non ha precedenti nella storia del tennis open femminile

Last updated: 10/08/2018 11:26
By AGF Published 07/08/2018
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23 Min Read
Mihaela Buzarnescu, Wimbledon 2018

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La vera svolta avviene proprio mentre è impegnata in un incontro di club in Olanda. Senza una ragione apparente, il ginocchio smette di farle male, e può giocare libera da ostacoli fisici. Solo che ormai Mihaela ha quasi 29 anni: un’età nella quale molte tenniste pensano al ritiro, se già non l’hanno fatto. Siamo nel 2017, ed è il momento nel quale, finalmente sana, comincia a vincere ITF in serie. In gennaio è numero 537 della classifica, in luglio migliora il best ranking (141), in ottobre entra per la prima volta fra le prime 100 del mondo. Infine, in novembre, è numero 72.
Prima poteva giocare a singhiozzo? Nel 2017 compie una vera e propria abbuffata di tennis: disputa 91 match in singolare e 59 in doppio. 91 + 59 = 150. Centocinquanta partite in una stagione sono una cifra da tennis d’altri tempi, da epoca delle racchette di legno; ma per lo sport così fisico di oggi sono davvero un unicum. Questo 2017 di tennis forsennato (l’ultimo titolo lo vince in novembre in Giappone, ma scende in campo anche in dicembre a Dubai) si conclude con 7 tornei ITF vinti in singolare e 3 in doppio, e 465 posizioni in classifica guadagnate.

Ma il 2017 è anche l’anno di tante prime volte. Prima volta in un main draw WTA (a Linz); prima volta contro una Top 50 (sempre Linz, match vinto contro la numero 35 Kontaveit); prima volta in un main draw Slam: US Open 2017. Curiosamente a New York il sorteggio le riserva proprio l’antica rivale da junior Caroline Wozniacki. Le due avversarie della finale dell’Orange Bowl 2005 si ritrovano una contro l’altra, e la partita segna un record per entrambe: per Mihaela è la prima in un Major, per Caroline è la centesima vittoria in uno Slam (vincerà ancora lei, 6-1, 7-5). Due dati che sintetizzano la differenza dei loro destini.
Un’altra situazione da film: mi domando cosa ne saprebbe fare un regista di talento di questo ricorso agonistico, un incrocio a così tanti anni di distanza con in mezzo dodici anni di carriere agli antipodi.

In pratica tutto quello che da junior, nel 2006, Buzarnescu poteva immaginare sarebbe arrivato nel giro di alcune stagioni, lo ha raggiunto oltre dieci anni dopo: a 29-30 anni invece che a 18-19. Ha attraversato una specie di buco nero tennistico, e ne è uscita quando ormai sembrava impossibile riuscirci. La carriera di Mihaela è così speciale da aver suscitato l’interesse di un sito specializzato in analisi statistiche come Heavy Topspin, che ha cercato casi simili nella storia del tennis femminile.
Questo il responso. Solo due giocatrici sono entrate per la prima volta in Top 100 in età più avanzata di Buzarnescu: Tzipi Obziler nel 2007 a 33 anni, e Adriana Villagran-Reami nel 1988 a 31 anni. Se però consideriamo le giocatrici capaci poi di spingersi in Top 30 non troviamo alcun precedente. L’unica che si avvicina è Laura Siegemund, che era entrata in Top 100 a 27 anni e poi era stata capace di salire fino a un best rank di numero 27. Siegemund: un’altra giocatrice per un periodo incerta se smettere o no, e che nel frattempo aveva trovato il tempo di prendere un titolo di studio in psicologia.

Intervistata alla fine del 2017, Buzarnescu aveva indicato la Top 50 come obiettivo per il 2018. In realtà siamo ancora in agosto ed è già diventata numero 20 (e 15 nella Race) e ha appena vinto il suo primo torneo WTA in carriera; ma non un International qualsiasi, bensì un Premier, a San Josè. Nella stagione è la terza finale, già raggiunta in gennaio a Hobart (persa contro Mertens) e in maggio a Praga (persa contro Kvitova). Con Elise Mertens si è presa la rivincita proprio la scorsa settimana in semifinale in California, mostrando di essere ancora in progresso sul piano tecnico.
Dunque nel 2018 Buzarnescu ha continuato la sua ascesa. Forse anche grazie al piccolo vantaggio che la sua vicenda le offre: a parte qualche avversaria di pari età, fra le tenniste di vertice nessuna ci ha giocato contro in passato, e quindi sono in poche a conoscerla a fondo: che tipo di tennis pratica?

a pagina 3: il gioco di Mihaela Buzarnescu

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TAGGED:mihaela buzarnescuWTA San José 2018
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