Alla prova dei fatti: previsioni giuste o sbagliate? - Pagina 2 di 4

Al femminile

Alla prova dei fatti: previsioni giuste o sbagliate?

All’inizio della stagione ho ipotizzato un 2018 di crescita per alcune giocatrici. È il momento di verificare come è andata

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Kaia Kanepi
ranking 1 gennaio 2018: n°99
ranking 5 novembre 2018: n°58

Differenza: +41
Qualità/difficoltà della previsione: molto bassa. Direi che questa previsione era facile come rubare il biberon a un neonato: qualcosa per cui non c’è da vantarsi. Occorreva tenere conto di tre aspetti: il tennis mostrato da Kanepi nel 2017; la posizione di classifica da cui partiva (numero 99); l’entusiasmo speciale con cui avrebbe giocato il 2018, tipico di chi rientra con successo dopo una lunga pausa. Tre fattori che rendevano il progresso quasi scontato. Solo problemi fisici avrebbero impedito si avverasse, ma siccome questi esulano dal giudizio tecnico, in pratica era una scommessa impossibile da perdere: o scommessa annullata causa infortuni, oppure vincente.
Il meglio Kanepi l’ha dato agli US Open, dove ha sconfitto Simona Halep (6-2, 6-4) al primo turno, trasformando un sorteggio terribile in una impresa. E dove ha dato filo da torcere a Serena Williams giocando un secondo set a livelli eccezionali (6-0, 4-6, 6-3). Purtroppo la sua stagione è finita con quel match, senza trasferta asiatica causa acciacchi vari (che alla sua età sono sempre dietro l’angolo).

Aliaksandra Sasnovich
ranking 1 gennaio 2018: n°88
ranking 5 novembre 2018: n°30

Differenza: +58
Qualità previsione: media. Sarebbe stata di grado basso se nel commento del primo articolo non avessi specificato che ritenevo alla sua portata un posto in Top 50: un progresso non da poco, di quasi 40 posti. Ma Sasnovich è stata addirittura capace di spingersi più su, fino alla Top 30.
Aliaksandra nel 2017 aveva avuto una stagione a due facce: discreta nel circuito WTA, straordinaria in Fed Cup dove era stata la leader della Bielorussia, capace di imprese che avevano portato la squadra in finale. Nel 2018 ha saputo trasferire nel Tour il livello delle prestazioni di Fed Cup, e i risultati si sono visti. Ha solo finito la stagione un po’ in riserva, forse non abituata ad arrivare così spesso in fondo ai tornei. Nota a margine: è progredita molto anche sul piano fisico e oggi la sua palla è diventata più pesante, tanto da permetterle una maggiore aggressività.

Camila Giorgi
ranking 1 gennaio 2018: n° 80
ranking 5 novembre 2018: n°26

Differenza: +54
Qualità previsione: medio-alta. Non sottovaluterei questa previsione, perché bisogna tenere conto del momento in cui è stata fatta. Giorgi stava attraversando un periodo poco felice ed era reduce non da una, ma da due stagioni difficili, visto che nel 2016 aveva chiuso al numero 83 del mondo. Anche dai commenti all’articolo di allora si capisce che il mood per diversi osservatori era pessimista. Fra l’altro quello stesso giorno Camila sarebbe stata sconfitta a Shenzhen dalla numero 105 Ana Bogdan, perdendo altre 20 posizioni in classifica nella settimana successiva.
In realtà Giorgi ha avuto un 2018 molto logico. Nel senso che è stato un anno in cui è stata quasi sempre bene fisicamente e questo le ha permesso di mettere in campo il suo potenziale. Che forse non è da numero 1 del mondo, ma che sicuramente non è da numero 80. La posizione 26, che equivale al best ranking di carriera, poteva essere migliore senza qualche acciacco tra gli Australian Open e la stagione su terra.

Belinda Bencic
ranking 1 gennaio 2018: n° 74
ranking 5 novembre 2018: n°37

Differenza: +37
Qualità previsione: bassa. Penalizzata dalle difficoltà fisiche per un paio di stagioni, una Bencic più a posto fisicamente non poteva stare oltre il 70mo posto. Ricordo anche che nel momento del primo articolo Belinda era reduce da alcuni tornei ITF disputati durante i mesi di sosta del circuito maggiore, tornei in cui aveva mostrato di essersi lasciata alle spalle il periodo più difficile. Rimane però la sensazione che la più precoce esponente della “generazione 1997” abbia bisogno di un ulteriore recupero fisico per poter tornare quella dei giorni migliori.

Aryna Sabalenka
ranking 1 gennaio 2018: n°73
ranking 5 novembre 2018: n°11

Differenza: +62
Qualità previsione: medio-bassa. “Scommettere” sulle giovanissime (Sabalenka è del 1998) comporta sempre qualche rischio in più: gli alti e bassi sono più probabili, con annate al rimbalzo in negativo o positivo. D’altra parte che Aryna fosse in grado di offrire un tennis ben superiore al numero 73 del ranking era apparso molto evidente già prima del periodo di stesura dell’articolo.
Nel 2018 Sabalenka è cresciuta moltissimo al punto che qualche settimana fa c’è stato addirittura un momento nel quale un po’ tutte le avversarie (Top 10 incluse) speravano di evitarla, perché se capitava la giornata-sì era quasi incontenibile.

a pagina 3: Le giocatrici fra 31 e 70 del ranking

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