Al femminile
WTA 2018: dodici match da ricordare (prima parte)
Dalle partite australiane di inizio anno sino all’Asian Swing di fine stagione, dodici incontri memorabili scelti per qualità tecnica, tattica e agonistica

8. Sloane Stephens b. Camila Giorgi 4-6, 6-1, 8-6 – Roland Garros, terzo turno
Un match con una velocità di palla superiore, tanto rapida da risultare per alcuni tratti quasi irreale, considerato che si è disputato su terra battuta. Ricordo la sensazione di quel sabato: avevo seguito in diretta TV altre partite, e quando sono passato al terzo set di questa (ho poi recuperato il resto del match in differita), quasi non mi sembrava vero. Non pensavo che sulla terra parigina si potesse scambiare a quel ritmo per tanti punti di fila, in modo così sistematico.
Torniamo a quei giorni del Roland Garros. Giorgi finalmente affronta una stagione su terra senza problemi fisici e si ritrova al terzo turno contro Sloane Stephens. Che la campionessa dello US Open sia in grande forma lo si capisce dal resto del torneo: a tutte le avversarie lascia le briciole; solo vittorie molto nette per due set a zero. A conti fatti, l’unico set perso da Sloane nel suo cammino verso la finale è proprio quello di apertura in questo match contro Giorgi. Ma non è sorprendente, visto che Camila in alcuni frangenti appare quasi irresistibile.
L’aspetto tattico forse più interessante è che, dopo aver perso due volte in passato contro Giorgi, Stephens non vuole giocare troppo passivamente e spesso preferisce replicare colpo su colpo, mantenendo alto il ritmo del palleggio fino ai limiti delle possibilità tecniche di entrambe. Ne escono scambi di intensità impressionante, che trasportano questo match di diritto tra quelli memorabili della stagione. Giorgi più orientata alla verticalizzazione (21 punti a rete), Stephens più efficace nei recuperi e nel contenimento.
Nel terzo decisivo set, Camila per due occasioni serve per il match, ma ogni volta Sloane ottiene il controbreak. Finisce per vincere in volata Stephens, per 8-6, dopo due ore e 27 minuti di tennis elettrico, ad altissima energia. Purtroppo, senza veri e propri Highlights, bisogna accontentarsi di una brevissima sintesi:
7. Simona Halep b. Angelique Kerber 6-3, 4-6, 9-7 – Australian Open, semifinale
Sicuramente uno dei match da ricordare del 2018, per l’importanza dello scenario e soprattutto per la ricchezza di emozioni offerte. Forse la qualità di gioco non è stata sempre all’altezza delle migliori possibilità delle protagoniste, ma in ogni caso i passaggi a vuoto sono stati ampiamente compensati da alcuni picchi davvero di massima intensità.
Alla semifinale degli Australian Open arrivano infatti due giocatrici provate da un torneo disputato con un grande caldo e da un paio di partite che hanno lasciato il segno. In particolare Kerber ha dovuto dare fondo a tutte le energie mentali nel quarto turno contro Su-Wei Hsieh (che con il suo tennis anomalo l’ha portata sull’orlo di una crisi di nervi), mentre Halep ha le scorie della lotta fisicamente terribile contro Lauren Davis (un 4-6, 6-4, 15-13 durato quasi quattro ore). Ma Simona e Angelique sono da ammirare per la caparbietà con cui si affrontano, in una lotta all’ultimo respiro, che per l’enorme sforzo profuso probabilmente ha inciso sulle possibilità di Halep nella finale contro Wozniacki.
La partita comincia a senso unico: Angelique semplicemente non sembra pronta per l’impegno, e Simona gestisce a proprio piacimento le operazioni. Sale 5-0 in pochi minuti, ma al momento di chiudere il set perde la battuta. È il segnale che la partita sta per decollare. Kerber recupera un altro break, ma si ferma sul 6-3. Anche nel secondo set Halep parte meglio: conduce 3-1, ma di nuovo Kerber reagisce e finisce per pareggiare i conti sul 6-4.
Il match cresce prepotentemente di livello tecnico ed emotivo nel terzo set. Gli scambi diventano sempre più intensi: l’immagine simbolo, che vedremo più volte, è quella delle due contendenti piegate sulle gambe, alla ricerca del recupero dopo i tanti durissimi scambi. Ecco due quindici disputati consecutivamente nel game di apertura:
Ancora una volta, come in tutti i set, Halep si porta avanti e sul 5-3 e serve per il match. Kerber reagisce, le strappa la battuta ma poi deve fronteggiare due match point sul 4-5 15-40. Li annulla, e sullo slancio del mancato pericolo rovescia la situazione, arrivando a sua volta ad avere due match point sul 6-5, 40-15. Ma qui è Simona a salvarsi sull’orlo del baratro, a rifiutarsi di perdere, e rimettere le cose in parità.
Si dovrà arrivare al sedicesimo game per avere la chiusura definitiva, al sesto match point complessivo. Sesto match point perché, a conti fatti, due ne ha avuti Halep nel decimo game, due Kerber nel dodicesimo, e infine due Halep, nel sedicesimo. Una altalena di emozioni memorabile, in un set durato da solo 70 minuti, con in palio una finale Slam.
Domani le partite dalla numero 6 alla numero 1.
Al femminile
Camila Giorgi riparte da Linz, per Trevisan doppia avventura a Doha e Abu Dhabi: il febbraio delle tenniste italiane
Dopo un Australian Open non proprio esaltante, ecco le partecipazioni azzurre ai tornei WTA di febbraio.

Mettersi alle spalle l’Australian Open, tuffarsi in un febbraio che deve servire a trovare conferme per Camila Giorgi e Jasmine Paolini, ad accumulare ancor più punti in vista di Indian Wells e Miami per Martina Trevisan e Lucia Bronzetti. Sullo sfondo c’è anche la voglia di Sara Errani di tornare tra le prime 100 nel ranking WTA.
Le belle notizie dal tennis femminile, in questo avvio di 2023, sono arrivate proprio da Giorgi e Paolini. Il cammino della n. 69 del ranking all’Australian Open si è interrotto al terzo turno per merito di Belinda Bencic, testa di serie n. 12. Un’eliminazione in due set, dopo le vittorie su Pavlyuchenkova e Schmiedlova, ma che hanno dato indicazioni importanti su un percorso positivo da intraprendere in questo 2023. Sconfitta nettamente da Ljudmila Samsonova al primo turno a Melbourne, Jasmine Paolini è in corsa per una semifinale al WTA di Lione. Avversaria odierna, Caroline Garcia, beniamina di casa.
Il gennaio di Lucia Bronzetti è stato esaltante nella United Cup, competizione che ha galvanizzato la n. 62 del ranking, uscita, però, al primo all’Australian Open Siegemund in tre set.
Il match più esaltante fin qui disputato dalla n. 1 del tennis femminile, Martina Trevisan lo ha disputato alla United Cup. La vittoria in tre set su Maria Sakkari è stato un gran sussulto in questo nuovo anno. Male all’Australian Open, uscita al primo turno contro Anna Schmiedlova.
Sarà ancora il cemento il grande protagonista nei tornei femminili di tennis del mese di febbraio.
Dal 6 al 12 si giocherà contemporaneamente ad Abu Dhabi e a Linz.
Nel tabellone principale di Abu Dhabi l’Italia sarà rappresentata da Martina Trevisan. Ons Jabeur ha, invece, annunciato il forfait: sarebbe stata la testa di serie n. 1 del ranking.
In Austria, invece, al WTA di Linz ci saranno Lucia Bronzetti e Camila Giorgi. La partecipazione di Sara Errani, invece, passerà dalle qualificazioni.
Dal 13 al 19 febbraio si giocherà a Doha. Già in tabellone Martina Trevisan, dovrà affrontare le qualificazioni Jasmine Paolini.
Il febbraio delle principali tenniste italiane.
6/12 febbraio: Trevisan ad Abu Dhabi, Bronzetti e Giorgi a Linz, Errani alle qualificazioni
13/19 febbraio: Trevisan e Paolini a Doha
Al femminile
United Cup: delusione Australia, ottimo avvio per Grecia, USA e Svizzera. Wawrinka sorprende Bublik
Kvitova regala l’unico punto alla Repubblica ceca. Tsitsipas e Sakkari brillano anche in doppio. Disfatta argentina contro la Francia

In attesa dell’esordio di Nadal e Zverev in programma domani, ecco i risultati definitivi dopo le prime due giornate di gioco alla United Cup. Non c’è solo il successo dell’Italia sul Brasile, di cui vi abbiamo parlato qui.
Grecia – Bulgaria 4-1
Kuzmanov – Pervolarakis 6-1, 6-1
Sakkari – Tomova 6-3, 6-2
Sakkari/Stefanos Tsitsipas – Topalova/Andreev 6-4, 6-4
La Grecia si aggiudica la sfida con la Bulgaria nel primo turno di United Cup per 4-1. La Bulgaria rispetta il pronostico nella sfida tra Dimitar Kuzmanov, n. 196 del ranking, e Michail Pervolakis, n. 504. Il doppio 6-1 dà coraggio ai bulgari che riaprono il computo complessivo della sfida. Ma poi ci pensano i rispettivi n. 1 ellenici del maschile e femminile a dare la sterzata decisiva alla sfida. Vince Maria Sakkari agevolmente in due set su Viktorya Tomova, 6-3, 6-2. Poi in coppia con Strefanos Tsitsipas, la greca dà spettacolo e con un doppio 6-4 si pensa al turno successivo. Debole nelle seconde linee, con Sakkari e Tsitsipas la Grecia può dir la sua nella competizione.
USA – Repubblica Ceca 4-1
Kvitova – Pegula 7-6, 6-4
Tiafoe – Machac 6-3, 2-4 ret Machac
Pegula/Taylor Pegula – Bouzkova – Lehecka 2-6, 6-3, 10-7
Ottimo il debutto nella competizione per gli statunitensi. La sconfitta in due set di Pegula contro Kvitova alla fine risulterà ininfluente. Decisivo il tie-break del primo set, in cui Petra annulla ben tre set point alla sua avversaria. Machac è costretto sul più bello al ritiro nella sfida con Tiafoe. Sotto di un set, ma avanti di un break, il ceco è costretto al forfait per una distorsione alla caviglia destra. Il doppio se l’aggiudica la coppia composta da Jessica e Taylor Pegula.
Francia – Argentina 4-0
Garcia – Podoska 6-2, 6-0
Mannarino – Coria 6-1, 6-0
La vittoria della Francia sa di rivincita mondiale nei confronti dell’Argentina. Dal campo di calcio a quello di tennis, dal Qatar all’Australia, stavolta sono i transalpini a gioire e anche abbastanza nettamente lasciando soli tre game ai singolari odierni. Rullo compressore Caroline Garcia, n. 4, supera Nadia Podoska, n. 195, per 6-2, 6-0. Adrian Mannarino, n. 46, la imita battendo Federico Coria, n. 75, 6-1, 6-0, il tutto in 2he10’ complessivi.
Australia Gran Bretagna 1-3
Dart – Inglis 6-4, 6-4
Kubler – Evans 6-3, 7-6(3)
Momento decisamente sfortunato per l’Australia, data da molti per favorita nella competizione. Il forfait di Kyrgios e successivamente quello di Tomljanovic, per un problema al ginocchio sinistro, hanno cambiato l’inerzia del confronto con la Gran Bretagna. In svantaggio 0-2, è toccato a Maddison Inglis, n. 180 del mondo, affrontare Harriet Dart, n. 98 del ranking Wta. Doppio 6-4 e semaforo verde per i britannici. Inutile ma comunque rocambolesca la sconfitta di Evans contro Kubler. Sotto di un set, nel secondo parziale il britannico si è fatto rimontare da 5-0, perdendo in malo modo al tie-break.
Svizzera – Kazakhistan 4-0
Teichmann – Kulambayeva 6-3, 6-2
Wawrinka vs Bublik 6-3, 7-6(3)
Tutto facile per la Svizzera. Stan Wawrinka (n. 148) soffre nel secondo set contro il talentuoso Alexander Bublik, n. 37. Ricambio generazionale? Non ditelo al buon vecchio Stan che porta a casa il punto decisivo per il passaggio del turno dei rossocrociati. Bene anche Jil Teichmann, n. 35, nel singolare femminile contro Zhibek Kulambayeva, n. 441, che viene sconfitta 6-3, 6-2.
Al femminile
Il fallimento di FTX costa caro a Naomi Osaka
Grave perdita economica per la tennista giapponese Osaka, che aveva investito nella criptovaluta FTX

Non un gran momento per la ex numero 1 al mondo Naomi Osaka. Oltre alle sconfitte sul campo di gioco, per la pluricampionessa Slam i problemi provengono anche dalle finanze. È, infatti, una delle azioniste di FTX, un’azienda per lo scambio di criptovalute che ha dichiarato bancarotta l’11 novembre.
Non solo Osaka, ma sono tanti gli sportivi che hanno visto andare in fumo i propri proventi dal fallimento di FTX. L’azienda era riuscita ad acquistare così tanta credibilità da riuscire a mettere il proprio logo sulle vetture e le divise di Lewis Hamilton e George Russel, piloti della Mercedes in Formula 1; e anche a vedersi intitolato lo stadio NBA dei Miami Heats.
Il valore di mercato di FTX ha subìto un grave crollo negli ultimi sette giorni, passando da $22 a $1.40. Il CEO di FTX Sam Bankman-Fried – ora sotto investigazione per come ha gestito l’azienda fondata nel 2019 – ha già dichiarato fallimento a seguito dell’enorme svalutazione della criptovaluta.
Osaka aveva firmato l’accordo con FTX nel marzo 2022 mentre era negli Stati Uniti impegnata per l’Indian Wells e il Miami Open. La tennista ha acquistato delle azioni di FTX e nell’accordo era previsto che la tennista giapponese fosse ambasciatrice nel mondo dell’azienda, per influenzare quante più persone possibili a credere in loro. L’accordo di Naomi Osaka includeva anche la sua partecipazione nella creazione di contenuti multimediali per promuovere la criptovaluta. Non sono state ufficializzate le cifre riguardanti la perdita subita dalla tennista.