Thiem: "Servizio e risposta le chiavi per battere Federer. Contro Berrettini dovrò dare il meglio"

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Thiem: “Servizio e risposta le chiavi per battere Federer. Contro Berrettini dovrò dare il meglio”

L’austriaco domina Federer nel loro primo match alle Finals 2019: “Una superficie rapida è un vantaggio anche per me”. Il match con l’azzurro? “Mi aspetto il miglior Matteo”

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Dominic Thiem - ATP Finals 2019 (foto Roberto Zanettin)
 

Parte male Federer alle Finals, dominato da un Dominic Thiem pressoché impeccabile nel loro primo scontro del Round Robin. Ma il dominio dell’austrico sullo svizzero non è una novità e, con la vittoria di ieri, Dominic sale a cinque vittorie su sette contro il Maestro di Basilea. Un successo ottenuto in due set lottati e vinti entrambi 7-5. Come spiega Thiem una tale performance? “Per batterlo ogni cosa deve funzionare bene allo stesso tempo e oggi è andata così” ha detto il viennese nella conferenza post-match.“Ho giocato bene in generale ma, in particolare, sono soddisfatto del servizio e della risposta, fondamentali per giocare indoor. Probabilmente anche l’ultimo gioco è stato cruciale“.

Una competizione indoor e, quest’anno, una superficie particolarmente rapida alla O2 Arena, condizioni particolarmente congeniali a Federer; eppure lo svizzero si è incartato più volte, permettendo così a Dominic di esprimere il suo miglior gioco: “Sì, la superficie è alquanto veloce, simile a quella di Bercy. Ma ciò non è svantaggioso per il mio gioco. Mi piace colpire agevolmente di rovescio e non è sempre facile per me farlo sulla terra o su una superficie dura ma lenta perché i rimbalzi sono troppo alti“.

Nel prossimo incontro Dominic se la vedrà con Novak Djokovic e poi ci sarà Matteo Berrettini. I due si sono incontrati due volte nel corso della stagione, a Shanghai, dove l’azzurro ebbe la meglio in due set, e a Vienna, dove invece ci fu una battaglia in tre set conquistata dall’austriaco. “Ora incontrerai di nuovo Berrettini. Durante l’anno contro di lui una vittoria e una sconfitta. Cosa ti aspetti dal prossimo match?”, gli chiede il direttore Scanagatta in conferenza. “Il match contro Matteo qui sarà diverso. Anche a Shanghai la superficie era veloce ma outdoor, mentre a Vienna era alquanto lenta. Qui ci saranno condizioni ancora diverse e c’è una tensione particolare perché è un evento speciale e unico. Ma mi aspetto il miglior Matteo e dovrò dare il meglio di me“.

E mentre i magnifici otto sono impegnati in quel di Londra, nell’altro emisfero, a Perth, domenica si faceva la storia del tennis femminile francese con la terza vittoria della Francia in Federation Cup. Protagonista indiscussa dello storico successo transalpino è Kiki Mladenovic – fidanzata di Thiem – che, dopo aver portato a casa i suoi due singolari (in particolare con una sorprendente rimonta contro la n. 1 del mondo Ashleigh Barty), ha regalato alla squadra il punto decisivo nel doppio insieme all’ex nemica Caroline Garcia.

Non ho visto il match perché era troppo presto. Non posso disturbare la mia preparazione” confessa un sorridente Thiem, “ma la Francia, e in particolare Kiki, hanno riscritto la storia; lei ha vinto i suoi tre match e ha battuto la n. 1 del mondo. E se si considera che è l’ultimo anno di questa versione della Fed Cup, la cosa è incredibile. Probabilmente non si è ancora resa conto del tutto di ciò che è riuscita a realizzare. È una cosa che solo pochi giocatori riescono a compiere e sono super felice per lei. Nessuno se lo merita più di lei“.

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