Chi si rivede: Marin Cilic ricomincia da Sydney

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Chi si rivede: Marin Cilic ricomincia da Sydney

Superati i problemi al ginocchio destro: Cilic ripartirà nel 2020 con la ATP Cup. Il croato ha parlato di Coppa Davis: “L’esonero di Krajan? L’ho saputo dai media. Non deve ripetersi”. Su ATP e ITF dice: “Finalmente si parlano”

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Marin Cilic - US Open 2019 (foto via Twitter, @usopen)
 

Per Marin Cilic si chiude un anno tennistico da dimenticare. Era infatti dal 2007 che il giocatore croato non terminava una stagione senza alzare nemmeno un trofeo a livello ATP. Dal 2008 al 2018 infatti, Cilic era sempre riuscito a vincere almeno un titolo del massimo circuito professionistico (il record nel 2014 con quattro tornei vinti, tra i quali ovviamente spicca il trionfo allo US Open). Anche la classifica di fine anno, numero 39, certifica la necessità per il 31enne tennista di Medjugorje di voltare pagina in fretta e concentrarsi sul futuro: l’ultima volta che aveva chiuso l’anno in una posizione più o meno simile era il 2013, quando concluse in 37esima posizione quello che era stato un altro annus horribilis per lui, con la famosa squalifica per doping a causa delle zollette di zucchero, inizialmente di nove mesi e poi ridotta a quattro.

Stavolta invece la stagione è stata pesantemente condizionata dai problemi al ginocchio destro, tanto da costringere Cilic a chiudere la stagione dopo Parigi-Bercy e rinunciare a difendere la Coppa Davis vinta lo scorso anno in Francia, per potersi sottoporre alle terapie necessarie a risolvere il problema ed essere pronto per l’inizio della prossima stagione.

Intervistato nei giorni scorsi a Zagabria, l’ex n. 3 del mondo ha rassicurato appassionati e addetti ai lavori croati: le terapie hanno avuto successo e il dolore al ginocchio è passato. Tanto che Marin ha già iniziato – seppure blandamente – gli allenamenti: “Ho iniziato ad allenarmi piano, per essere pronto per la preparazione invernale che inizierà tra una decina di giorni. Ci sarà il tempo per fare tutto: Wayne Ferriera (il suo coach, ndr) verrà a Zagabria e poi ci troveremo anche in Australia per l’ATP Cup: noi giochiamo nel girone di Sydney e il primo match è previsto il 4 gennaio”.

Per quanto riguarda la programmazione della prossima stagione, al momento l’unica certezza pare proprio la trasferta australiana (“Con il problema al ginocchio e considerando che mia moglie partorirà a febbraio, non ho ancora preparato il piano tornei. Devo ancora vedere tutto…”) e quindi al momento non si sa se Cilic tornerà a difendere i colori della nazionale croata in occasione del turno preliminare di Coppa Davis in programma nel weekend del 6 e 7 marzo (la Croazia ospiterà la vincente della sfida tra Pakistan e India, in programma questo week-end).

Parlando di Coppa Davis, ovviamente a Marin è stata chiesta un’opinione sugli ultimi avvenimenti che hanno visto coinvolta la nazionale croata. A partire dall’esonero di Krajan: “Posso solo dire che certe cose non si devono ripetere. Sappiamo tutti che il ‘timing’ dell’esonero di Krajan è stato catastrofico. Sinceramente, io non se sapevo nulla, l’ho saputo dai media. Per questo dico che certe cose non si devono ripetere. Questo è un esempio di pessima comunicazione”. Sulle nette sconfitte subite a Madrid dalla Croazia, Marin ha detto: “Sapevamo già prima che era dura passare in un girone così difficile, con la Spagna e la Russia. Oltre a me, ci sono stati anche i problemi di Borna… Un’annata un po’ così… È andata come è andata”). Cilic ha inoltre parlato delle voci che vogliono come principale candidato alla panchina croata il suo ex coach, Goran Ivanisevic: “Goran sarà difficile da convincere, se tutte le cose non sono organizzate come si deve, a tutti i livelli. Dobbiamo renderci conto che nel tennis croato siamo in pochi ad alto livello”.

In chiusura, Marin ha espresso la sua opinione anche sulla questione Davis/ATP Cup e sull’auspicio espresso da Djokovic e Nadal che ATP e ITF trovino un accordo: “Finalmente ATP e ITF hanno iniziato a parlarsi, dopo un po’ di anni. È successo di tutto in questi anni: dall’ATP che ha tolto i punti per il torneo olimpico, all’ITF che non ha ascoltato quello che dicevano i giocatori. Si sa che il calendario è troppo pieno, c’era stata anche la proposta che i finalisti della Coppa Davis potessero saltare il primo turno, ma non è passata. Vedremo quali sono le possibilità e quanto sono disposte entrambe le parti a venirsi incontro nell’interesse di tutti”.

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