WTA Brisbane: inizio perdente per Sharapova e Stephens. Avanti Osaka

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WTA Brisbane: inizio perdente per Sharapova e Stephens. Avanti Osaka

Niente da fare per Maria Sharapova, che nel frattempo si dice sicura di poter giocare l’Australian Open

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Naomi Osaka al Brisbane International 2020 (foto Twitter @brisbanetennis)
 

Seconda giornata per il Brisbane International, il primo WTA Premier della stagione che si disputa “a margine” della ATP Cup, dato che tutti gli incontri del torneo femminile nei primi tre giorni dell’evento sono confinati ai campi laterali dato che la Pat Rafter Arena è occupata dal nuovo evento a squadre maschile.

Sul campo n.1, pomposamente promosso al ruolo di “Stadium Court” per salvare almeno le apparenze di un torneo con sei delle prime 10 della classifica mondiale ridotto al ruolo di manifestazione di contorno, hanno esordito nella giornata di martedì alcune delle “vedette” dell’evento, a cominciare dalla ex campionessa dello US Open Sloane Stephens, reduce da un anno piuttosto deludente e ancora alla ricerca del suo gioco migliore. L’americana è stata superata nel suo incontro inaugurale dalla qualificata Liudmila Samsonova, giocatrice classificata al n. 129 del ranking e che sicuramente qualcuno ricorderà aver iniziato l’attività agonistica a livello giovanile difendendo i colori dell’Italia, dove si è trasferita dalla Russia con tutta la sua famiglia quando aveva solamente un anno di età. I problemi di ottenimento del passaporto (la legislazione del Bel Paese è particolarmente dura per chi non ha genitori italiani) l’hanno convinta poco più di due anni fa a scegliere la nazionalità russa dal punto di vista sportivo, facendo perdere all’Italia una sicura buona giocatrice in un periodo non certo felice per il nostro tennis femminile.

Samsonova ha superato in tre set Sloane Stephens e al prossimo turno se la vedrà con un’altra campionessa Slam, Petra Kvitova, testa di serie n.5 nel tabellone di Brisbane, che ha dovuto ricorrere al terzo set per avere la meglio della sua avversaria di primo turno, la russa Anastasia Pavlyuchenkova. Sicuramente un sorteggio non favorevole per la ceca, dato che Pavlyuchenkova è attualmente al 29° posto della classifica WTA ma in passato era stata anche molto vicina alle Top 10. Dopo aver ceduto il primo set per 6-2 Kvitova ha comunque chiuso il match in relativa scioltezza, perdendo solamente un game negli ultimi due parziali.

Grande battaglia anche nel match che ha visto protagonista la campionessa uscente dell’Australian Open, Naomi Osaka, che opposta alla greca Maria Sakkari (n. 23 WTA) è dovuta rimanere in campo per oltre due ore per portare a casa la partita con il punteggio di 6-2, 6-7(4), 6-3. “Sapevo che sarebbe stata una partita difficile – ha dichiarato la giocatrice nipponica dopo la vittoria – credo che nel secondo set ho iniziato a lamentarmi troppo durante il tie-break, invece di rimanere calma e pensare positivo”. Grazie anche ai 16 ace messi a segno durante il match, Osaka ha finito per trionfare grazie soprattutto a una maggiore freschezza nelle fasi finali del match: “Penso che nel terzo set lei fosse più stanca di me perché durante tutta la partita sono riuscita a muoverla di più”.

Registrata la vittoria della testa di serie n.6 Kiki Bertens sull’ucraina Dayana Yastremska, la quale ha ingaggiato in questo inizio di 2020 il coach Sasha Bajin, che nemmeno 12 mesi fa aveva condotto Osaka a due titoli dello Slam e al n.1 della classifica mondiale, la giornata è finita con la sconfitta di Maria Sharapova contro l’americana Jennifer Brady proveniente dalle qualificazioni. Una partita quasi di stampo maschile, con soli tre break in tutto il match e Sharapova che ha pagato gli 11 doppi falli (di cui uno anche nel tie-break decisivo) e non ha iniziato nel migliore dei modi il suo rientro alle competizioni dopo un 2019 oltremodo tribolato a causa degli infortuni. Sotto gli occhi di Riccardo Piatti, suo nuovo allenatore presente in tribuna e particolarmente coinvolto nella partita, la campionessa siberiana era partita con il piede giusto, aggiudicandosi il primo set per 6-3 grazie a un break ottenuto al secondo game. Poi però è inciampata in una serie di errori gratuiti all’inizio del secondo set che hanno fatto scappare l’avversaria fino al 6-1 conclusivo nel parziale. Nel terzo set c’è stata una sola palla break, in favore di Brady nel nono gioco, annullata la quale si è arrivati al “gioco decisivo” dove Sharapova è sempre stata costretta a inseguire, causa due errori gratuiti piuttosto gravi nei primi due punti, ed ha poi gettato definitivamente la spugna con una volée affondata in rete. Nessuna rassegnazione, invece, a giocare le qualificazioni dell’Australian Open: in conferenza Maria si è detta più o meno sicura di poter ottenere un invito.

Nella giornata di mercoledì tre secondi turni di singolare in programma: aprirà Barbora Strycova contro Alison Riske, seguite da Danielle Collins e Yulia Putintseva e infine la giocatrice di casa Samantha Stosur contro la testa di serie n.8 Madison Keys.

Risultati completi:

[Q] J. Brady b. [WC] M. Sharapova 3-6 6-1 7-6(3)
[Q] L. Samsonova b. S. Stephens 6-4 2-6 6-3
[5] P. Kvitova b. A. Pavlyuchenkova 2-6 6-1 6-0
[Q] Y. Putintseva b. d. Vekic 6-3 3-6 7-5
[8] M. Keys b. [Q] M. Bouzkova 6-3 6-2
[6] K. Bertens b. D. Yastremska 6-4 1-6 6-3
A. Kontaveit b. S. Hsieh 6-4 6-1
[3] N. Osaka d. M. Sakkari 6-2 6-7(4) 6-3

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