Opelka punge l'ATP: "Non vediamo soldi da due mesi"

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Opelka punge l’ATP: “Non vediamo soldi da due mesi”

“Nessuno dei dirigenti si è ancora tagliato lo stipendio”, scrive il numero 39 del mondo. Resta aperto il dibattito sul fondo di solidarietà per i tennisti di media e bassa classifica

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Reilly Opelka alle Davis Cup Finals 2019 a Madrid (foto Kosmos Tennis)
 

Fresco di successo nel torneo di esibizione in Florida, Reilly Opelka (39 del mondo) si è sfogato su Twitter contro l’ATP. Il suo post, scritto evidentemente di getto, può essere interpretato così: “Sono due mesi che noi giocatori non abbiamo guadagni, mentre i vertici dell’ATP non si sono mai tagliati lo stipendio“. Il riferimento al momento precedente a Indian Wells, infatti, ci porta indietro di otto settimane. Al momento in cui è stata annunciata la cancellazione del Masters 1000 in Florida, primo appuntamento della stagione sacrificato dall’arrivo della pandemia di coronavirus. A oggi il circuito è fermo fino al 12 luglio, con la possibilità concreta che lo stop venga esteso almeno al 3 agosto.

Tra le reazioni al cinguettio di Opelka, quella del coach olandese Sven Groeneveld, già nell’angolo di Maria Sharapova e Sloane Stephens. “Forse uno dei membri del board o del council potrebbe dare alcune informazioni privilegiate affinché le sette istituzioni del nostro sport (ATP, WTA, ITF e i quattro Slam, ndr) possano produrre un nuovo comunicato“.

Messaggio criptico, che potrebbe riferirsi alle anticipazioni arrivate dal vicepresidente della Federazione tedesca Dirk Hordorff sul fondo di soccorso economico per i giocatori di media e bassa classifica, alimentato proprio dai sette principali stakeholder. ATP e WTA hanno successivamente confermato di aver raccolto oltre sei milioni di dollari da distribuire tra 800 giocatori mentre il dibattito sulla legittimità e sull’estensione delle misure di aiuto non si è ancora placato.

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