I rimpianti di Zverev: "Sono stato a una manciata di punti dal diventare campione Slam"

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I rimpianti di Zverev: “Sono stato a una manciata di punti dal diventare campione Slam”

Il tedesco non si dà pace dopo la sconfitta nella finale dello US Open contro Thiem: “La cosa che mi turba di più non è il terzo set bensì il quinto”. Ma resta ottimista: “Credo che diventerò un campione Slam”

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Alexander Zverev - US Open 2020 (via Twitter, @usopen)
 

Dopo essere stato sconfitto da Dominic Thiem nella finale dello US Open 2020, Alexander Zverev ha esordito nella conferenza stampa post-match analizzando il momento in cui l’inerzia della partita è cambiata: “Insomma, essere due set a zero e un break di vantaggio in una finale Slam e poi perdere non è facile. Credo che il match sia girato nel momento in cui mi ha brekkato per la prima volta nel terzo set. Lui ha iniziato a giocare molto meglio e io molto peggio, lì sono cambiate le cose. Ma io ho comunque avuto parecchie chance dopo quel momento”.

Dopo aver vinto i primi due set è normale avere un po’ di appagamento e forse questo ha messo fuori strada Sascha. “Sono stato vicinissimo a diventare un campione Slam, ad una manciata di game, forse una manciata di punti. La cosa che mi turba di più non è il terzo set bensì il quinto. Ho avuto una marea di opportunità nel quinto e non le ho sfruttate”. Thiem aveva paura di lasciarsi scappare quella che poteva forse essere la sua ultima occasione (come ha spiegato lo stesso Dominic in conferenza stampa), mentre Zverev almeno su questo aspetto non sembra essersi troppo rammaricato: “Sì ho 23 anni, non credo che sarà la mia ultima chance. Credo davvero che in un certo momento diventerò un campione Slam“.

La notizia principale che si può trarre da questa conferenza stampa è una delucidazione sulle condizioni fisiche dello sconfitto. Perché se era chiaro a tutti che Thiem nel tie-break avesse un fastidio alla coscia destra, forse nessuno sospettava qualcosa su Zverev, e così sono stati anche ‘spiegati’ i due doppi falli che in molti avrebbero potuto addurre alla paura di vincere. Durante il tie-break avevo i crampi al mio quadricipite sinistro. Non potevo più spingere. In effetti non potevo più spingere la prima di servizio, è stata questa la ragione”.

Nel finale del match il tedesco ha un po’ perso la bussola – come il suo avversario del resto – ma non si può dire che l’abbia ritrovata in conferenza stampa. Gli viene chiesto dell’apporto che ha dato al suo gioco David Ferrer e del discorso che ha fatto durante la premiazione in campo, in cui ha nominato i suoi genitori da poco guariti da COVID-19, e le risposte sono più o meno le stesse. “Guarda, ho appena perso 7-6 al quinto in una finale Slam dopo esser stato due set a zero con un break di vantaggio, non è facile parlare al momento. Durante il discorso ero molto emozionato e non riuscivo a mettere due parole di fila, non ricordo neanche cosa ho detto. È stato un momento difficile per me”.

Si ha quindi l’impressione che questa non sarà una sconfitta facile da digerire per Zverev, ci vorrà del tempo e almeno di questo il numero 7 del mondo è consapevole: Se posso trarne qualcosa di positivo? Questa domanda probabilmente è in anticipo di due, tre giorni“.


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