WTA, le statistiche del 2020 - Pagina 4 di 4

Al femminile

WTA, le statistiche del 2020

Conferme, sorprese, novità nei numeri della stagione più anomala dell’era Open. Da Osaka a Swiatek, da Halep a Williams, ecco chi primeggia nelle diverse categorie tecniche di fine anno

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Naomi Osaka e Iga Swiatek
 

Punti vinti rispondendo alla prima di servizio
Mettendosi dall’altra parte della rete, nella situazione di chi risponde, i nomi e le posizioni delle giocatrici cambiano radicalmente. Nella classifica dei punti vinti rispondendo alla prima avversaria, troviamo ai vertici alcune delle recenti protagoniste del Roland Garros: Ostapenko, Halep, Swiatek, sono tre delle ultime quattro vincitrici (manca la campionessa del 2019, Barty), ma troviamo anche la finalista dello scorso anno Vondrousova, e le sorprese del 2020 Podoroska e Trevisan.

Se facciamo una ricerca nella tabella speculare, cioè in quella di chi ottiene più punti con la prima di servizio (qui a pagina 3), troviamo un solo nome presente in entrambe: quello di Elise Mertens, posizione numero 12 in battuta e numero 17 in risposta.

Punti vinti rispondendo alla seconda di servizio
Ai vertici di questa statistica è presente un ventaglio di giocatrici dalle caratterisriche molto varie: si va da quelle che optano per risposte conservative perchè molto forti nello scambio prolungato  (già viste nella tabella precedente) sino a chi invece predilige la risposta aggressiva, con l’obiettivo di rovesciare l’inerzia dello scambio alla prima occasione possibile:

E infatti incontriamo giocatrici molto offensive, come Kvitova e Ostapenko, ma anche attaccanti meno esasperate, come Muguruza e Azarenka, sino ad arrivare a tenniste più manovriere come Halep, Kasaktina e perfino Putintseva. Direi che nessuna statistica è altrettanto “trasversale” e aperta a differenti interpretazioni di gioco.

Palle break convertite
Non voglio fingere: devo ammettere che fatico a costuire un ragionamento convincente, in grado di dare senso ai diversi nomi presenti nella statistica relativa alle miglior percentuale di conversione delle palle break. Lascio a voi risolvere l’enigma. Ecco le protagoniste:

In ogni caso, al di là delle mie incapacità interpretative, va sottolineato il primo posto di Patricia Maria Tig. Ventisei anni, rumena, dal 2015 ha trascorso alcune stagioni attorno alla 100ma posizione. Poi nel settembre 2017 si è fermata per maternità, ed è tornata a gareggiare nell’aprile 2019. Nel 2020 è chiaramente progredita nel rendimento, anche se la stagione anomala non ha consentito di valutare bene sino a che punto. Sta di fatto che nella classifica ufficiosa relativa ai soli punti del 2020 si trova alla soglia delle prime trenta: posizione numero 34.

Sintesi finale
Per concludere ecco una tabella di sintesi, dedicata alla prime 20 giocatrici del ranking ufficiale WTA. A parte la colonna relativa al numero di match, tutte le successive identificano le posizioni occupate nelle diverse statistiche presentate qui. Naturalmente più il numero è basso, migliore è la posizione in classifica. L’eccezione è quella relativa ai doppi falli: più è alta è la posizione nella tabella, meno doppi falli si sono commessi:

Nella sintesi appare evidente che per certe giocatrici l’interpretazione del gioco è quasi opposta. E così tenniste come Osaka o Williams primeggiano nelle statistiche collegate al servizio (e indirettamente agli scambi brevi), mentre Halep ha ottime posizioni nelle statistiche collegate alla risposta (e indirettamente agli scambi più lunghi).

Come già accennato sopra, la giocatrice più omogenea tra le prime 20 è Elise Mertens: in tutte le statistiche trova posto fra la posizione numero 12 e la 39, senza reali punti deboli. In sostanza dispone di un tennis che forse non spicca in un dato particolare, ma che risulta davvero consistente.

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