Tu nel tabellone dell’Australian Open: tutto vero. Ma non sei tu, è Li, l'uomo senza classifica

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Tu nel tabellone dell’Australian Open: tutto vero. Ma non sei tu, è Li, l’uomo senza classifica

Non è un refuso e neanche un casting: a sfidare Feliciano Lopez sarà la 24enne wildcard australiana Li Tu. Senza ranking ATP, ha ottenuto l’occasione delle vita. E 100.000 dollari per ripartire

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Il tennista australiano Li Tu (Fonte: https://blog.universaltennis.com)
 

Scorrendo il tabellone principale del singolare maschile, forse qualcuno si sarà soffermato con curiosità sulla casella che riporta il nome TU. Non si tratta di un refuso o di un casting in chiave tennistica: il match di primo turno sarà proprio Tu-Lopez. L’avversario del 39enne spagnolo sarà infatti l’australiano Li Tu, nome molto probabilmente sconosciuto alla gran parte degli appassionati. E non è strano: se infatti andiamo a vedere i risultati a livello ATP del 24enne aussie, attualmente senza ranking ATP, scopriamo che il suo best ranking di n. 1188 risale al novembre 2014 ed il suo miglior risultato sono i quarti di finale raggiunti in un ITF 15K in Australia sempre nel 2014. Anno, questo, anche dei suoi ultimi incontri ufficiali, in un circuito Future in Croazia. Ma allora, come mai un 24enne senza classifica ATP ha ottenuto una wild card in uno Slam?

Facciamo un passo indietro e raccontiamo brevemente la sua storia. Li Tu, grande promessa a livello giovanile, come è capitato a molti junior ha incontrato molte difficoltà nel passaggio al tennis professionistico. “Non ero abituato a perdere da junior. Questo ha influito sulla mia autostima e sul mio modo di allenarmi” ha raccontato di recente. Difficoltà che lo hanno portato a ridefinire le sue priorità, decidendo di concentrarsi sugli studi universitari ed anche sulla carriera di coach a livello giovanile. Con ottimi risultati, dato che alcuni dei suoi allievi si sono fatti notare nelle varie categorie, dagli under 14 agli under 18, a livello nazionale. Questo gli ha permesso di tenersi in allenamento, ma anche – osservando i match dei suoi ragazzi – di rianalizzare la sua carriera e rivedere le sue convinzioni di un tempo. “Ho capito che la differenza tra vincere e perdere spesso la fanno un paio di punti. E questo non deve influire sul giocatore. Certo, si provano sensazioni migliori quando si vince, ma ho capito che non bisogna sentirsi sconfitti perché si perde una partita. Bisogna guardare avanti“.

Un cambio di mentalità che lo ha spinto a darsi un’altra occasione, tanto da decidere di partecipare ai tornei UTR Pro Tennis Series, i tornei di esibizione organizzati dalla Federazione Australiana per consentire ai giocatori australiani di proseguire l’attività agonistica durante il lockdown e anche dopo, per chi aveva deciso di rinunciare ad uscire dal paese dopo la ripartenza del circuito. Gli stessi, per capirci, che hanno permesso a Thanasi Kokkinakis di ritrovare la confidenza con il tennis giocato e addirittura riassaporare il gusto della vittoria. Quello che non gli era riuscito quando era un teenager di belle speranze, gli è riuscito stavolta: scorrendo i risultati di Li Tu nel sito della UTR, sono più di una mezza dozzina le vittorie ottenute negli ultimi mesi del 2020 contro giocatori classificati tra i primi 700 del mondo, come quelle su Blake Mott (attuale n. 481 ATP) e Thomas Fancutt (n. 562). “Non posso credere che siano passati solo cinque mesi da quando ho deciso di riprovarci sul serio” aveva dichiarato a dicembre ad un quotidiano locale. “Ho ottenuto dei risultati incredibili sul finire dell’anno”.

Ma la ciliegina sulla torta doveva ancora arrivare, con la vittoria di un paio di settimane fa in un altro torneo di esibizione contro il n. 125 del ranking, Marc Polmans. Ennesimo bel risultato che non è passato inosservato e gli ha già permesso di realizzare un sogno: l’esordio in un tabellone ATP, grazie alla wildcard al Murray River Open di questa settimana, uno dei due ATP 250 di preparazione all’Australian Open che si disputano a Melbourne. Esordio più che dignitoso, considerato che è uscito sconfitto per 6-4 7-6 dopo una bella battaglia contro il portoghese Pedro Sousa, n. 108 ATP.

IL PRIMO SLAM – A stretto giro è arrivata la conferma dei rumors che giravano da qualche giorno: Tennis Australia ha deciso di assegnare proprio a Tu la wildcard per il tabellone principale dell’Australian Open rimasta vacante dopo la rinuncia di Andy Murray, impossibilitato a raggiungere l’Australia in tempo, considerando l’obbligo di quarantena, dopo la positività al coronavirus. Una decisione che oltre a permettere a Li Tu di realizzare quello che è uno dei grandi sogni di qualsiasi tennista, giocare in uno Slam, avrà anche altre (positive) ricadute.

A partire da quelle economiche: la sola partecipazione gli varrà un prize money di 100.000 dollari. Per capire cosa significhi per il Li Tu tennista, i suoi guadagni a livello di tennis professionistico prima dello scorso anno ammontavano a poco meno di 5.000 dollari, i risultati nel circuito UTR gli erano valsi 20.000 dollari, l’eliminazione di questa settimana all’ATP 250 altri 2.700 dollari. Insomma, significa tanto. Ma il primo turno in un Major porta in dote anche 10 punti per la classifica ATP, che significherà il ritorno in classifica dopo più di sei anni e un best ranking attorno alla posizione n. 1000. Se poi ci scappasse la sorpresa contro Feliciano Lopez – che a Melbourne aggiungerà una tacca, la 75°, al suo record di presenze consecutive negli Slam, ma che lo scorso anno è stato sempre eliminato al primo turno – i punti sarebbero ben 45 (e il ranking potrebbe spingersi sino circa alla posizione 600).

Ma c’è anche dell’altro. Ed è probabilmente la cosa che più sta a cuore a Tu, considerando che aveva deciso di intraprendere la carriera di allenatore giovanile e a giudicare da quanto dichiarato la scorsa settimana ai media australiani, quando si era iniziato a vociferare della sua possibile partecipazione allo Slam Down Under. “Voglio essere un esempio per gli juniores che stanno crescendo. Io ho 24 anni, e ci sono ragazzi che all’età di 15-16 anni pensano di avere ancora poco tempo a disposizione… vincere e perdere non è tutto a quell’età.Ben fatto, Li Tu. O, come direbbero da quelle parti, good on ya mate!

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