Osaka: "È dura giocare quando senti di avere un tennis di bassa qualità"

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Osaka: “È dura giocare quando senti di avere un tennis di bassa qualità”

La n. 2 del mondo riflette sulla possibilità svanita di tornare n. 1: “Non ci pensavo affatto fino a che non mi è stato chiesto”. Ora guarda alla terra e all’erba: “Sto ancora imparando su queste superfici”

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Naomi Osaka - Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Il tema ricorrente che vede Naomi Osaka fare bene negli Slam e poi steccare negli altri tornei si conferma anche al Miami Open: ieri infatti la tennista giapponese ha perso 6-0 6-4 da Maria Sakkari. Dalle risposte date in conferenza stampa emerge una Naomi tutto sommato non troppo colpita emotivamente dalla sconfitta, come se dopo 23 vittorie consecutive possa essere più che comprensibile perdere, e in effetti così è. Cerca di affrontare la cosa con una razionalità sempre più presente nei suoi atteggiamenti ma questo non significa affatto gestire la cosa in maniera arrendevole. “Cosa posso imparare da questa sconfitta? Al momento non ne sono sicura. Sapevo che contro di lei non sarebbe stato un match facile ma in generale nell’intero torneo non sono riuscita a trovare la mia impronta, quindi per me mentalmente è dura giocare contro tenniste ad alto livello quando io mi sento di avere un tennis di bassa qualità.

Vincere giocando male comunque è possibile ed è proprio questa l’abilità che le piacerebbe sfruttare in futuro. “In questo momento mi sento come quando ho perso da Coco [Gauff] in Australia [nel 2020] ma c’è qualcosa di diverso. Sento di aver giocato peggio qui ma di aver lottato di più. Quindi sto migliorando sotto questo aspetto perché ritengo che anche se non giochi alla grande devi trovare modi per vincere”. Alla fine non ci ha messo molto per trovare un insegnamento dalla sconfitta.

In questo torneo era anche tornata in discussione la prima posizione del ranking mondiale, con Osaka che poteva scalzare Barty a determinate condizioni. Ovviamente questa sua prematura uscita di scena fa crollare qualsiasi scenario, scenario costruito appositamente dai giornalisti. L’ultima volta che ero seduta qui non stavo per niente a pensare alla classifica, ma qualcuno mi ha fatto quella domanda e quindi mi ci sono messa a riflettere su parecchio. Quindi forse involontariamente questo mi ha messo pressione addosso, ma in definitiva io credo di dover essere in grado di elevarmi sopra queste cose e superarle. Insomma, in futuro mi verranno fatte tante varie domande quindi non dovrei farmi impensierire così tanto com’è successo in questo caso”. Questa suona come una vera e propria ammissione di colpa, ma ancora una volta non si piange addosso bensì riconosce l’accaduto come un dato di fatto e va oltre.

E andare oltre significa concentrarsi sulla terra rossa. Una recente disamina di AGF ha messo in luce le difficoltà di Naomi sulle superfici che non siano il cemento, e anche qui è la diretta interessata a confermare il problema. “Credo che al di là di tutto mi sentirò più libera sia sulla terra che sull’erba, perché per me è come se stessi ancora imparando su queste superfici. […] Mi piacerebbe tantissimo vincere un torneo sulla terra e penso che imparerò molto da Wim [Fissette]“. Osaka e Fissette hanno iniziato a collaborare nel dicembre 2019 e il coach belga, ex di Clijsters, Azarenka, Kerber e tante altre, ha tutti i mezzi per far fare alla giapponese il salto di qualità anche su altre superfici. “Lui è molto energico ed entusiasta di trasferirsi su nuove superfici” ha aggiunto Naomi.

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