Santopadre: "Partite con Federer sono diverse. Piccolo rammarico per non averlo affrontato"

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Santopadre: “Partite con Federer sono diverse. Piccolo rammarico per non averlo affrontato”

L’allenatore di Berrettini intervistato dal direttore Scanagatta: “Matteo sta cercando di aumentare le discese a rete e con Djokovic potrebbe essere la volta buona per farne qualcuna in più”

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Matteo Berrettini e Vincenzo Santopadre (via Twitter, @UTShowdown)
 

Anche in questo torneo come in tanti altri Vincenzo Santopadre, allenatore di Matteo Berrettini, è stato disponibilissimo a rilasciare dichiarazioni e ieri, mentre era in svolgimento il match tra Sinner e Nadal, è stato raggiunto telefonicamente dal direttore Scanagatta. Purtroppo è caduta la linea proprio quando Santopadre stava per dire con quale colpo Djokovic riesce a rispondere con più facilità, e forse è un bene così potrà tenere questa informazione solamente per il suo assistito Berrettini, che affronterà il serbo domani.

Intanto il n. 1 del mondo ha già preso la mano nell’affrontare tennisti azzurri e contro Lorenzo Musetti ha avuto una bella gatta da pelare. “Match tiratissimo, con un Musetti nei primi due set splendido, eccezionale” ha commentato Santopadre. “Poi Djokovic è riuscito a tenere botta e forse Musetti aveva speso tantissimo. Musetti non lo conosco così bene ma forse avrà avuto un calo, non so se fisico o mentale o tutti e due. Basta un attimo di brio in meno e la partita è subito cambiata”. Disamina che corrisponde perfettamente alle dichiarazioni dello stesso Musetti.

Ieri anche Berrettini avrebbe dovuto giocare ma il ritiro preventivo Federer lo ha fatto volare direttamente ai quarti di finale. “Matteo da un lato era contento per aver superato un altro turno e continuare questa avventura a Parigi mentre dall’altro le partite con Federer, possiamo dirlo chiaramente, sono sempre diverse. Ti possono dare davvero tanto come quella a Wimbledon 2019. Nel tempo ha lasciato un segno anche positivo in Matteo e ora lui non è più quel Matteo lì, è cresciuto di livello, ha preso consapevolezza. L’esperienza di affrontarlo sarebbe stata grandissima quindi c’è un piccolo rammarico“.

Ma questo rammarico va subito accantonato perché come detto domani ci sarà il n. 1 del mondo Novak Djokovic. Il loro unico precedente risale alle ATP Finals 2019 dove il giocatore romano subì una bella batosta riuscendo a vincere solo tre game, ma ora al Roland Garros si prevede sicuramente una sfida più lottata. Nell’eventualità che l’incontro venisse programmato nella sessione diurna ci sarà anche un maggior coinvolgimento del pubblico – che passerà da 1000 a 5000 persone – e non è da sottovalutare. Matteo col pubblico trova una spinta in più, trova uno stimolo maggiore e in generale preferisce giocare con la luce del giorno, ma qui a Parigi fa buio presto quindi non è così preponderante questo aspetto” ha ammesso Santopadre.

Una delle principali critiche costruttive che vengono rivolte a giocatori di grande spinta da fondo, come sono ad esempio Berrettini e Sinner, è quella di non andare con una certa frequenza a chiudere il punto a rete quando le cose si mettono nel verso giusto. Il direttore ha suggerito questa mossa da attuare contro Djokovic e ha trovato l’appoggio di Vincenzo. “Questa è un’opzione di prendere in considerazione e a prescindere da questo match, Matteo sta cercando di aumentare numericamente le discese a rete. Quindi potrebbe essere la volta buona di farne qualcuna in più; ovvio che bisogna prendere fiducia con questa giocata e lui ha margini di crescita su questo aspetto“.

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