La PTPA nomina il Direttore Esecutivo e il Consiglio Consultivo

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La PTPA nomina il Direttore Esecutivo e il Consiglio Consultivo

L’avvocato canadese Adam Larry alla guida della PTPA, incorporata in Canada come associazione no-profit

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PTPA, la foto degli aderenti
 

Dopo mesi e mesi di silenzio che avevano fatto nascere più di una perplessità sulla reale consistenza del progetto, sono state diffuse alcune novità a proposito della PTPA, la Professional Tennis Players Association, il “sindacato” laciato da Novak Djokovic e Vasek Pospisil lo scorso agosto a Flushing Meadows per avere un’entità che possa meglio tutelare gli interessi dei giocatori.

In un comunicato stampa, rilasciato su carta intestata con logo e font molto curati, l’organizzazione ha fatto sapere di aver nominato un Direttore Esecutivo e un Consiglio Consultivo (Advisory Board), dando così forma a una propria governance che dovrebbe fare da preludio alle prime azioni concrete.

Il Direttore Esecutivo è Adam Larry, avvocato canadese che dal 2008 al 2016 ha lavorato per la NHLPA, l’Associazione Giocatori della lega professionistica nordamericana di hockey NHL occupandosi principalmente di accordi commerciali con grandi multinazionali dello sport e dell’intrattenimento per sviluppare il merchandising della lega. Da quattro anni gestisce la propria azienda di consulenza sullo sviluppo dei brand e sul licensing.

Faranno parte del Consiglio Consultivo Bill Ackman, Michale Hirshfeld, Rebbecca Macdonald, Katarina Pijetlovic e Andon Rable.

È stato poi annunciato che la comunicazione della PTPA sarà gestita da Anachel, un’azienda che si occupa di fornire soluzioni per gestire la comunicazione e la crescita dei marchi con sede a Washington, D.C.

L’idea sembra quindi quella di consolidare la presenza della PTPA costruendo un marchio ben riconoscibile nell’ambiente tennistico per poter essere “presi sul serio” dalle altre parti in causa con le quali dovrà poi collaborare e negoziare.

Dopo il lancio dello scorso anno, all’immediata vigilia dello US Open, quando erano stati inviati a tutti i giocatori ATP presenti i contratti da firmare per far parte dell’associazione, non erano state diffuse altre notizie sulle azioni che la PTPA aveva intenzione di intraprendere, né erano state resi noti dettagli su quanti e quali giocatori avessero aderito all’iniziativa.

Nonostante i fondatori Djokovic e Pospisil avessero garantito che l’associazione si preponeva di includere sia giocatori sia giocatrici, l’azione promozionale sembrava essere principalmente focalizzata sui tennisti ATP, fatto questo che aveva fatto storcere più di qualche naso tra le giocatrici WTA.

Alcuni analisti che erano riusciti ad avere una copia del contratto inviato ai giocatori per essere firmato avevano manifestato parecchi dubbi sulla solidità legale del documento, etichettando l’iniziativa come piuttosto dilettantesca. Ciò nonostante la lettera inviata ai giocatori con il contratto da considerare ed eventualmente firmare spiegasse come fosse stata consultato uno studio legale molto importante (Norton Rose Fulbright) per tutti gli aspetti legali inerenti alla creazione della PTPA.

Per il momento viene comunque confermato che la Professional Tennis Players Association è un’associazione senza scopo di lucro incorporata in Canada e la cui immagine verrà gestita da un’agenzia di pubbliche relazioni statunitense con sede a Washington e succursale a Los Angeles.

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