Peng Shuai in un video della TV di Stato con Yao Ming, poi dichiara: "Mai parlato di stupro". La WTA non ci sta

Flash

Peng Shuai in un video della TV di Stato con Yao Ming, poi dichiara: “Mai parlato di stupro”. La WTA non ci sta

La giocatrice ritratta: “Non ho mai scritto che qualcuno mi abbia aggredita”. Per la WTA questi video non sono sufficienti a garantire la sua incolumità, mentre il Challenger di Limoges le invia un altro messaggio di supporto

Pubblicato

il

Peng Shuai a Shanghai nel dicembre 2021 (Credit: @qingqingparis on Twitter)
 

Si aggiunge un nuovo capitolo nell’intricata vicenda legata alla giocatrice cinese Peng Shuai, diventato un vero e proprio caso mondiale nell’ultimo mese, dopo aver denunciato di aver subito molestie sessuali dall’ex vicepremier Zhang Gaoli è stata ripresa in un video diffuso da Qingqing Chen, giornalista del quotidiano governativo cinese Global Times. Il cronista ha pubblicato su Twitter un filmato di 7 secondi che mostra un incontro tra Shuai e l’icona del basket cinese Yao Ming.

Nel corso dell’evento, la Peng ha poi dichiarato di non aver mai accusato nessuno di averla aggredita sessualmente e che il post sui social media che aveva pubblicato nelle scorse settimane con le accuse rivolte a Gaoli è stato frainteso: “In primo luogo — ha detto Shuai a Zaobao, testata di Singapore — devo sottolineare un punto che è estremamente importante, non ho mai detto o scritto che qualcuno mi abbia aggredito sessualmente, devo sottolineare chiaramente questo punto“.

Va ricordato che, anche qualora il suo post fosse stato frainteso, il tema sollevato dalla questione non riguarda la natura del suo rapporto con l’ex-vicepremier ma piuttosto ciò che è seguito al suo messaggio in termini di libertà di parola e di movimento.


Qui si possono vedere due versioni estese dell’intervista, se vogliamo definirla tale:

Come si può notare, Peng sembra inizialmente disturbata dall’accento dell’intervistatrice, mostrando qualche difficoltà a capire il contenuto delle domande, ma verso la fine del primo video la problematica si sposta verso la quantità di domande che sta ricevendo. Nella seconda parte dichiara di non aver intenzione di viaggiare al di fuori della Cina nei prossimi mesi, un po’ perché ritiene più sicuro rimanere in patria per via del COVID-19, un po’ perché dice di non avere tornei da vedere o giocare al di fuori del Paese, un po’ perché “non voglio viaggiare solo per dimostrare qualcosa. Che farei una volta arrivata?

LA DICHIARAZIONE DELLA WTA

Questi video non sono stati accettati dalla WTA come prove sufficienti dell’incolumità di Peng Shuai. Un portavoce dell’associazione giocatrici ha infatti dichiarato a Reuters: “Rimaniamo fermi nella nostra richiesta di un’investigazione imparziale e completa, senza censure, nelle accuse di aggressione sessuale mosse dall’atleta, accuse che hanno sollevato le nostre preoccupazioni iniziali“.

Ricordiamo che l’1 dicembre la WTA ha sospeso tutti i tornei previsti in Cina e a Hong Kong nel 2022: decisione legata al caso di Peng Shuai e alla situazione ancora poco chiara circa la reale condizione della tennista. “Anche se sappiamo dove si trova Peng, ho dei seri dubbi che la donna sia libera, al sicuro e che non sia soggetta a censure o intimidazioni”, aveva scritto il presidente della WTA Simon in un comunicato, aggiungendo: “La Wta è stata chiara, abbiamo bisogno di indagini trasparenti riguardo le accuse degli abusi sessuali subiti da Peng Shuai”. Dalle autorità di Pechino era arrivata subito la reazione: “La Cina è fermamente contraria a qualsiasi politicizzazione dello sport“, minacciando azioni legali per far rispettare gli accordi. La sensazione è che la vicenda non possa ancora dirsi conclusa: restano infatti tanti dubbi sulla reale condizione della tennista.

IL MESSAGGIO DEL CHALLENGER DI LIMOGES

Intanto il resto del mondo tennistico continua la sua campagna di sostegno verso la tennista cinese a suon di dichiarazioni e comunicati con i francesi che sembrano essere quelli a darsi maggiormente da fare. Nei giorni scorsi era stato il doppista Nicolas Mahut a farsi avanti invitando la tennista cinese alla premiazione del WTA 125 di Angers di cui il giocatore transalpino è direttore, mentre il messaggio più recente viene da Limoges dove si è concluso domenica il WTA 125 con la vittoria in singolare di van Uytvanck. Queste le parole del direttore del torneo: “Da quando abbiamo iniziato questo torneo nel 2014, è la prima volta che parlo durante la cerimonia di premiazione. Ho deciso di farlo oggi per mostrare il mio supporto alla tennista cinese Shuai Peng, ex numero 14, la quale è stata privata della possibilità di muoversi o parlare liberamente dalle autorità del suo paese. Shuai Peng è simbolicamente stata con noi durante tutta la settimana dal primo all’ultimo punto. Il torneo Open BLS di Limonges non è coinvolto in politica. Tuttavia vogliamo mostrare il nostro attaccamento ai valori fondamentali come la libertà di parola, tolleranza e rispetto dell’integrità delle persone.

Io vorrei anche sostenere la forte decisione presa dalla WTA di ritirarsi da tutti i tornei in Cina finché non verranno comunicate notizie confortanti e non ambigue sulla giocatrice. Ora più che mai l’Open BLS di Limoges è orgoglioso di far parte della famiglia WTA, e per quelli che vogliono mostrare il loro supporto, per favore condividete questo messaggio sui vostri canali cosicché la voce di Limoges possa essere udita dalla giocatrice anche a 8000 km di distanza. Pascal Biojout, Direttore del Torneo”.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement