Djokovic trattenuto in una stanza dell'aeroporto in attesa del suo destino

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Djokovic trattenuto in una stanza dell’aeroporto in attesa del suo destino

Novak Djokovic guardato a vista in una stanza, senza cellulare e senza poter contattare nessuno. Ore decisive per sapere se potrà entrare in Australia

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Novak Djokovic - Olimpiadi Tokyo 2021 (via Twitter, @ITFTennis)
 

Assume sempre di più le caratteristiche di una “spy-story” la vicenda dell’arrivo di Novak Djokovic in Australia dopo la controversa esenzione dal vaccino concessa poco più di 24 ore fa dallo Stato di Victoria.

Secondo quanto riportato dal Daily Mail e confermato dal padre del campione serbo, Novak Djokovic è al momento detenuto in una stanza dell’Australian Border Force all’aeroporto Tullamarine di Melbourne, senza il telefono cellulare e guardato a vista da due agenti, dopo essere atterrato la notte scorsa alle 23.15 ora locale con il volo Emirates da Dubai.

La procedura è abbastanza standard per chiunque sia in attesa di ispezione secondaria nell’ufficio immigrazione.

In questi momenti si decide la “sorte” di Djokovic che sta tentando di entrare sul suolo australiano per disputare l’Australian Open. Immediatamente dopo il suo arrivo si era diffusa la notizia che il visto richiesto da Djokovic per l’ingresso nel Paese non sarebbe compatibile con il suo status di persona non vaccinata, nonostante l’esenzione garantita dallo Stato di Victoria per consentirgli di giocare il primo Slam della stagione. L’Immigrazione è infatti di pertinenza del Governo Federale dell’Australia, non dei singoli stati, e apparentemente il suo status di persona esentata dalla necessità di essere vaccinata per motivi medici è in fase di valutazione da parte delle autorità federali.

Nella notte anche il Primo Ministro australiano Scott Morrison era intervenuto sulla questione, divenuta rapidamente un affare mainstream, confermando che la domanda di ingresso di Djokovic verrà valutata esattamente come quella di tutti gli altri stranieri che fanno richiesta di ingresso in Australia, e che in caso di non idoneità dei documenti presentati, sarà rispedito a casa.

Il Governo dello Stato di Victoria ha inoltre confermato di non aver accettato la richiesta di supporto per la domanda di visto di Djokovic, demandando la decisione alle autorità federali dal momento che sono loro ad avere autorità sulle questioni immigratorie.

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