Australian Open, la preview di Berrettini-Alcaraz: i bookmakers scelgono lo spagnolo

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Australian Open, la preview di Berrettini-Alcaraz: i bookmakers scelgono lo spagnolo

Nella notte italiana i due si sfideranno per un posto negli ottavi, ma c’è in palio anche un tabellone semplice in ottica semifinale

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2022 AUSTRALIAN OPEN, Matteo Berrettini (ITA), Photo © Ray Giubilo
 

Sarà praticamente un quarto di finale anticipato il terzo turno in programma tra Carlos Alcaraz e Matteo Berrettini, in programma come terzo match della notte italiana sulla Rod Laver Arena di Melbourne (probabilmente attorno alle 04 italiane). Nonostante la giovanissima età, il tennista spagnolo ha impressionato tutti in questo inizio di torneo, e non stupisce che per i bookmakers sia addirittura il favorito contro un numero sette del mondo abituato al cemento come Matteo Berrettini. Per il popolare sito di scommesse Bet365, Carlitos è a 1.57, contro il 2.37 di Berrettini, e ancora più bassa è la quota per Bwin che vede Alcaraz favorito ad 1.55, opposto al 2.40 del suo sfidante italiano. L’agenzia di scommesse più “gentile” con Berrettini è BetFair, che dà il finalista di Wimbledon a 2.35 contro l’1.56 della testa di serie numero 31 del tabellone. Insomma, nonostante la differenza di età e di ranking, per tutti gli scommettitori sarà una partita da sfavorito per il nostro tennista.

I NUMERI E LA TATTICA

Ma sarà così anche a livello tecnico? L’unico precedente tra i due non induce all’ottimismo, disputato nei quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna 2021 e vinto da Alcaraz con il punteggio di 6-1 6-7(2) 7-6(5). La partita era stata dominata dal tennista spagnolo nel primo set, complice un Berrettini estremamente falloso sia da fondo che al servizio. Nel secondo set Berrettini aveva risalito la china con l’aiuto del servizio, annullando quattro palle break e riuscendo a portare la partita al tie-break, dove il suo servizio molto più incisivo rispetto a quello di Alcaraz era riuscito a fare la differenza. Copione identico nel terzo, dove però i due si erano scambiati un break a testa e nel tie-break un punto perso da Berrettini in avvio di parziale gli era costato la partita, durata quasi tre ore. Alcaraz era stato bravo nel reggere l’urto del dritto di Berrettini, costringendo l’italiano a giocare tanti scambi lunghi e soprattutto riuscendo a rispondere alla maggior parte dei servizi, cosa che pochi possono fare nel circuito ATP.

Quello della risposta sarà il tema tattico cruciale della sfida. La finale di Wimbledon e in generale la maggior parte delle partite giocate da Berrettini sul veloce hanno dimostrato che Berrettini soffre in maniera particolare i giocatori capaci di rispondere con continuità al suo servizio. Per “fortuna” di Matteo i giocatori in grado di fare la differenza nei suoi turni di servizio si contano sulle dita di una mano nel circuito, e sono tra i top come Medvedev e Djokovic. Alcaraz però sta rapidamente scalando le gerarchie, e già nel 2021 si è imposto (per il sito UltimateTennisStats) come il sesto in classifica nella categoria della percentuale di punti vinti in risposta con il 40,38%.

Il tennista spagnolo è anche settimo al mondo per percentuale di game vinti in risposta con il 29,93%, non troppo lontano dal 33,68% di Novak Djokovic secondo e dal 37,50% di Nadal primo (il dato di quest’ultimo è però inficiato dalle poche partite disputate). In sostanza, Alcaraz si sta già imponendo come uno dei migliori ribattitori del circuito, cosa che, unita alla superiorità netta sulla diagonale del rovescio rispetto a Berrettini, può fare la differenza. Il piano tattico di Alcaraz sarà molto probabilmente quello di rimettere, per dirla in modo banale, di là più prime possibili di Berrettini, un tennista che si esalta molto di più nello scambio corto in cui può sfruttare la sua combinazione devastante servizio-dritto. La partita di Vienna ha consegnato anche un dato statistico interessante: sulla seconda di servizio Berrettini ha raccolto il 45% dei punti vinti, un dato molto basso per uno dei migliori del circuito in questo fondamentale. Merito di Alcaraz, che non si è fatto problemi ad attaccare il servizio di Berrettini alla minima apertura concessagli, un tema che sarà cruciale nella partita di questa notte

Considerato tutto questo e con tutti gli esperti e gran parte degli appassionati che danno per favorito il ragazzo di El Palmar, è giusto celebrare il “funerale” tennistico di Berrettini? Sicuramente no. Il tennista italiano ha molte armi da giocarsi, oltre a quella più ovvia dell’esperienza contro un ragazzo che con questo è solamente al quinto Slam giocato in carriera. Innanzitutto se le ultime prestazioni di Alcaraz mostrano un tennista anche migliorato rispetto allo scorso anno, va comunque considerato lo scarso livello degli avversari dei primi due turni, un terraiolo come Alejandro Tabilo e un declinante Dusan Lajovic, entrambi svariate categorie sotto anche al peggior Berrettini. Anche a Vienna non si era comunque presentato il miglior Berrettini, che contro un Alcaraz non in giornata di grazia al servizio aveva raccolto solamente una palla break in tutto l’incontro.

Meno netto è stato il percorso di Berrettini nei primi turni. La testa di serie numero sei ha lasciato un set in entrambe le partite affrontate contro Brandon Nakashima e Stefan Kozlov. Possiamo considerarlo un segnale di scarsa forma? Probabilmente no: se si va a vedere i migliori Slam disputati da Berrettini si può notare come l’italiano sia un tennista che tende a carburare, anche per caratteristiche fisiche, più va avanti nel torneo. Nell’edizione 2021 di Wimbledon, dove poi è arrivato in finale, Berrettini aveva lasciato un set al primo turno contro il redivivo Guido Pella.

Anche allo US Open 2021, dove poi Berrettini ha disputato un ottimo match contro Djokovic, il numero sette del mondo ha lasciato per strada un set contro Moutet e Otte, facendosi addirittura trascinare al quinto da Ilya Ivashka. Tra l’altro non si può non considerare Nakashima come un avversario di buon livello nonostante la giovane età, e sia con lui che con Kozlov Berrettini ha dimostrato che, nonostante i problemi intestinali, quando conta può alzare sensibilmente il livello.

Una chiave tattica per Berrettini sarà sicuramente la risposta, non un punto forte del tennista italiano ma che potrebbe essere agevolata da Alcaraz. Lo spagnolo è sicuramente in miglioramento costante al servizio, ma resta comunque un tennista che concede chance durante i suoi turni di battuta. Berrettini ha mostrato dei miglioramenti in risposta tra l’ATP Cup (specialmente contro Medvedev) e il primo turno contro Nakashima, in cui è sembrato meno attaccabile sul rovescio – sarà importante in questo senso l’utilizzo dello slice per togliere ritmo ad un giocatore a cui piace aggredire in avanti qual è Alcaraz. Ovviamente, come in tutte le partite di Berrettini, la vittoria dipenderà dai suoi due punti di forza che lo rendono un top player su tutte le superfici, il servizio e il dritto.

Se l’italiano riuscirà a rendere gli scambi più corti possibili e terrà botta negli scambi lunghi, in cui lo spagnolo chiuderà quasi sicuramente in vantaggio, ci sarà spazio per una grande vittoria che spalancherebbe probabilmente le porte di un tabellone molto agevole per la semifinale. Occhio anche alle discese a rete, che potrebbero essere un’arma tattica importante da usare per Berrettini per accorciare gli scambi. Va infine considerato che le condizioni outdoor potrebbero favorire una palla più carica come quella del tennista capitolino, aspetto sottolineato dal giocatore stesso.



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