Ubaldo Scanagatta in radio: "All'Australian Open di Berrettini do 9. Supercoach? Magari più avanti"[AUDIO]

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Ubaldo Scanagatta in radio: “All’Australian Open di Berrettini do 9. Supercoach? Magari più avanti”[AUDIO]

Il direttore ha parlato a RAI Radio 1 Sport e a Radio Sportiva della semifinale con Rafa Nadal

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Matteo Berrettini all'Australian Open 2022 (Credit: @AustralianOpen on Twitter)
 

Come anticipato ieri, il direttore di Ubitennis Ubaldo Scanagatta è intervenuto a “Palla al Centro” (trasmissione di RAI Radio 1 Sport) per parlare della sconfitta di Matteo Berrettini contro Rafael Nadal. La trasmissione si può riascoltare a questo link: Palla al centro | Palla al centro del 28/01/2022 | Rai Radio 1 Sport | RaiPlay Sound; l’intervento del direttore è attorno al minuto 33:00. Di seguito i passaggi salienti.

IL MATCH DI BERRETTINI

Queste le parole d’apertura: “Matteo non ha saputo spiegare nemmeno a se stesso perché all’inizio fosse, come ha detto lui, ‘mentalmente piatto’. Quando è sceso in campo non era lui, anche se è contento di aver dimostrato di non essere così inferiore come si è visto nei primi due set, quando Nadal ha fatto quello che ha voluto. Berrettini ha servito molto al di sotto dei suoi standard, basti pensare che contro Carreno Busta aveva messo in campo il 77% di prime palle con l’88% di conversione. Invece oggi, soprattutto nel secondo set, è stato al di poco sopra del 60%. In questo modo Nadal poteva trovargli il rovescio facilmente, e quello è un colpo che lui soffre perché è decisamente inferiore ai due fondamentali da fondo campo di Nadal”.

Ha poi aggiunto: “Un minimo di rimpianto c’è, perché nel quarto set è andato due volte sul 15-30 in risposta, peraltro dopo aver vinto 23 punti di fila al servizio. Se in quel frangente non avesse sbagliato quei dritti forse sarebbe riuscito a trascinarla al quinto. Ho parlato con Vincenzo Santopadre e lui mi ha detto, ‘andiamo via orgogliosi di aver tenuto sveglia l’Italia di notte, Matteo sarà N.6 ATP e si avvicina sempre di più ai migliori’. Purtroppo però [negli Slam] non è ancora riuscito a battere i Top 10“.

IL FUTURO DEL N.1 AZZURRO

A proposito di Santopadre, un tema che sta prendendo piede in questi giorni è quello di una potenziale supercoach da aggiungere al team del capitolino. Qualche giorno fa non sembrava fattibile, ma ora… “Vincenzo mi aveva detto di no nei giorni scorsi, mentre oggi Matteo oggi non l’ha escluso ma ha detto che magari succederà fra 6-8 mesi, lui è contento di Vincenzo e non lo ritiene necessario. A volte il supercoach è stato quasi più una scelta di marketing, per esempio con Djokovic e Becker, anche se va detto che con il teutonico Djokovic ha ottenuto forse i suoi migliori risultati, ma il suo ‘vero’ coach è sempre stato Vajda. Anche Edberg non so che impatto reale abbia avuto con Federer. Un’accoppiata che ha sicuramente funzionato è quella fra Ivan Lendl ed Andy Murray, che con lui ha vinto Wimbledon“.

Cosa aspettarsi adesso da Berrettini? “Lui ha avuto un processo di crescita più lento rispetto ad altri, solo nel 2018 era N.54. Ha sempre continuato a fare passi avanti: anche quando ha raggiunto la Top 10 nel 2019 in tanti pensavano che non meritasse di stare lì perché vedevano un rovescio non all’altezza, mentre magari con Sinner tutto sembra già ad un ottimo livello, con tanti margini di miglioramento ma senza grossi difetti. Con Berrettini invece si vede sempre questo punto debole, anche se lui l’ha migliorato molto. […] Matteo è uno che può fare punti su tutte le superfici, ma un problema rimane: negli Slam ha vinto al massimo contro il N.13 ATP Gael Monfils allo US Open 2019. Detto questo non è colpa sua se lo scorso anno l’unico Top 10 che ha trovato negli Slam ha trovato solo Djokovic, magari contro qualcun altro avrebbe vinto“.

UN PRONOSTICO PER LA FINALE

Due parole anche sull’attesissima finale di domenica che vedrà di fronte Daniil Medvedev (che ha battuto Tsitsipas) e Rafa Nadal: “Oggi ho sentito che McEnroe dà Medvedev vincitore del torneo, ma nel tennis basta un minuto di deconcentrazione e perdi la partita, come successo a Berrettini oggi. E poi come fai a dare per sfavorito Nadal alla finale N.29 in uno Slam con la possibilità di vincere il N.21 e superare Federer e Djokovic?

LE PAROLE A RADIO SPORTIVA

Verso le 15, Ubaldo ha parlato anche a Radio Sportiva, chiosando sul torneo di Berrettini in questo modo: “Gli do 9 per quanto fatto in questo torneo“. Per quanto riguarda la finale non si è sbilanciato ma ha detto: “Di sicuro Nadal non potrà fare così bene contro il rovescio di Medvedev. Di sicuro però non mi aspettavo che fosse tanto in forma dopo esser stato fermo per sei mesi: se vincesse arriverebbe a 21 Slam prima ancora di giocare il Roland Garros dove è sempre il favorito“.

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