[ESCLUSIVA] Santopadre: "Berrettini tiene l'Italia sveglia di notte. Ma stavolta ha qualche rimpianto" [AUDIO]

Australian Open

[ESCLUSIVA] Santopadre: “Berrettini tiene l’Italia sveglia di notte. Ma stavolta ha qualche rimpianto” [AUDIO]

Il coach del numero uno italiano ai microfoni di Ubaldo Scanagatta: “Matteo ha avuto qualche chances per fare meglio”

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Matteo Berrettini esce dall’Australian Open a testa alta, con in tasca la terza semifinale Slam ma anche qualche rimpianto dopo la sconfitta in quattro set contro Nadal in semifinale. Lo sottolinea Vincenzo Santopadre, coach del numero uno d’Italia, contattato telefonicamente dal direttore Ubaldo Scanagatta. “Contro Nadal la coperta è sempre corta – ha esordito Santopadre -. Sicuramente Matteo non ha iniziato nel miglior modo possibile ma Nadal è stato davvero impeccabile. Poi Matteo ha trovato il modo di alzare il livello e, quando ha ingranato la marcia, l’inerzia del match è cambiata. La partita è diventata equilibrata, anzi, Matteo aveva qualcosa in più. Nel terzo set è salito tanto, ha avuto delle occasioni ma Nadal ha neutralizzato sapientemente le sue occasioni. Infine c’è stato un game non bellissimo di Matteo sul 4-3. Però la cosa da portarsi dietro di questo match è stata la reazione del match e il livello espresso nell’arco di tutta la partita che comunque è stato buono”.

Scanagatta: “Lo hai visto arrabbiato dopo il match, o l’ha presa con filosofia?”

Santopadre: “Matteo ha un grandissimo pregio. Non è mai contento quando perde (qui la sua conferenza stampa post partita, ndr). Poi ha anche l’equilibrio per capire che Nadal ha giocato molto bene e che lui ha avuto un’ottima reazione”.

Scanagatta: “Nei primi due set ha servito al massimo il 62% di prime, contro Carreno Busta aveva fatto molto meglio… E poi sulla seconda di servizio Nadal faceva più di 8 punti su 10 nel primo set. La chiave è stata quella, perché concedere due set a Nadal poi rende complicato tutto…”

Santopadre: “Le statistiche aiutano parecchio a capire come è andato un match. Matteo, per fortuna, anche quando non ha delle percentuali altissime poi ha un ottimo colpo dietro al servizio. Però in generale c’è qualche rimpianto; ci sarebbe piaciuto vedere un quinto set, non solo a me ma credo a tutta l’Italia. Penso tuttavia che Matteo sia sempre più vicino a questi giocatori. D’altronde, se sei il numero 6 del mondo tanto lontano non puoi essere”.

Scanagatta: “Peccato per l’errore di diritto con cui ha concesso il break nel quarto set. Forse ha pagato la stanchezza perché era reduce da uno scambio difficile. Però c’è da essere ottimisti sul futuro…”

Santopadre: “Matteo continua a crescere parecchio e velocemente da anni. Di certo bisogna tenere i piedi per terra, ma sta facendo delle cose grandiose. Tutti noi dobbiamo ringraziarlo perché ci sta facendo emozionare, sta tenendo l’Italia sveglia di notte”.

Scanagatta: “Ho chiuso il mio lancio su Instagram dicendo che bisogna dire a Matteo: bravo e grazie. Una curiosità. All’inizio ha chiamato il fisioterapista, ma che problema aveva?”

Santopadre: “Non glielo ho nemmeno chiesto, credo non fosse niente di grave. Non so dire di preciso cosa fosse”.

Scanagatta: “Il programma ora?”

Santopadre: “Ci sarà la trasferta in Sudamerica tra Rio e Acapulco. Poi la Coppa Davis, in seguito Indian Wells e Miami. Il calendario è fitto perché per fortuna siamo andati avanti qui. Prima del Sudamerica, faremo tappa a Montecarlo”.

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