ATP 250 Cordoba, Londero shock: “Un anno fa ho pensato di morire”

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ATP 250 Cordoba, Londero shock: “Un anno fa ho pensato di morire”

In conferenza stampa, nel torneo di casa, l’argentino si apre, raccontando dei demoni che lo hanno condizionato negli ultimi dodici mesi

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Juan Ignacio Londero - Cordoba 2019
 

Ormai si sa, il tema della salute mentale è stato finalmente sdoganato tra gli atleti professionisti. Per fortuna, anche nel tennis non esiste più lo stigma riguardante le difficoltà interiori in cui può incorrere un giocatore di alto livello. Ad aiutare il processo di liberalizzazione della comunicazione in merito a questa problematica, ci ha pensato Naomi Osaka, che ha affrontato nuovamente l’argomento a Melbourne, con le sue azioni e con le sue parole, che non sempre sono state apprezzate; ma che sicuramente hanno sensibilizzato e spinto anche altri tennisti ad avere il coraggio necessario per poter parlare apertamente delle ombre che attanagliano. Chiaramente la pandemia ha enfatizzato la presenza di questi demoni oscuri. Un esempio concreto, lo abbiamo potuto ascoltare durante la conferenza stampa di Juan Ignacio Londero a Cordoba dopo la vittoria negli ottavi di finale contro Pedro Martinez (N.61 ATP). L’argentino ha detto di aver sofferto di una forte depressione, causata anche da una condizione psicologica precaria; che ad un certo punto l’ha portato addirittura a pensare di morire. Il nativo di Cordoba, si è così espresso:

“Nel 2021, ho creduto di morire, ero convinto di avere una grave malattia e non sapevo neanche perché. La mia testa stava scoppiando, non trovavo via d’uscita da questo vortice negativo e ho trascorso molto tempo fermo nella mia oscurità mentale. Quando sei depresso, ansioso e in preda al panico, non vedi via d’uscita, è tutto buio. Ho provato con meditazione, medicine, psicologi, ma per molto tempo è stato inutile. Oggi finalmente sento di star facendo progressi e voglio guarire da questa condizione psicologica prima che debba terminare la mia carriera: l’obbiettivo è quello di uscire da questa situazione e sentirmi nuovamente bene in campo. Mi fa bene venire in conferenza stampa e raccontarvi tutto questo, mi aiuta ad esorcizzare il dolore”.

Londero ha aggiunto che la situazione drammatica che ha vissuto intensamente in questi ultimi dodici mesi, sia stata la causa principale del suo pessimo 2021 in termini di risultati. Aveva incominciato l’anno da N.50 del ranking, ma ha raccolto in 11 partite 11 sconfitte a livello ATP. Oggi è numero 159 delle classifiche. Anche se in un vortice personale così doloroso, i risultati sportivi vengono in secondo piano. Noi gli auguriamo che possa uscire definitivamente dal tunnel depressivo nel quale è entrato. Intanto in questi giorni, nel torneo della sua città natia, sta ritrovando il sorriso. Dopo aver battuto ai sedicesimi di finale il tedesco Yannick Hanfmann e come detto la tds. n.8 del seeding, adesso se la vedrà con il serbo lucky loser Nikola Milojevic (entrato in tabellone grazie al forfait di Thiem) per un posto in semifinale. Non centra un penultimo atto, nel circuito maggiore, dal febbraio 2020. Ricordiamo, infine, che nel 2019 trionfò nel torneo grazie ad una wild-card. Anche in questa edizione ha avuto accesso grazie ad un invito. Chissà che, dopo tutto quello che ha passato e sta passando, possa ripetere quella cavalcata per mettersi, una volta per tutte, alle spalle questa vicenda.

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