Malagò contro Djokovic: "Sarebbe sbagliatissimo vederlo agli Internazionali"

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Malagò contro Djokovic: “Sarebbe sbagliatissimo vederlo agli Internazionali”

Il presidente del CONI Malagò si oppone alla presenza del n. 1 a Roma: “Ricevo ogni giorno mail di genitori imbufaliti perché i loro figli non possono fare sport, per una legge che invece autorizza chi viene dall’estero”

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Giovanni Malagò (foto CLAUDIO GIULIANI)
 

La prima figura politica ad esprimersi sul tema Djokovic-Internazionali di Roma era stata la sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali, che aveva aperto le porte al tennista serbo specificando come non ci fosse l’obbligo di Green Pass rafforzato per gli atleti. A queste dichiarazioni sono subito seguire quelle, contrarie, del sottosegretario alla salute Andrea Costa, il quale si era opposto alla presenza di Djokovic nel torneo romano che si disputerà dal 2 al 15 maggio sottolineando come, “chi ha un grande seguito deve dare il buon esempio”. Sulla stessa lunghezza d’onda sono arrivate adesso le dichiarazioni del presidente del CONI Giovani Malagò: “Se è giusto che Djokovic partecipi agli Internazionali di tennis a Roma? Assolutamente no” si legge sulla Gazzetta dello Sport. “Perché ammesso e non concesso che uno si faccia la doccia in un camper, che mangi e dorma da solo e in situazioni di fortuna, è il messaggio che è sbagliatissimo“.

Al momento il numero 1 del mondo Djokovic sta disputando l’ATP 500 di Dubai dove ieri ha superato nettamente Lorenzo Musetti, ma il suo programma per il futuro è avvolto nella nebbia. Come ha confermato lui stesso, stando al regolamento attuale non può entrare negli Stati Uniti e dunque si vedrà costretto a saltare in primis il torneo di Indian Wells (al via il 7 marzo). Lui spera che la situazione possa evolversi in suo favore nei prossimi giorni, e la stessa cosa potrebbe accadere per gli Internazionali, in programma fra oltre due mesi. Ci sarà però da convincere anche Malagò, che ha detto di “ricevere ogni giorno mail di mamme e papà imbufaliti per il fatto che i loro figli non possono fare sport per le regole sul green pass. Spiegatemi come facciamo a dire a queste persone che c’è una legge dello Stato che impedisce di fare sport ai loro figli e invece autorizza chi viene dall’estero“.

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